AGI - La città di Nizza è stata colpita la notte scorsa da un blackout che le autorità ritengono frutto di un sabotaggio, come l'interruzione della corrente che ieri ha colpito la vicina città di Cannes nella giornata conclusiva del celebre festival cinematografico. Secondo il gestore della rete Enedis e il comune, circa 45.000 abitazioni sono rimaste temporaneamente senza elettricità, così come l'aeroporto, uno dei più grandi di Francia.
Il procuratore Damien Martinelli ha riferito che un rogo è divampato nella notte in una sottostazione elettrica situata nel quartiere di Moulins, noto per essere base di bande di narcotrafficanti, ed è stata aperta un'inchiesta per "incendio doloso organizzato". "Sono in corso accertamenti e accertamenti tecnici, in particolare per chiarire l'entità dei danni e le modalità con cui è stato commesso il fatto", ha aggiunto il magistrato.
Secondo un funzionario di polizia, sono state scoperte "tracce di pneumatici" e un'altra fonte vicina al caso ha menzionato "una porta rotta" nella sala trasformatori. L'incendio è scoppiato intorno alle due del mattino e la corrente elettrica è stata ripristinata intorno alle sei.
Ieri il sabotaggio di due impianti elettrici, una sottostazione ad alta tensione incendiata nel Varo e un traliccio segato nelle Alpi Marittime, aveva provocato un blackout durato diverse ore che aveva colpito 160 mila abitazioni, soprattutto a Cannes, dove generatori autonomi hanno consentito al festival di concludere con successo la cerimonia di premiazione. La polizia non ha ancora stabilito un collegamento tra i due episodi, che non sono stati rivendicati.
Anarchici rivendicano i sabotaggi
La dichiarazione a firma di quanti rivendicano gli atti di sabotaggio che hanno lasciato al buio Cannes ieri e oggi Nizza è stata pubblicata sul sito di Indymedia, legato all'estrema sinistra. Nello specifico, gli autori si attribuiscono l'incendio di una sottostazione elettrica e del sabotaggio di un traliccio dell'alta tensione in Costa Azzurra, in particolare per "disturbare il Festival di Cannes".
Del resto, quella degli anarchici di sinistra è una delle piste al vaglio degli inquirenti. Sebbene sia troppo presto per autenticare definitivamente questo testo, una fonte vicina al caso ha confermato a Le Figaro che le autorità giudiziarie stanno prendendo questa teoria "sul serio". Gli autori, che specificano chiaramente gli obiettivi scelti, ovvero "la principale sottostazione elettrica che rifornisce l'area metropolitana di Cannes" e "la linea a 225 kV proveniente da Nizza", miravano a "perturbare il Festival", ma anche a "privare di energia i centri di ricerca e gli stabilimenti di Thales Alenia Space, le sue decine di subappaltatori, le startup di French Tech che si credono al sicuro, l'aeroporto e tutti gli altri stabilimenti industriali, militari e tecnologici della zona".
Nella loro denuncia, affermano che il Festival di Cannes, che "serve da vetrina per una Repubblica francese magniloquente, difensore dei valori del Progresso sulla scena internazionale, ma soprattutto, secondo esportatore di armi al mondo. L'eccellenza francese in questo campo arma la Nato e semina morte, dallo Yemen a Gaza, dall'Ucraina al Sahel". Attaccano anche la "spazzatura industriale della nostra societa'", ovvero il mondo del cinema, che cerca di farci dimenticare "il vero pianeta, marcio di fabbriche, autostrade, cemento e miniere", proseguono nella rivendicazione. Quella stessa industria cinematografica che, secondo gli autori, difende la "cultura dello stupro". "Togliete la corrente a ciò che ci sta distruggendo!", concludono.
In realtà, il Festival di Cannes non è stato toccato da questo atto di sabotaggio: i generatori si sono subito attivati per fornire energia al Palais della Croisette. I residenti dell'area metropolitana di Cannes, i trasporti pubblici - sebbene più ecologici - come il treno sono stati invece gravemente colpiti, oltre a ospedali e forni crematori.
Gli autori anonimi affermano di essere "anarchici", ma solo un'indagine potrà confermarlo definitivamente. Hanno scelto un sito direttamente affiliato all'estrema sinistra di Nantes, che in passato ha già ospitato diverse denunce di atti vandalici simili, tra cui il sabotaggio di una futura linea ferroviaria ad alta velocita' (Lgv) nell'Ille et Vilaine nel 2013, i danni a una stazione di polizia nella Loira Atlantica nel 2014 e l'incendio di una Tesla a Niort lo scorso aprile.