AGI - L'inviato americano Steve Witkoff sarà a Mosca questa settimana. Ad annunciarlo è stato il presidente Donald Trump, parlando con i giornalisti prima di volare a Washington da Bedminster, nel New Jersey, riferisce la stampa USA.
"Penso che andrà in Russia mercoledì o giovedì. Vogliono vederlo, hanno chiesto di incontrarlo", ha spiegato Trump, "vediamo cosa succede".
Possibili sanzioni alla Russia
Il presidente ha anche confermato che il 9 agosto potrebbe imporre sanzioni alla Russia se non sarà possibile raggiungere una soluzione della crisi ucraina entro quella data. Alla domanda se Mosca possa evitare nuove misure, Trump ha risposto che per scongiurarle "dovrebbe essere concluso un accordo grazie al quale la gente smetta di morire".
Cremlino, "importanti e utili i contatti con Witkoff"
Il Cremlino ritiene molto "importanti e utili" i contatti con Witkoff. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov. "Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca. E siamo sempre lieti di avere contatti con lui, li consideriamo importanti, significativi e molto utili", ha detto Peskov, parlando alla stampa come riporta la Tass. Peskov non ha escluso la possibilità di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e Witkoff questa settimana.
Sottomarini nucleari disponibili
Intanto, sono giunti a destinazione i due sottomarini nucleari che Trump aveva ordinato di dispiegare dopo lo scontro con l'ex presidente russo Dmitri Medvedev. Si trovano "nelle zone appropriate", ha detto il presidente rispondendo ai giornalisti.
Trump non ha precisato se si tratti di sottomarini a propulsione nucleare o di sottomarini armati con testate nucleari. E non ha fornito dettagli sulla loro posizione esatta, mantenuta segreta dall'esercito statunitense.
Tensioni con Medvedev
Trump aveva disposto l'invio dei due mezzi dopo che Medvedev aveva bollato l'ultimatum del presidente americano alla Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina come "una minaccia e un passo verso la guerra con gli Stati Uniti".
Cremlino, "cautela quando si parla di nucleare"
Mosca, dal canto suo, ha deciso di adottare la cautela nel rispondere all'invio di due sottomarini nucleari americani vicino alle coste russe e ha invitato "tutti" a fare altrettanto. "Siamo molto cauti riguardo a qualsiasi dichiarazione relativa a questioni nucleari" ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. "E, naturalmente, crediamo che tutti dovrebbero essere molto, molto cauti con la retorica nucleare". "E' ovvio che i sottomarini statunitensi siano già in servizio operativo, si tratta di un processo in corso - ha aggiunto Peskov -. La Russia parte dal presupposto che non ci possa essere alcun vincitore in una guerra nucleare".
Mosca, "sulla politica estera decide Putin"
Il Cremlino ha poi affermato che, in materia di politica estera, è necessario concentrarsi sulle dichiarazioni del presidente Putin e non di altri funzionari. "La cosa principale, ovviamente, è la posizione del presidente Putin. Nel nostro Paese, la politica estera è formulata dal capo di Stato", ha sottolineato Peskov in risposta alla domanda se il Cremlino consiglierà a Medvedev di moderare i toni delle sue dichiarazioni in materia di politica estera. "In ogni Paese, i membri della leadership hanno punti di vista diversi sull'attualità. Ci sono figure con posizioni molto, molto dure anche negli Stati Uniti e nei Paesi europei, quindi è sempre così", ha fatto notare il portavoce.
Ucraina, le perdite russe ammontano a un milione di soldati
Le perdite totali in combattimento delle truppe russe dal 24 febbraio 2022 al 4 agosto 2025 nella guerra contro l'Ucraina ammontano a circa 1.057.140 persone, di cui 1.010 morti nelle ultime 24 ore. Lo afferma un rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, riportato da Ukrinform. Secondo il rapporto le truppe russe hanno anche perso 11.069 carri armati, 23.079 veicoli corazzati da combattimento, 31.053 sistemi di artiglieria, 1.452 sistemi di razzi a lancio multiplo, 1.203 sistemi di difesa aerea.