AGI - La Russia ha impiegato oltre 400 droni e più di 40 missili nell'attacco notturno che ha colpito buona parte delle regioni ucraine. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. L'attacco, ha ricordato, ha provocato almeno tre morti, tra i soccorritori, e 49 feriti.
A causa degli attacchi sulla riva sinistra della città, si sono verificate diverse interruzioni di corrente di emergenza, ma gli operatori del settore energetico hanno iniziato a riparare tempestivamente i danni, riferisce Tymur Tkachenko, capo dell'Amministrazione Militare della Città di Kiev.
Secondo il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko e l'Amministrazione Militare della Città di Kiev, si sono verificati danni a grattacieli e infrastrutture civili. Inoltre, diverse aree aperte nel quartiere di Darnytskyi sono state colpite dalla caduta di detriti. Secondo media locali nella notte è stata colpita anche la regione di Odessa, e sono state udite esplosioni anche alla periferia di Poltava. I droni hanno preso di mira anche la città di Ernihiv dove è morta la famiglia del capo dei vigili del fuoco.
La risposta ucraina
Le forze ucraine la notte scorsa hanno colpito due aeroporti militari russi: lo scalo di Engels, nella regione di Saratov, e quello di Diaghilev, nella regione di Ryazan. Lo riferisce lo Stato Maggiore di Kiev in un comunicato diffuso sulle reti sociali. "Le Forze di Difesa ucraine hanno lanciato un attacco preventivo. Alla vigilia del massiccio bombardamento nemico, sono stati colpiti aeroporti nemici e altre importanti strutture militari", si legge nel comunicato. L'aeroporto di Engels, spiega lo Stato Maggiore, ospitava ancora aerei nemici sfuggiti all'operazione Spider Web, mentre a Diaghilev erano presenti "aerei cisterna e caccia di scorta, utilizzati per attacchi missilistici sul territorio ucraino". Inoltre, aggiunge il comunicato, da Diaghilev decollano bombardieri strategici nemici.