AGI - C'è da pensare che prima o poi l'isola di Malta potrebbe affondare. Da un anno a un altro, palazzi e grattacieli in alcune parti del piccolo stato europeo vengono su come funghi, in preda a una febbre edilizia che sembra non conoscere sosta. A confermare le impressioni sono i dati presentati al parlamento nazionale lunedì scorso, dove si evince che nell'ultimo decennio i permessi per le costruzioni sono raddoppiati.
I dati rivelano che, sebbene i permessi di pianificazione rilasciati siano diminuiti in modo significativo rispetto ai massicci picchi registrati nel 2017 e nel 2018, rimangono considerevolmente più alti rispetto ai numeri rilasciati un decennio fa.
Malta ha visto la sua popolazione aumentare di quasi il 30% nell'ultimo decennio, con gran parte della crescita demografica concentrata in aree ad alta densità come St Julian's e Gżira. Inoltre, da anni il piccolo stato in mezzo al Mediterraneo, gode di una certa popolarità tra i turisti (soprattutto italiani) che ha contato nel 2023, circa 3 milioni di presenze straniere. Secondo i dati Eurostat, nel 2023 risulta essere la destinazione con la più alta crescita di notti passate dai turisti (a fronte di una media europea del 6,1%).
Presentati lunedì in Parlamento, i dati sui permessi di pianificazione sono stati forniti dal ministro della Pianificazione Clint Camilleri in risposta a un'interrogazione parlamentare della deputata del PN Graziella Attard Previ, che chiedeva di conoscere i permessi di pianificazione annuali per le quattro città dal 2013 al 2024.
Camilleri ha dichiarato che le cifre presentate comprendono tutti i tipi di permessi, da quelli per nuove costruzioni ad altri relativi a modifiche, riduzioni o cambi di destinazione d'uso degli edifici. Includono anche permessi completi, di massima e di rinnovo.
A St Julian's, il numero di permessi ha raggiunto il massimo nel 2017, con 256 permessi rilasciati, mentre la cifra più bassa è stata di 83 nel 2013. L'anno scorso sono stati concessi 165 permessi.