AGI - Via libera del governo israeliano all'occupazione di Gaza. Dopo una riunione fiume del gabinetto di sicurezza, riferisce Axios, è stata approvata la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu.
L'ufficio del primo ministro ha confermato che il gabinetto di sicurezza ha approvato il piano per l'occupazione di Gaza City da parte delle Forze di difesa israeliane. Israele fornirà aiuti umanitari alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento.
La maggioranza dei membri del gabinetto ha inoltre appoggiato un elenco di cinque principi che Israele richiederà per la fine della guerra:
- il disarmo di Hamas;
- il ritorno di tutti i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali si ritiene siano ancora vivi;
- La smilitarizzazione della Striscia;
- il controllo di sicurezza israeliano sulla Striscia;
- l'istituzione di un'amministrazione che non sia ne' Hamas ne' l'Autorità Palestinese.
La maggioranza assoluta dei ministri del gabinetto israeliano ha ritenuto che "il piano alternativo presentato non avrebbe portato ne' alla sconfitta di Hamas, ne' al ritorno degli ostaggi". Il riferimento dovrebbe essere legato alla proposta presentata dal Capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, che aveva espresso la sua opposizione all'occupazione della Striscia di Gaza.
Nella dichiarazione dell'ufficio del premier israeliano si evidenzia, quindi, che l'operazione riguarderà Gaza City dove attualmente risiedono circa 800mila abitanti. L'obiettivo sarebbe quello di evacuare i residenti della città entro il 7 ottobre 2025, ovvero in coincidenza con il secondo anniversario del massacro di Hamas.
Opposizioni contro Netanyahu,
I partiti di opposizione israeliani hanno reagito con durezza alla decisione del primo ministro. L'ex premier Yair Lapid, capo dell'opposizione, ha definito la scelta del premier un "disastro" che "condanna a morte" gli ostaggi ancora prigionieri di Hamas.
"In completa contraddizione con il parere degli ufficiali militari e della sicurezza, senza prendere in considerazione le sofferenze e la stanchezza delle forze combattenti, Ben-Gvir e Smotrich hanno trascinato Netanyahu in un'azione che porterà alla morte degli ostaggi e all'uccisione di molti soldati, che costerà decine di miliardi e porterà a una catastrofe diplomatica", ha dichiarato Lapid in una nota diffusa dai media israeliani, "questo è esattamente quello che voleva Hamas: impantanare Israele nel territorio senza scopo, in un'inutile occupazione che nessuno comprende dove conduca".
Avigdor Lieberman, presidente del partito Yisrael Beitanu, nazionalista e sionista laico, ha sottolineato in un comunicato che "la decisione presa dal gabinetto, opposta alla posizione professionale del capo dello staff dell'Idf, prova che stanno venendo prese decisioni di vita e di morte in contrasto con le valutazioni di sicurezza e gli obiettivi bellici". L'ex ministro della Difesa ha accusato Netanyahu di "sacrificare ancora una volta la sicurezza dei cittadini israeliani per la sua poltrona".
Il presidente del Partito Democratico, Yair Golan, ha scritto su X che la decisione del governo "equivale a una sentenza di morte per gli ostaggi e per le famiglie più in lutto". "Dobbiamo intensificare la lotta. Rovesciare questo governo salverà vite", ha aggiunto Golan in quello che suona come un appello alla piazza. Ieri si sono svolte in Israele manifestazioni contro il piano di Netanyahu di occupare Gaza, ufficializzato nelle scorse ore.