AGI - Sin dall'alba è in corso in Israele uno sciopero nazionale organizzato su richiesta delle famiglie degli ostaggi. Manifestanti stanno protestando in diverse località del Paese, chiedendo il rilascio dei 50 ostaggi in mano ad Hamas e la fine della guerra nella Striscia di Gaza.
I media israeliani riportano che centinaia di persone stanno protestando a Tel Aviv all'incrocio di Zichron Yaakov e all'incrocio di Binyamina, mentre decine di manifestanti si sono radunati sulla Route 2 - sotto il ponte di Yakum - e sulla Route 4 nella regione di Sharon, all'incrocio di Kfar Shmaryahu, all'incrocio di Mahanayim in Galilea e all'incrocio di Shilat vicino a Modiin. All'incrocio di Raanana, che era stato precedentemente bloccato al traffico dai manifestanti, è stato portato un cartello del rapito Eitan Horn che diceva: "Portatelo a casa ora".
Nel frattempo, manifestazioni si stanno registrando vicino alle case di alcuni esponenti di governo. Il Times of Israele riporta che alcune decine di persone si sono radunate vicino alla casa del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dell'Istruzione Yoav Kisch e dell'Economia Nir Barkat, nonché del vice ministro degli Esteri Sharren Haskel.
I manifestanti tengono cartelli con i nomi e i volti degli ostaggi e cantano contro Dermer, che da febbraio guida la squadra negoziale israeliana per un accordo di rilascio di ostaggi e cessate il fuoco. Molte famiglie degli ostaggi hanno accusato l'aiutante di Netanyahu di aver fallito nel suo ruolo, poiché sotto la sua supervisione nessun ostaggio è stato ancora rilasciato attraverso i negoziati.
Venticinque persone sono state sinora arrestate. La polizia ha affermato che nella maggior parte dei casi, i manifestanti obbediscono alle istruzioni della polizia. Allo stesso tempo - hanno spiegato le forze dell'ordine - in alcuni luoghi si sono verificati disordini che hanno portato la polizia ad effettuare i fermi.
Smotrich condanna, "fa il gioco di Hamas"
Il ministro delle Finanze ed esponente dell'estrema destra israeliana Bezalel Smotrich ha condannato lo sciopero nazionale. "La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici", ha scritto Smotrich su X, sottolineando che lo sciopero non è stato all'altezza del clamore che si è accumulato nell'ultima settimana.
"La campagna non è decollata e coinvolge pochissime persone". Smotrich, che è a favore dell'annessione israeliana di Gaza e della creazione di insediamenti, sostiene che gli eventi del giorno dimostrano che la "stragrande maggioranza" degli israeliani "capisce che uno Stato che dà valore alla vita non può arrendersi ai suoi nemici e fermare la guerra un attimo prima della distruzione di Hamas".
Le dichiarazioni del ministro si scontrano con i sondaggi che costantemente mostrano come la maggioranza degli israeliani sostenga un accordo con Hamas per liberare i restanti 50 ostaggi e porre fine alla guerra.