AGI - L'esercito israeliano ha lanciato una serie di attacchi contro quelli che ha descritto come organismi chiave della repressione governativa nel cuore di Teheran. I raid sulla capitale sembrano essere diretti contro istituzioni legate al controllo politico e alla sicurezza interna. Tra gli obiettivi colpiti, figurano il quartier generale delle forze paramilitari Basij, il carcere di Evin, dove sono detenuti i prigionieri politici e dissidenti, la divisione per la sicurezza interna del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) e i centri di comando ideologico della Repubblica Islamica. Il sistema della Repubblica islamica è articolato in diversi centri di potere.
Di seguito i principali:
Guida Suprema
È responsabile della definizione e della supervisione delle "politiche generali della Repubblica Islamica dell'Iran": stabilisce, cioè, la direzione delle politiche interna ed estera del Paese. È anche comandante in capo delle Forze armate e controlla le operazioni di intelligence e sicurezza; solo lui può dichiarare guerra o pace. Ha il potere di nominare e revocare i vertici della magistratura, delle reti radiofoniche e televisive statali e il comandante supremo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche. Nomina, inoltre, 6 dei 12 membri del Consiglio dei Guardiani, il potente organo che supervisiona le attività del Parlamento e determina quali candidati sono qualificati per correre a cariche pubbliche.
Presidente
Non decide la politica estera e non comanda le Forze armate, ma si occupa delle leggi di bilancio e dell'economia. Con l'avanzare dell’età della Guida Suprema, Ali Khamenei, il presidente iraniano, attualmente Masoud Pezeshkian, potrebbe dover svolgere anche un delicato incarico di "cerniera". Alcuni analisti, in passato, hanno considerato verosimile per la successione uno scenario come quello del 1989, dopo la morte di Ruhollah Khomenei: in assenza di un candidato idoneo per la successione alla massima carica del Paese, si potrebbe procedere con un'altra riforma costituzionale che ridurrà ulteriormente il ruolo della Guida come fu appunto nell'89, una dinamica che dovranno gestire appunto presidente e il Parlamento. Ma ora l'intervento militare di Israele e Stati Uniti ha aggiunto ulteriori incognite sul futuro della leadership della Repubblica islamica.
Parlamento
È un organo legislativo unicamerale i cui 290 membri vengono eletti ogni quattro anni. Elabora la legislazione, ratifica i trattati internazionali e approva la finanziaria. Al momento, è controllato dagli ultra-conservatori. È sottoposto al controllo del Consiglio dei Guardiani.
Consiglio dei guardiani
Formato da 12 giuristi, di cui 6 nominati dalla Guida Suprema e i restanti 'raccomandati' dal capo della magistratura e nominati ufficialmente dal Parlamento. Esamina tutte le leggi approvate per determinarne la compatibilità con la legge islamica, di fatto esercitando un potere di veto sul Parlamento. Il Consiglio vaglia anche i candidati presidenziali e parlamentari per determinarne l’idoneità alle cariche pubbliche.
Consiglio per il discernimento dell'interesse del sistema
Fu creato nel 1988 dal padre della Rivoluzione islamica, Ruhollah Khomeini, quando lo stallo tra il Parlamento e il Consiglio dei Guardiani si rivelò insolubile. Khomeini lo incaricò di mediare le controversie tra le due istituzioni. Ora, secondo la Costituzione, funge da organo consultivo della Guida Suprema e le sue decisioni sono incontestabili. È composto da membri nominati dalla Guida per un incarico rinnovabile di 6 anni.
Assemblea degli esperti
È composta da 88 chierici "virtuosi e dotti" eletti direttamente per un mandato di otto anni. Come per le elezioni presidenziali e parlamentari, è il Consiglio dei Guardiani a selezionare chi può candidarsi per un seggio nell'Assemblea. I membri dell'Assemblea degli Esperti - tutti approvati da Khamenei - eleggono a loro volta la Guida Suprema al loro interno e possono periodicamente riconfermarla o revocargli l'incarico. Non ha mai messo in discussione la tenuta della Guida Suprema e per questo appare ormai un organismo senza potere reale.
Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc)
Anche noto come Pasdaran, creato da Khomeini nel 1979, ha il compito di proteggere la Rivoluzione e le sue conquiste. È separato e distinto dall'esercito "regolare" e la rivalità tra i due rami militari è presente sin dalla fondazione della Repubblica islamica. È attivo nel sostenere milizie e gruppi armati in altre parti del mondo sciita. Si tratta di una compagine non monolitica al suo interno e molto polarizzata. Non è più una struttura puramente militare: negli anni, le sue componenti politico-amministrativa ed economica sono diventate molto più influenti e spesso non condividono le stesse posizioni in politica e questioni sociali come, per esempio, l'obbligo del velo per le donne.