AGI - La tv di Stato iraniana ha annunciato l'inizio della operazione 'Glad Tidings of Victory' contro le forze americane nella base aerea Al-Udeid in Qatar. Sei missili balistici sono stati lanciati contro le basi Usa in Qatar. Esplosioni sono state udite a Doha. Secondo diverse immagini circolate in rete, la contraerea è entrata in azione per intercettare i missili su Doha. Secondo Osint613, l'account X spesso talvolta rilanciato anche dalla Casa Bianca, Teheran ha lanciato altri missili verso la base americana di Ai Assad in Iraq. I media hanno anche riferito che lo spazio aereo degli Emirati Arabi Uniti è stato chiuso. Anche il Bahrein e il Kuwait hanno temporaneamente sospeso il traffico aereo.
Trump, l'Iran ci ha preavvisato
"Voglio ringraziare l'Iran per averci preavvisato, il che ha reso possibile che non si perdessero vite e nessuno fosse ferito". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'attacco missilistico iraniano contro la base Usa di Al Udeid in Qatar. Trump definisce gli attacchi iraniani "molto deboli. Li abbiamo contrastati in modo molto efficace". Il presidente Usa spera che l'Iran e Israele "ora procedano verso la pace".
Khamenei, non ci sottometteremo
"Non abbiamo fatto del male a nessuno. E non accetteremo alcuna molestia da nessuno, in nessuna circostanza. E non ci sottometteremo alle molestie di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana". Lo scrive la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo l'attacco missilistico contro la base Usa in Qatar. Sul suo account X Khamenei ha pubblicato la sua dichiarazione e anche un'immagine di una bandiera statunitense in fiamme.
Unifil, nei giorni scorsi attacchi israeliani in Libano
Nei giorni scorsi i Caschi blu dell'Onu hanno registrato nuovi raid aerei israeliani nel sud del Libano, oltre a intercettazioni da parte del sistema israeliano Iron Dome di missili e droni iraniani diretti verso Israele. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Onu, nel corso dell'incontro quotidiano con i media.
Trump è nella Situation room
Il presidente Usa, Donald Trump, è nella 'Situation room' con il segretario alla Difesa e i capi di stato maggiore congiunti, secondo quanto riporta l'emittente Cnbc, citando un funzionario dell'amministrazione Usa.
Il Qatar si riserva di rispondere all'Iran
Il Qatar, che ha subito denunciato l'attacco iraniano alla base statunitense sul suo territorio definendolo una "flagrante violazione" della sovranità, ha dichiarato di riservarsi il diritto di rispondere direttamente e in conformità con il diritto internazionale all'attacco. Il Qatar ha inoltre fatto sapere di aver "intercettato con successo" i missili lanciati dalla Repubblica islamica sul suo territorio. Il Consiglio supremo per la Sicurezza nazionale dell'Iran afferma di aver lanciato un numero di missili pari a quello delle bombe utilizzate dagli Stati Uniti nell'attacco. Il ministero della Difesa del Qatar ha dichiarato che le sue difese aeree hanno "intercettato con successo" un attacco missilistico contro la base aerea di Al Udeid, aggiungendo che l'attacco non ha causato morti o feriti.
L'Iran avrebbe avvertito il Qatar prima di lanciare l'attacco missilistico sulla base al Udeid. Lo riferisce il New York Times. Teheran, si legge, "aveva preavvisato che gli attacchi stavano arrivando per ridurre al minimo le vittime, secondo tre funzionari iraniani che hanno familiarità con i piani". Il regime era obbligato a rispondere al raid sui suoi impianti nucleare, ma lo ha fatto in modo "da lasciare a tutte le parti una via di uscita".
L'Iran ha anche assicurato che l'attacco alla base statunitense non "rappresenta alcuna minaccia" per "l'amico e fratello" Qatar. La rassicurazione è arrivata dal Consiglio per la Sicurezza nazionale iraniano. In un discorso televisivo, un portavoce delle Forze Armate della Repubblica islamica - riporta il New York Times - ha affermato che l'operazione è stata effettuata dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione. "Avvertiamo i nostri nemici che l'era del mordi e fuggi è finita", ha affermato il portavoce.
L'annuncio dei Pasdaran, "occhio per occhio"
I Guardiani della rivoluzione islamica (Irgc) hanno confermato ufficialmente l'attacco sulla base americana di al Udeid, in Qatar. "Nel nome di Allah, il compassionevole, il misericordioso, chiunque ti attacchi, allora attaccalo allo stesso modo", si legge in una nota diramata dall'agenzia Tasnim.
"A seguito della palese aggressione militare del regime criminale degli Stati Uniti d'America contro i pacifici impianti nucleari della Repubblica islamica dell'Iran e della chiara violazione del diritto internazionale, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (Irgc), con la guida del Consiglio supremo di Sicurezza nazionale e la leadership del Quartier Generale Centrale di Khatam al-Anbiya, ha preso di mira con un distruttivo e potente attacco missilistico la base di Al-Udeid in Qatar", si spiega ancora. Il messaggio, ammoniscono i Pasdaram "è chiaro e inequivocabile: 'La Repubblica islamica dell'Iran, confidando in Dio Onnipotente e contando sul popolo fedele e ben noto dell'Iran islamico, non lascerà la sua integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza nazionale senza risposta in nessuna circostanza".
Al sicuro i militari italiani
"Sono in corso attacchi contro alcune strutture presenti nei territori del Qatar, della Siria e dell'Iraq. Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso laddove necessario lo spostamento preventivo in aree sicure". Ad affermarlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"Tali attacchi - spiega il ministro - rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali".
