AGI - Nel suo messaggio alla nazione per la Pasqua ebraica, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito il suo impegno a riportare a casa gli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza. In un video diffuso in occasione della Pasqua ebraica, che commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavità in Egitto, Netanyahu ha osservato che "per molte famiglie ci saranno sedie vuote".
"Insieme riporteremo indietro i nostri ostaggi, insieme sconfiggeremo i nostri nemici, insieme sosterremo i nostri feriti e insieme chineremo il capo in memoria dei nostri caduti", ha assicurato il premier israeliano.
Il messaggio di Netanyahu per la festività ebraica giunge poche ore dopo che il suo alleato Usa Donald Trump ha annunciato progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi. In una riunione di gabinetto, il titolare della Casa Bianca ha assicurato che "ci stiamo avvicinando al punto in cui potremo riportarli indietro".
Oggi i media israeliani hanno riferito che Egitto e Israele si sono scambiati le bozze di documenti per un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi. Secondo il quotidiano Times of Israel, la proposta egiziana prevederebbe la restituzione in Israele di otto ostaggi vivi e di otto cadaveri in cambio di una tregua di 40-70 giorni e il rilascio di un gran numero di prigionieri palestinesi.
L'emittente televisiva pubblica Kan ha invece riferito che Netanyahu ha tenuto un incontro nella tarda serata di ieri per valutare la situazione con il team negoziale e gli alti funzionari della sicurezza, "sullo sfondo del nuovo piano egiziano". L'ufficio del premier israeliano ha anche dichiarato di aver incontrato ieri le famiglie degli ostaggi Elkana Bohbot e Rom Braslavski, informandole che Israele stava lavorando per riportare indietro gli ostaggi e aggiornandole sullo stato dei negoziati.
Nell'attacco senza precedenti di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, sono state rapite 251 persone. Secondo l'esercito israeliano, 58 persone sono ancora trattenute a Gaza e 34 sono morte. Una tregua mediata da Stati Uniti, Egitto e Qatar tra il 19 gennaio e il 17 marzo ha consentito il ritorno di 33 ostaggi israeliani, tra cui otto morti, in cambio del rilascio da parte di Israele di circa 1.800 prigionieri palestinesi.
Il 18 marzo Israele ha ripreso i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, tutt'ora in corso. Secondo l'ultimo bilancio diffuso ieri dal ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, da allora sono stati uccisi almeno 1.522 palestinesi, portando il bilancio delle vittime dall'inizio della guerra a 50.886.