AGI - L'esercito russo ha effettuato un massiccio lancio di droni contro l'Ucraina ed è stata dichiarata l'allerta aerea a Kiev e in diverse regioni. Lo ha riferito Ukrinform, citando l'aeronautica militare.
A Kiev sono state udite delle esplosioni nella notte ed è stato segnalato un incendio in città a seguito di un attacco con droni russi. Lo riferisce il quotidiano online Kyiv Independent che spiega che all'inizio della notte tutta l'Ucraina era ancora sotto la minaccia di attacchi con missili e droni russi, "nonostante l'invito del presidente Volodymyr Zelensky a tenere colloqui di pace con Mosca in Turchia la settimana prossima".
La Russia ha intensificato gli attacchi nelle ultime settimane, prendendo di mira città lontane dal fronte con droni e missili. "Nel distretto di Darnytskyi, a seguito di un attacco è scoppiato un incendio sul tetto di un edificio non residenziale. Si stanno accertando i dettagli", ha riferito alle 1:52 del mattino, ora locale, il capo dell'amministrazione militare della città di Kiev, Tymur Tkachenko.
Esplosioni hanno scosso la capitale ucraina, secondo quanto riferito dai giornalisti del Kyiv Independent sul posto, alle 2:16 del mattino. Ulteriori esplosioni sono state segnalate alle 2:25. L'amministrazione militare dell'oblast di Kiev ha segnalato per la prima volta che le difese aeree erano operative alle 23:40 di domenica, spiegando che tutta l'Ucraina era sotto la minaccia di un attacco missilistico russo.
Allerta aerea su tutta l'Ucraina
Alle 3 del mattino ora locale è stato nuovamente diramato un allarme aereo per tutta l'Ucraina, mentre i jet russi sorvolavano i cieli. Nella città occidentale di Ivano-Frankivsk, le difese aeree erano operative, come ha riferito il sindaco Ruslan Martsinkiv alle 3:13 del mattino.
"È stato dichiarato l'allarme aereo nella regione di Leopoli a causa del decollo di un MiG-31K. Vi ricordo che questi caccia sono portatori di missili 'Kinzhal'", ha detto il governatore dell'oblast di Leopoli Makysym Kozytskyi.
"Pronti a lanciare 2mila droni in contemporanea"
Ieri, in un’intervista pubblicata il 19 luglio e rilanciata dal quotidiano Kyiv Independent, il maggiore generale tedesco Christian Freuding ha lanciato l'allarme: la Russia punta a lanciare 2.000 droni contemporaneamente verso l'Ucraina.
La cifra sbalorditiva descritta da Freuding, a capo della task force ucraina presso il Ministero della Difesa tedesco, arriva mentre la Russia continua a espandere la produzione di droni e ha intensificato gli attacchi con droni Shahed di progettazione iraniana contro le città ucraine nelle ultime settimane. Il 9 luglio, Mosca ha lanciato un numero record di 728 droni e decoy di tipo Shahed in tutto il Paese.
Strategie di difesa e missili a lungo raggio
Di fronte al crescente rischio di attacchi russi intensificati, Freuding ha dichiarato al podcast della Bundeswehr Nachgefragt che l'Ucraina può contrastare indirettamente i previsti attacchi colpendo i siti di produzione con missili a lungo raggio. Il generale ha sottolineato che servono “misure intelligenti” per affrontare questa sfida.
Il costo della difesa: il caso dei missili Patriot
Freuding ha inoltre osservato che l’uso dei missili Patriot contro i droni russi è illogico per una questione di costi: un missile Patriot costa oltre 5 milioni di euro, mentre un drone Shahed ha un costo stimato tra 30.000 e 50.000 euro.