Il processo a Sean 'Diddy' Combs entra nel vivo, fuori le tv

AGI - Il processo al rapper Sean 'Diddy' Combs, accusato di traffico sessuale, non verrà trasmesso in televisione. Lo ha deciso la Corte federale di Manhattan dove il processo da questa settimana, dopo la selezione dei giurati, entra nel vivo.

Nel suo intervento d'apertura la procuratrice Emily Johnson ha detto ai giurati che il rapper e producer ha minacciato di rendere pubblici video "umilianti" della sua ex fidanzata, Cassie Ventura, mentre faceva sesso con alcuni prostituti.

Combs, noto con il nome d'arte Puff Diddy o Puff Daddy, 55 anni, è in carcere da settembre dell'anno scorso per una serie di accuse, tra cui traffico sessuale e stupefacenti, induzione alla prostituzione, possesso di armi, minacce e violenze. Il processo dovrebbe durare otto settimane.

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Nelle quattordici pagine di incriminazione, Combs, 54 anni, viene indicato come un criminale senza scrupoli, un uomo che per anni ha abusato di donne, costretto amici a fare sesso con la sua compagna. Mentre il rapper resta chiuso in cella, è finito in rete un video in cui un uomo che si prostituiva, Jonathan Oddi, sostiene di essere diventato uno schiavo del sesso di Diddy.

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Si allarga l'inchiesta che ha portato all'arresto di Diddy e nel mirino potrebbero finire le celebrità. Da giorni emergono particolari scottanti, dalla presenza di donne nude al consumo di stupefacenti.

Oddi aveva fatto quelle rivelazioni nel corso di un interrogatorio con la polizia, nel 2018. L'uomo aveva raccontato di aver dovuto fare sesso con l'allora fidanzata del rapper, Ventura, sotto gli occhi di Diddy. "Io - aveva aggiunto - ero come uno schiavo del sesso. Lui, per eccitarsi, mi diceva cosa fare a Cassie". Il guru dell'industria hip-hop è risultato legato anche a una rete di trafficanti di droga, inclusa la "cocaina liquida", che usava jet privati per trasportare gli stupefacenti.