AGI - C'è voluta qualche ora in più del previsto, e una telefonata di fuoco, ma la tregua tra Iran e Israele è cominciata. Opera di Donald Trump che può presentarsi al vertice Nato dell'Aja da vincitore.
Il presidente americano aveva annunciato il cessate il fuoco in pompa magna su Truth quando in Italia era mezzanotte. "Congratulazioni a tutti! È stato pienamente concordato da e tra Israele e Iran che ci sarà un cessate il fuoco completo e totale (tra circa 6 ore)" quando saranno completate "le ultime missioni finali".
I lanci di missili dopo il cessate il fuoco
Teheran ha accusato Israele di aver lanciato missili anche dopo l'inizio del cessate il fuoco, fissato alle 7 di mattina dell'ora di Tel Aviv. Israele ha risposto, sostenendo che fosse stato l'Iran a violare i pattie lanciare 3 missili. I due nemici si stava preparando alla rappresaglia quando Trump è dovuto intervenire di nuovo.
La reazione pubblica più diplomatica era stata affidata a Truth: "Il cessate il fuoco è in vigore, non violatelo per favore", ha scritto.
Ben diverso il tono delle dichiarazioni alla stampa. "Non sanno cosa c stanno facendo", ha scandito parlando ai giornalisti prima di partire per l'Olanda. Mentre era sulla via per la base del Maryland da cui doveva decollare l'Air Force One, ha alzato il telefono e ha chiamato Benjamin Netanyahu. E secondo quanto ricostruito da Axios, non è stato accomodante questa volta.
Trump, ha raccontato una fonte della Casa Bianca, ha parlato a Netanyahu in "un modo eccezionalmente fermo e diretto" e gli ha detto "cosa doveva fare per far reggere la tregua. Il primo ministro ha capito la gravità della situazione e le preoccupazioni espresse dal presidente Trump". Netanyahu avrebbe provato a resistere accusando Teheran di avere violato la tregua con il lancio di missili, smentito dall'Iran. E ha spiegato che non poteva fare del tutto marcia indietro.
Da qui la scelta di una reazione in tono minore. "Alla fine, è stato deciso di ridurre significativamente l'attacco, annullare i raid su un gran numero di obiettivi e colpire solo un sistema radar fuori Teheran", ha riferito una fonte israeliana
"In seguito alla conversazione del presidente Trump con il primo ministro Netanyahu, Israele ha rinunciato a ulteriori attacchi", ha riferito l'ufficio del premier. "Durante la conversazione, il presidente Trump ha dichiarato il suo immenso apprezzamento per Israele, che ha raggiunto tutti gli obiettivi della guerra. Il presidente ha anche espresso la sua fiducia nella stabilità del cessate il fuoco".
Tregua confermata ufficialmente anche da Teheran. "Se il regime sionista non violerà il cessate il fuoco, nemmeno l'Iran lo violerà", ha assicurato il presidente iraniano Massoud Pezeshkian.
Trump, un onore annientare siti atomici e fermare guerra
Trump e' tornato a rivendicare il successo di una tregua tra Israele e Iran. "Sia Israele sia l'Iran volevano fermare la guerra, allo stesso modo!", ha scritto su Truth.
"E' stato un grande onore distruggere tutti i siti nucleari e poi fermare la guerra"!, ha aggiunto il presidente americano.
007 israeliano: programma nucleare di Teheran non distrutto
L'intelligence israeliana ritiene che gli attacchi statunitensi e israeliani abbiano fatto arretrare il programma nucleare iraniano di "diversi anni", ma non lo abbiano completamente distrutto, come ha ripetutamente affermato il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano al 'Times of Israel'.
La valutazione dell'intelligence israeliana viene costantemente aggiornata e perfezionata e nelle prossime settimane sarà possibile avere una comprensione piu' concreta dello stato del programma nucleare iraniano, ha affermato l'alto funzionario israeliano.
Il funzionario israeliano sostiene che gli attacchi militari siano stati comunque utili perche' i negoziati che gli Stati Uniti avevano condotto in precedenza con l'Iran non avrebbero potuto produrre tali risultati. Inoltre, gli attacchi al programma nucleare e ad altri obiettivi militari in Iran fungeranno da deterrente per impedire alla Repubblica islamica di tentare nuovamente di arricchire l'uranio.
Israele toglie restrizioni
Dopo la tregua concordata con l'Iran, domani riprendono le normali attività in Israele. Il Comando del fronte interno ha tolto le restrizioni di sicurezza e disposto la riapertura delle scuole e dei luoghi di lavoro. La decisione, ha spiegato in una nota, e' stata presa "dopo la una della situazione e l'approvazione del ministro della Difesa, Israel Katz".
Pezeshkian, pronti a negoziati non a imposizioni
L'Iran è pronto a tornare al tavolo dei negoziati e non intende dotarsi di un'arma nucleare, ma non consentirà agli Stati Uniti di imporre con la forza condizioni ingiuste e non rinuncerà a far valere i propri diritti. A chiarirlo è stato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian.
