AGI - È trascorsa sotto il fuoco incrociato tra le parti la notte che conduce al nono giorno di conflitto tra Israele ed Iran. Prima delle 3, ora locale, nell'area metropolitana di Tel Aviv sono risuonate le sirene di allarme con la richiesta rivolta ai cittadini di recarsi nei rifugi. Sono piovuti dei missili dal cielo, alcuni hanno bucato il sistema di difesa israeliano, con danni ad alcuni edifici ma non sono state riportate notizie in merito a persone ferite.
Ieri l'artiglieria iraniana aveva centrato un edificio vicino al porto di Haifa. Israele ha risposto con attacchi da parte dell'Aeronautica, esplosioni sono state avvertite a Tehran e Isfahan, contro sedi di stoccaggio e piattaforme balistiche, degli obbiettivi legati ad infrastrutture strategiche. All'alba Israele ha annunciato di aver attaccato ed eliminato Amin For Judaki, comandante della seconda unità di droni dell'Aeronautica Militare delle Guardie Rivoluzionarie, utilizzando jet da combattimento.
Israele-Iran: notte di fuoco incrociato. Trump "L'Europa non può aiutare"
L'Israeli Air Force ha riferito che nell'ambito del suo ruolo, Amin For Judaki "ha promosso centinaia di lanci di veicoli aerei senza pilota verso il territorio dello Stato di Israele, dalla zona di Ahvaz, nell'Iran sudoccidentale". Ieri intanto funzionari iraniani ed europei si sono incontrati a Ginevra. Secondo una fonte iraniana, l'incontro è iniziato in modo teso, ma è diventato successivamente "molto più positivo". L'Iran non ha accettato di porre fine alla sua capacità di arricchimento dell'uranio, ha affermato la fonte, definendolo una "linea rossa netta".
Il presidente degli Usa Donald Trump pero' ha bocciato la mediazione dell'Europa: "Non potrà aiutare nella crisi". Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, a lato dei colloqui a Ginevra, ha affermato che spetta all'amministrazione Usa "mostrare la propria determinazione" per raggiungere una soluzione negoziata. "Oppure hanno in mente qualcos'altro e vogliono attaccare l'Iran comunque", ha detto Araghchi. "Non sappiamo più come possiamo fidarci di loro", ha specificato Araghchi, "quello che hanno fatto è stato di fatto un tradimento della diplomazia". Tehran inoltre ha riferito che dall'inizio del conflitto sono state arrestate 22 persone con l'accusa di essere spie al servizio di Israele.