AGI - La novità emersa nel botta e risposta con i giornalisti nello Studio Ovale è l’apertura degli Stati Uniti a garantire un sostegno alla sicurezza dell’Ucraina al confine con la Russia. È stato il presidente americano Donald Trump a segnalare questa possibilità, indicando un’apertura rispetto al passato. Il piano di sicurezza è uno dei temi in discussione oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Regno Unito e Francia hanno già dichiarato in precedenza di essere pronti a schierare soldati come parte di una forza multinazionale nell’Ucraina occidentale, in caso di raggiungimento di un accordo di pace. La presenza americana potrebbe essere garantita su diversi livelli:
- Garantire un sostegno diretto, come tenere pronti al decollo caccia dell’US Air Force al di fuori dell’Ucraina;
- Fornire alle forze europee sistemi di difesa aerea di fabbricazione statunitense;
- Garantire il volo di droni sopra l’Ucraina partendo da basi Usa fuori dal Paese.
Inoltre, Washington sarebbe pronta a mettere in campo la collaborazione dell’intelligence militare e il trasporto, con aerei americani, di soldati ed equipaggiamenti europei. Nelle scorse settimane l’inviato della Casa Bianca per l’Ucraina, Steve Witkoff, ha spiegato che le "garanzie di sicurezza" verrebbero fornite non da singoli Paesi e neanche dalla NATO, una precisazione pensata per tenere conto dell’opposizione di Mosca a un’eventuale inclusione dell’Ucraina nell’alleanza atlantica.