AGI - Sempre più tesi i rapporti tra Israele e Francia. Oggi sono stati resi i noti i contenuti di una lettera, datata 17 agosto, con cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il presidente francese Emmanuel Macron di alimentare l'antisemitismo.
"Il vostro appello per uno Stato palestinese getta benzina sul fuoco antisemita. Non è diplomazia, è 'appeasement'. Premia il terrore di Hamas, rafforza il rifiuto di Hamas di liberare gli ostaggi, incoraggia coloro che minacciano gli ebrei francesi e alimenta l'odio per gli ebrei che ora infesta le vostre strade", ha scritto Netanyahu.
La data limite
"Vi invito a sostituire la debolezza con l'azione, l'appeasement con la volontà, e a farlo prima di una data precisa: il Capodanno ebraico, il 23 settembre 2025", si legge ancora nella missiva datata 17 agosto. "Sono preoccupato per l'allarmante aumento dell'antisemitismo in Francia e per la mancanza di azioni decisive da parte del vostro governo per affrontarlo. Negli ultimi anni, l'antisemitismo ha devastato le città francesi", ha sostenuto Netanyahu.
La risposta della Francia alle accuse
La replica di Parigi non è tardata ad arrivare. "La Francia non ha lezioni da imparare nella lotta contro l'antisemitismo", la risposta del ministro francese per gli Affari Europei, Benjamin Haddad. "Vorrei affermare con molta chiarezza e fermezza che questo problema dell'antisemitismo, che sta avvelenando le nostre società europee, e a cui abbiamo assistito a un'accelerazione dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, non può essere strumentalizzato", ha dichiarato il ministro all'emittente francese BfmTv, sottolineando che le autorità francesi sono "sempre state estremamente mobilitate contro l'antisemitismo".
La posizione dell'Eliseo
La presidenza francese ha denunciato come "errata e spregevole" l'analisi di Benjamin Netanyahu la cui lettera "non resterà senza risposta", ha aggiunto l'Eliseo, che ha anche affermato che "la Repubblica protegge e proteggerà sempre i suoi compatrioti di fede ebraica".