AGI - "Stalin" e "Lenin" presto potrebbero diventare due liquori. L'idea è di un imprenditore russo che ha chiesto di registrare i marchi per due linee di prodotti alcolici.
La domanda è stata inoltrata a Rospatent, l’agenzia federale russa per la proprietà intellettuale, dalla storica azienda Novokubánskoye, attiva dal 1994 e considerata uno dei più antichi produttori di cognac del Paese. Secondo quanto riportato dal quotidiano online Gazeta.ru, l’azienda intende utilizzare i nomi dei due leader sovietici per commercializzare una vasta gamma di prodotti alcolici, tra cui brandy, vino, whisky, vodka, gin e liquori. Se approvata, la registrazione permetterebbe a Novokubánskoye di lanciare sul mercato bottiglie etichettate con i nomi di Vladimir Lenin e Iosif Stalin, figure centrali della storia sovietica, ma anche profondamente divisive.
L’iniziativa ha già suscitato curiosità e dibattito, sia per il potenziale impatto commerciale che per le implicazioni culturali e politiche. L’uso di nomi legati al passato sovietico per prodotti di consumo, in particolare alcolici, solleva interrogativi sull’opportunità e sul significato di tali operazioni di branding. Ma non è l'unica iniziativa imprenditoriale che cerca nella storia uno spunto commerciale. Alcuni giorni fa, un imprenditore russo ha cercato di registrare il marchio “Incontro in Alaska”, ispirato al recente vertice tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump tenutosi in quel territorio. Anche in questo caso, la scelta del nome punta a capitalizzare eventi politici per fini commerciali.