AGI - L'Iran non consentirà più l'ingresso negli impianti nucleari a Rafael Grossi. Lo ha detto il vicepresidente del parlamento iraniano, aggiungendo che non verrà consentita nemmeno l'installazione di telecamere negli impianti nucleari. Lo fa sapere il quotidiano israeliano Israel Hayom.
Grossi aveva auspicato il contrario: "Il lavoro dovrà continuare. Altrimenti, nessuno avrà un'idea di ciò che sta accadendo in Iran", ha sottolineato. Il direttore generale dell'Agenzia nazionale per l'energia atomica (Aiea) non esclude poi che Teheran possa aver messo al sicuro l'uranio arricchito. "Non sappiamo dove sia questo materiale, parte potrebbe essere stato distrutto, parte spostato", ha detto alla Cbs.
"L'Iran aveva un programma molto vasto e ambizioso e una parte di esso potrebbe ancora essere lì", ha insistito. "La capacità industriale c'è. L'Iran è un paese molto sofisticato in termini di tecnologia nucleare, come è ovvio. Quindi non può disimparare quanto sa, operazioni militari o meno", ha avvertito, non è qualcosa che si risolve "in modo definitivo militarmente".
Nuove esplosioni
Esplosioni sono state udite a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, dove è entrata in azione la contraerea. Lo riferisce Iran International citando post di testimoni oculari sui social media. L'area di Bidganeh, nella parte occidentale di Teheran, ospita un complesso militare e un sito missilistico oggetto di attacchi israeliani durante la guerra dei 12 giorni, sempre a quanto riferito da Iran International.
Appello dell'Iran all'Onu
Intanto l'Iran ha fatto appello al segretario generale Antonio Guterres affinché le Nazioni Unite condannino le minacce di uccidere l'ayatollah Ali Khamenei. "Gli Stati Uniti e il regime sionista di Israele hanno apertamente minacciato di assassinare la Guida Suprema dell'Iran. Questo atto criminale costituisce un caso manifesto di terrorismo di Stato", ha spiegato la rappresentanza di Teheran all'Onu su X, dove ha pubblicato il testo di una lettera a Guterres e alle presidenze di turno del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale.
Nella missiva, l'Iran chiede di "condannare nel modo più duro le minacce" di Israele e degli Stati Uniti, di "ricordare alle parti l'obbligo di astenersi dal fomentare o sostenere atti di terrorismo contro funzionari di altri Stati" e "di adottare le misure necessarie per assicurare che i responsabili ne rispondano".
Oggi funerali per 60 militari
Si tengono oggi in Iran i funerali di Stato per circa 60 tra militari di alto rango e scienziati nucleari uccisi nella guerra di 12 giorni con Israele. "È un giorno storico per l'Iran islamico e per la storia della rivoluzione", ha dichiarato ieri Mohsen Mahmoudi, leader religioso della provincia di Teheran. La cerimonia inizierà alle 8:00 ora locale (le 06:30 in Italia) nel centro della capitale iraniana, nella famosa piazza Enghelab (della Rivoluzione). Il corteo funebre percorrerà poi a piedi 11 chilometri per raggiungere piazza Azadi (della Libertà). Tra le vittime eccellenti del conflitto c’è Mohammad Bagheri, capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, ucciso il primo giorno di guerra; sarà sepolto con la moglie e la figlia.
L'agenzia Isna ha riferito che la cerimonia, alla quale partecipa anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, è iniziata con la recitazione del versetto 38 della Sura Hajj: "In verità, Allah protegge coloro che credono. In verità, Allah non ama alcun traditore e miscredente". La folla, riferisce l'agenzia, si è raccolta lungo i percorsi designati ore prima dell'inizio ufficiale dei funerali dei "martiri che hanno portato al progresso scientifico e migliorato le capacità di difesa e deterrenza del Paese".
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