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AGI - È diventato virale il video di una giovane aggredita per strada a Brooklyn da decine di filo-israeliani che cercavano di metterle le mani addosso e le urlavano slogan contro gli arabi. A denunciare l'accaduto è stato il Consiglio per le relazioni americano-islamiche (Cair), che ha chiesto al dipartimento di polizia di New York di perseguire gli autori dell'attacco.
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L'aggressione risale al 25 aprile, fuori dal luogo in cui stava parlando il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir. Decine di uomini, molti dei quali nei tradizionali abiti degli ultraortodossi, si erano radunati fuori dalla sede del movimento hassidico Chabad Hasidic dove era in corso l'intervento del ministro di estrema destra.
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In addition to being repeatedly kicked in the back by the mob of pro-Israel supporters chanting “Death to Arabs,” the video shows one man heaving a full garbage can into the woman’s legs, knocking her off balance. Moments later, another hurls a traffic cone straight into her… https://t.co/L6TELvKi4m pic.twitter.com/2okAmeGjdh
— Drop Site (@DropSiteNews) April 26, 2025
Reazioni e condanne
Il video pubblicato da Drop Site News, che ha avuto mezzo milione di visualizzazioni, non chiarisce come sia iniziato tutto né se la giovane facesse parti dei manifestanti contro Ben-Gvir; poco prima c'erano stati scontri tra le opposte fazioni e sei persone erano state arrestate. Nelle immagini la giovane, giubbotto di jeans e pantaloni neri, viene scortata da un solo agente di polizia che fatica a tenere lontana la folla inferocita. La ragazza cerca di ostentare calma e si copre la bocca con un foulard. Gli uomini tentano di aggredirla, la minacciano di stupro, la insultano, le gettano immondizia sui piedi e un cono del traffico in testa, finché il poliziotto non riesce a spingerla dentro un'auto di colleghi.Dettagli del video
In un altro video si sentono gli aggressori urlare: "Morte agli arabi". Il vicedirettore nazionale del Cair, Edward Ahmed Mitchell, ha condannato l'episodio. "Chiediamo alle forze dell'ordine di identificare e perseguire i responsabili dei crimini di odio", ha detto Mitchell. Condividi
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