L'Iran è "pronto a risolvere le questioni al tavolo dei negoziati", ha spiegato Pezeshkian al presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed, in una telefonata di cui ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Irna.
"La Repubblica Islamica dell'Iran sta solo cercando di affermare i propri diritti legittimi", ha aggiunto. Gli Stati Uniti "non possono imporre con la forza condizioni ingiuste".
Teheran, ha sottolineato, "è stata costretta a entrare nel conflitto militare per difendersi, e spero che non saremo mai più costretti a combattere".
L'Iran, ha ribadito Pezeshkian, "non ha mai cercato e non cerca di acquisire armi nucleari".
Netanyahu: l'Iran non avrà l'arma nucleare
L'Iran non avrà l'arma nucleare". Lo afferma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel primo giorno di cessate il fuoco con l'Iran. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito una "vittoria storica" i 12 giorni di guerra con l'Iran. "Abbiamo raggiunto una vittoria storica", ha detto Netanyahu in un discorso televisivo di 10 minuti. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di schiacciare qualsiasi tentativo da parte dell'Iran di ricostruire il suo programma nucleare in un discorso alla nazione dopo 12 giorni di guerra.
"L'Iran non avrà un'arma nucleare", ha detto Netanyahu.
"Abbiamo ostacolato il progetto nucleare iraniano. E se qualcuno in Iran cercherà di ricostruirlo, agiremo con la stessa determinazione, con la stessa intensità, per sventare qualsiasi tentativo", ha aggiunto. Netanyahu ha espresso gratitudine a Trump per "il suo coordinamento e la sua adesione alla campagna, non solo sulla difensiva, ma anche in attacco", definendolo un "evento storico".
"Non abbiamo mai avuto un amico più grande alla Casa Bianca", ha detto riferendosi a Trump.
Netanyahu ha affermato che, poche ore prima del cessate il fuoco, Israele ha condotto l'attacco più "devastante" che Teheran abbia mai visto negli ultimi 50 anni. "Abbiamo eliminato centinaia di agenti del regime e membri della Guardia Rivoluzionaria", ha affermato.
Israele ha "distrutto" il programma nucleare iraniano, ha affermato Netanyahu, avvertendo che se qualcuno in Iran dovesse tentare di ripristinare il programma, Israele "agirà con la stessa determinazione e la stessa forza per sventare tale tentativo"
L'entusiasmo nella base MAGA
Il risultato ha generato entusiasmo nella base Maga e nei media conservatori, che sono tornati a esaltare "the Art of the Deal", l'arte di negoziare, del presidente. I social sono stati invasi di meme che raffigurano Trump nelle vesti di Superman e del gladiatore romano. Fox News ha mostrato sul sito una grande foto di Trump mentre stringe il pugno in segno di forza nel momento in cui sta per salire dentro l'Air Force One. Mentre il New York Post ha titolato "No holding back", come a dire, "senza freni", in riferimento al ruvido commento fatto su Israele e Iran.
Forse, hanno osservato alcuni, è stato anche grazie anche a quelle parole inusuali, seppure non per Trump, che i due Paesi hanno capito di dover dare un'accelerata alla tregua e non tirare troppo la corda.
Ora quella in Olanda sarà una passerella perfetta per incassare non solo complimenti ma anche risultati. Trump si presenta da vincitore e non mancherà di farlo pesare al tavolo, che si parli di fondi per la difesa o di articolo V. Non è un caso che durante il volo verso l'Aja, Trump abbia ripostato su Truth l'sms con cui il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si congratula con lui per "l'azione decisiva in Iran". È stato "davvero straordinario, qualcosa che nessun altro avrebbe osato fare. Mette tutti noi più al sicuro", ha assicurato Rutte.
Cina: gli Usa hanno buttato al vento la credibilità
La Cina ha accusato gli Stati Uniti di "aver buttato al vento la propria credibilità, lanciando attacchi aerei contro gli impianti nucleari iraniani e mettendo a rischio il processo di negoziazione". Lo ha detto il rappresentante cinese Fu Cong nel suo intervento al Consiglio di sicurezza in corso al Palazzo di Vetro.
Hegseth contro la Cnn: "Distrutta la capacità di armi nucleari"
Il Segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, ha criticato la notizia della CNN secondo cui i bombardamenti americani "hanno ritardato il programma nucleare iraniano solo di pochi mesi".
Hegseth ha dichiarato: "In base a tutto cio' che abbiamo visto, e io ho visto tutto, i nostri bombardamenti hanno distrutto la capacita' dell'Iran di produrre armi nucleari. Le nostre bombe di grandi dimensioni hanno colpito esattamente il punto giusto su ogni bersaglio e hanno funzionato alla perfezione. Chiunque affermi che i bombardamenti non sono stati devastanti sta semplicemente cercando di indebolire il Presidente Trump e il successo della missione".
Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone