Svolta nel caso di "Monsters": i fratelli Menendez potranno chiedere la libertà vigilata

AGI - Un giudice della California ha dato l'ok alla libertà vigilata per i fratelli Menendez, famosi negli Stati Uniti per l'omicidio dei loro ricchi genitori nel 1989. Il magistrato ha ridotto le pene dei due uomini, che erano stati condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata e avevano trascorso 35 anni dietro le sbarre. Ciò li rende idonei alla libertà condizionale, che sarà decisa in seguito da una commissione dedicata.

La decisione è stata presa dopo un'udienza emozionante, in cui la famiglia di Erik e Lyle Menendez ha sostenuto la loro richiesta di rilascio e i due fratelli hanno fatto ammenda tramite videoconferenza. "Ho ucciso mia madre e mio padre. Non ho scuse. Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni", ha dichiarato Lyle Menendez, secondo un giornalista dell'emittente locale KTLA presente all'udienza.

"Ho sparato cinque colpi ai miei genitori e sono andato a prendere altre munizioni. Ho mentito alla polizia, ho mentito alla mia famiglia. Mi dispiace sinceramente", ha aggiunto Erik. "Riteniamo che 35 anni siano sufficienti", ha detto alla corte Anamaria Baralt, cugina dei due uomini. "La nostra famiglia li ha perdonati completamente. Meritano una seconda possibilità di vita".

Monsters: la serie Netflix

Il caso ha avuto una nuova visibilità con la serie Netflix "Monster". La miniserie si concentra sull'omicidio e sul processo. All'epoca i fratelli, che avevano 21 e 18 anni, sostennero di aver agito dopo anni di abusi fisici, psicologici e sessuali da parte del padre, che nella serie è interpretato da Javier Bardem. Una tesi che, pur centrale nei processi, non impedì la condanna definitiva al secondo dibattimento.