L'Iran e la rappresaglia
La reazione della Repubblica Islamica, dunque, non si è fatta attendere. Due fonti dell'amministrazione Trump avevano confidato alla Reuters che l'Iran avrebbe potuto compiere l'attacco di ritorsione contro le forze americane in Medio Oriente entro un paio di giorni.
Il capo di stato maggiore congiunto, il generale Dan Caine, aveva dichiarato ieri che le forze armate statunitensi avevano aumentato la protezione delle truppe nella regione, compresi Iraq e Siria. Gli Stati Uniti hanno una forza considerevole schierata in Medio Oriente, con quasi 40.000 soldati nella regione che, per quanto siano 'coperti' da sistemi di difesa aerea, velivoli e navi da guerra in grado di rilevare e abbattere i missili nemici in arrivo, restano in posizioni vulnerabili.
Le parole di Trump dopo l'attacco ai siti nucleari
"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrano le immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto". Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a 24 ore di distanza, sente il dovere di tornare sugli effetti del bombardamento americano avvenuto nella notte tra sabato e domenica ai danni di siti nucleari iraniani.
E lo fa proprio mentre molti media americani stanno sollevando dubbi sull'efficacia di tali attacchi. "I danni maggiori si sono verificati molto al di sotto del livello del suolo" scrive sul suo social network Truth, quasi a rassicurare chi invece, proprio analizzando le immagini satellitari, ipotizzava un impatto quasi irrilevante dei bombardamenti.
BREAKING
— Open Source Intel (@Osint613) June 23, 2025
Iran has launched 6 ballistic missiles at US bases in Qatar, explosions heard over Doha.
Putin, aggressione contro Teheran ingiustificata
Il presidente russo, Vladimir Putin, che ha ricevuto oggi il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, ha condannato duramente gli attacchi Usa contro l'Iran. "Questa è un'aggressione assolutamente non provocata contro l'Iran, non ha basi e giustificazioni", ha detto.
Peskov, la Russia condanna gli attacchi Usa
Il Cremlino, dal canto suo, ha dichiarato di "condannare" e "rammaricarsi" per gli attacchi statunitensi contro l'Iran nel fine settimana, mentre il presidente russo Vladimir Putin si preparava a incontrare il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi a Mosca. "C'è stata una nuova escalation di tensioni nella regione e, naturalmente, la condanniamo ed esprimiamo il nostro profondo rammarico al riguardo", ha detto ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov.
Pechino, ridurre escalation ed evitare ricaduta guerra
La Cina ha esortato l'Iran e Israele a ridurre l'escalation per prevenire la "ricaduta" della loro guerra, mentre i combattimenti tra i due nemici infuriano per l'11 giorno. "La parte cinese esorta le parti in conflitto a prevenire la ripetuta escalation della situazione, evitare risolutamente le ricadute della guerra e tornare sulla strada della risoluzione politica", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.
Francia, no a cambio del regime tramite la forza
"Respingiamo qualsiasi tentativo di organizzare un cambio di regime con la forza. Crediamo nel diritto dei popoli all'autodeterminazione e abbiamo fiducia nel popolo iraniano, che ha resistito eroicamente contro il regime di cui abbiamo denunciato le azioni, per decidere del proprio futuro, per scegliere autonomamente il momento e le circostanze in cui cambiare regime. Sarebbe illusorio e pericoloso pensare che con la forza e le bombe si possa provocare un tale cambiamento". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
"Oggi l'Europa può mettere a disposizione la propria esperienza, competenza e conoscenza approfondita di tali questioni per aprire uno spazio di negoziazione che porti a un inquadramento delle attività destabilizzanti dell'Iran. È quanto abbiamo dimostrato venerdì scorso a Ginevra, con la Germania e il Regno Unito, dove abbiamo avviato un dialogo con le autorità iraniane. Dialogo che auspichiamo possa proseguire per giungere a una soluzione definitiva di tali questioni e a una risoluzione attraverso la negoziazione dei problemi che riguardano la nostra stessa sicurezza", ha concluso.
Idf, attaccati 6 aeroporti in diverse zone del Paese
L'Idf ha attaccato sei aeroporti iraniani nell'ovest, nell'est e nel centro del paese. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano, il quale ha aggiunto che gli attacchi aerei hanno danneggiato piste, recinti sotterranei, un aereo di rifornimento e 15 caccia ed elicotteri F-14, F-5 e AH-1 appartenenti al regime iraniano.
Capo esercito iraniano, da Usa crimini, arriverà risposta decisiva
Il nuovo capo dell'esercito iraniano, il maggiore generale Amir Hatami, ha detto che "ogni volta che gli americani hanno commesso crimini contro l'Iran, hanno ricevuto una risposta decisiva, e anche questa volta accadrà lo stesso". Lo riporta l'agenzia di stampa Fars.
La minaccia di Khamenei
Israele ha commesso un "grave errore" e "deve essere punito". Lo si legge in un account social associato alla guida suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei, in quelli che sarebbero i suoi primi commenti da quando gli Stati Uniti si sono uniti alla guerra di Israele.
Nel post pubblicato su X si legge: "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, ha commesso un grande crimine; deve essere punito e verrà punito; viene punito proprio ora".
Il post è accompagnato da un'immagine di un teschio con la stella di Davide, in cima a una città oscurata con missili che piovono dal cielo.
#همین_حالا
— KHAMENEI.IR | فارسی (@Khamenei_fa) June 23, 2025
مجازات ادامه دارد
دشمن صهیونی یک اشتباه بزرگی کرده، یک جنایت بزرگی را مرتکب شده؛ باید مجازات بشود و دارد مجازات میشود؛ همین حالا دارد مجازات میشود.#الله_اکبر pic.twitter.com/wH6Wk9nNhJ