AGI - Un tuffo nel blu delle Cicladi avrà un nuovo sapore per i passeggeri delle navi da crociera. Da questo martedì, sbarcare a Santorini e Mykonos, perle assolute del turismo greco, costerà 20 euro in più a persona. La conferma arriva direttamente dal ministero delle Finanze di Atene, che dà così il via a una misura pensata per proteggere le isole più celebri e desiderate.
"Come previsto dalla legge, la tassa sarà applicata a Santorini, Mykonos e, in misura minore, anche ad altre isole", ha precisato un portavoce del ministero.
Obiettivo: regolamentare i flussi turistici
La decisione non è un fulmine a ciel sereno, ma l’attuazione di una legge approvata lo scorso anno con un obiettivo chiaro: regolamentare l’impressionante flusso di arrivi che sta mettendo a dura prova le infrastrutture di questi gioielli del Mar Egeo. Durante l’alta stagione, che corre dal 1° giugno al 30 settembre, la tariffa sarà appunto di 20 euro per i passeggeri diretti a Mykonos e Santorini, mentre si attesterà a 5 euro per le altre isole greche.
Il meccanismo prevede che siano le compagnie di crociera ad anticipare il pagamento della tassa, per poi trasferirne il costo direttamente sul prezzo dei biglietti acquistati dai viaggiatori.
Un turismo in crescita vertiginosa
Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescita turistica vertiginosa per la Grecia. Secondo i dati della Banca di Grecia, nel 2024 il numero di turisti ha registrato un’impennata, raggiungendo i 40,7 milioni, con un aumento del 12,8% rispetto all’anno precedente.
Boom anche per le crociere
Parallelamente, l’industria crocieristica è in piena espansione, con ricavi che nel 2024 sono aumentati del 22,4%. Un successo travolgente che porta con sé una sfida cruciale, specialmente per destinazioni iconiche come Santorini, famosa in tutto il mondo per i suoi tramonti mozzafiato e ormai vicina al punto di saturazione.
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