AGI - Pressing delle famiglie degli ostaggi per un accordo globale che liberi tutti i loro cari mentre si delinea la possibilità di una tregua a Gaza che riporti a casa solo una parte dei rapiti. I parenti di Maxim Herkin e Bar Kuperstein hanno acconsentito alla pubblicazione di un estratto di un video di propaganda di Hamas risalente ad aprile. Il filmato di 44 secondi, pubblicato dall'Hostages and Missing Families Forum, è un insieme di pezzi di diversi video in cui si vedono i due ostaggi seduti con la schiena contro un muro. "Siamo morti che camminano, non ci sentiamo esseri umani", afferma Herkin, con la mano fasciata, mentre Kuperstein dice solo, "Per favore!".
"Il video intende amplificare il grido delle famiglie degli ostaggi e dei rapiti stessi di fronte alla possibilità di un accordo parziale, di selezioni crudeli", ha dichiarato il Forum, sottolineando che "le famiglie chiedono un accordo globale che garantisca il ritorno di ogni singolo ostaggio. Questo e' l'atto corretto e morale, che non richiede la separazione dei fratelli e la scelta immorale di un ostaggio rispetto a un altro".
Sharon Aloni-Cunio, Hamas captivity survivor and wife of hostage David Cunio:
— Hen Mazzig (@HenMazzig) June 28, 2025
“On October 7, my husband David, our twin daughters, and I were kidnapped to Gaza. After 52 days, the girls and I were released. David was left behind.
He’s still there — 631 days in a tunnel, without… pic.twitter.com/4OJ0iXDCoL
Intanto, Sharon Aloni Cunio, il cui marito David è ancora nelle mani di Hamas, ha condiviso una foto delle figlie gemelle della coppia, Emma e Yuli, che festeggiano il loro quinto compleanno, il secondo senza il padre. Le due bimbe sono state rapite insieme ai genitori dalla loro casa nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 e liberate con la madre nel novembre 2023. "Emma e Yuli hanno festeggiato ieri il loro quinto compleanno senza il padre, per il secondo anno consecutivo. L'ultima volta che David le ha viste, avevano 3 anni! Non sono più le stesse bambine che conosceva una volta", ha scritto la donna che ha rivolto "un appello a tutti gli israeliani" perché chiedano "il ritorno a casa di David, di suo fratello Ariel e di tutti gli ostaggi".