AGI - "Di fronte all'evidente fallimento dei tentativi di riportare a casa gli ostaggi, Israele deve cambiare strategia". Il premier Benjamin Netanyahu lo ha chiarito durante la riunione del gabinetto di sicurezza riunito per il via libera all'occupazione di Gaza. Lo riporta l'emittente Canale12. "Non andremo avanti così", ha spiegato. Bisogna cambiare strada.
L'occupazione di Gaza: una decisione presa?
Da qui la decisione di occupare Gaza, di fatto presa. Ma questo non significa che accadrà domani né che debba accadere per forza. Serviranno piani militari e molta preparazione, bisognerà mobilitare i riservisti, trasferire la popolazione. Secondo quanto riferito da alcuni ministri all'emittente, la sensazione è che Netanyahu stia cercando di "far quadrare il cerchio" con una decisione che soddisfi tutti. I falchi potranno esultare per la decisione di andare "fino in fondo" con l'occupazione della Striscia di Gaza, l'Idf e i ministri più moderati potranno venderlo come un piano che può essere fermato in qualsiasi momento.
Hamas accusa Netanyahu
In un comunicato Hamas ha accusato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di "sacrificare" gli ostaggi israeliani per i propri "interessi". "I piani di Netanyahu di intensificare" le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza "confermano senza ombra di dubbio il suo desiderio di sbarazzarsi degli ostaggi e sacrificarli per perseguire i suoi interessi personali e la sua agenda ideologica estremista", ha affermato Hamas, che detiene ancora 49 ostaggi, 27 dei quali presumibilmente morti, dal suo sanguinoso attacco del 7 ottobre 2023.
Appello dei negoziatori per gli ostaggi
Non chiudere la porta a un possibile ostacolo. È l'appello che i negoziatori hanno fatto arrivare al governo israeliano, che si appresta a dare il via libera all'occupazione di Gaza. Lo rivela l'emittente Canale12. Secondo i mediatori, la finestra per un accordo sugli ostaggi potrebbe riaprirsi presto, già la prossima settimana. I mediatori - Egitto, Qatar e Turchia - stanno esercitando pressioni su Hamas affinché torni al tavolo e sia flessibile. Da qui il monito: "State attenti a non chiudere la possibilità di un accordo sugli ostaggi con le vostre decisioni".
Proteste contro l'espansione delle operazioni militari
Fuori dalla riunione del Gabinetto di Sicurezza, i manifestanti protestano contro la proposta di espandere le operazioni militari nella Striscia, un’eventualità che, a loro dire, metterà a rischio la vita degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. I manifestanti chiedono un accordo per porre fine alla guerra e il rilascio di tutti gli ostaggi.