AGI - Il presidente russo Vladimir Putin ha rotto il silenzio e ha valutato positivamente il terzo round di colloqui di pace con l'Ucraina a Istanbul, ma non ha risposto direttamente all'ultimatum di dieci giorni, dato questa settimana dal leader statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra.
Giudizio positivo sui colloqui e scambio di prigionieri
"Nel complesso, giudico positivamente (il terzo round di colloqui di Istanbul). Come si può non valutare positivamente il fatto che centinaia di persone siano tornate in patria?", ha dichiarato alla televisione pubblica Putin, riferendosi allo scambio di prigionieri di guerra concordato con Kiev.
Frecciate a Trump sulle aspettative
"Per quanto riguarda le delusioni da parte di chiunque, tutte le delusioni derivano da aspettative eccessive", ha aggiunto il presidente russo, in un messaggio che è sembrato diretto implicitamente a Trump che nelle ultime settimane ha dichiarato più volte di essere deluso dal collega russo. L'ultima volta lo ha fatto, il 29 luglio, quando ha promesso di ridurre il tempo concesso al Cremlino per risolvere il conflitto in Ucraina da 50 a 10 giorni. Se entro l'8 agosto non dovessero esserci sviluppi, il capo della Casa Bianca ha promesso di imporre dazi secondari sugli alleati di Mosca come anche "altre misure" non ben specificate.
Negoziati pacifici e gruppi di lavoro online
"Per affrontare la questione in modo pacifico, dobbiamo avere conversazioni dettagliate e non in pubblico, ma con calma, nella quiete del processo negoziale", ha spiegato il leader del Cremlino parlando dal monastero di Valaam dove si è recato come da tradizione con il collega bielorusso Aleksandr Lukashenko. Putin sostiene che è proprio per condurre i negoziati "in silenzio", che la parte russa ha proposto, in seguito ai risultati dell'ultimo incontro a Istanbul, di formare tre gruppi di lavoro che lavoreranno online. "Nel complesso, la reazione della parte ucraina è stata positiva, abbiamo concordato che possiamo condurre tali conversazioni senza telecamere e senza alcun fragore politico, in modo calmo e cercando un compromesso", ha riferito il presidente russo.
Obiettivi e condizioni di Mosca
Allo stesso tempo, Putin ha ricordato che gli obiettivi e le condizioni di Mosca per l'Ucraina rimangono gli stessi enunciati nel 2024: il ritiro delle truppe ucraine dal territorio di Donetsk, Lugansk e da parti delle regioni di Kherson e Zaporizhia occupate dalla Russia, nonché lo status neutrale e non nucleare per Kiev.
Risposta di Zelensky e disponibilità al vertice
A stretto giro, alle parole di Putin ha risposto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo la sua apertura a un vertice tra leader "in qualsiasi momento". "Abbiamo ascoltato le dichiarazioni provenienti dalla Russia. Se questi sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e stabilire una pace veramente duratura - e non un semplice tentativo di guadagnare tempo per la guerra o di ritardare le sanzioni - allora l'Ucraina ribadisce ancora una volta la sua disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento", ha scritto su X Zelensky. "Gli Stati Uniti lo hanno proposto. L'Ucraina lo ha sostenuto. Ciò che serve è la disponibilità della Russia", ha concluso.