AGI - Si vedrà "evento per evento" la possibilità, durante i riti di Pasqua, della presenza di Papa Francesco. È cauta la sala stampa della Santa Sede, nonostante i lievi miglioramenti sulla salute del Pontefice, confermati anche dalla sorpresa di domenica scorsa, quando Francesco ha deciso di essere in piazza San Pietro (per poco tempo) quasi al termine della messa in piazza San Pietro, in occasione del Giubileo degli Ammalati e del mondo della sanità.
La decisione del Papa di partecipare al Giubileo degli Ammalati
Era "desiderio del Papa prendere parte a questo momento di vicinanza dei pellegrini malati", sottolinea il Vaticano che ribadisce però che le decisioni prese sono "sempre nell'ambito delle prescrizioni mediche".
Le condizioni di salute del Pontefice
La convalescenza del Papa prosegue, la situazione resta "stazionaria" e i miglioramenti si registrano per quanto riguarda "la voce e la mobilità". L'infezione ai polmoni, si precisa, è "ancora presente" ma "in lieve riduzione". Continua la terapia farmacologica e per una "buona parte della mattinata", le fisioterapie respiratoria e motoria.
L'ossigenazione e il supporto terapeutico
Per quanto riguarda l'ossigenazione, l'uso degli alti flussi è "concentrato nelle ore notturne e al bisogno". Francesco quindi ogni giorno migliora, e il suo umore è buono. Concelebra messa nella cappellina al secondo piano di Casa Santa Marta e riprende a telefonare alla parrocchia di Gaza, per manifestare la sua vicinanza.
Il ritorno all'attività lavorativa e alle relazioni in Pontificato
Piano piano, viene inoltre intensificata anche l'attività lavorativa. Francesco è in contatto con i dicasteri e riceve puntualmente la documentazione da visionare e ieri ha ricevuto il Segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin.
Le possibili "sorprese" e la canonizzazione di Carlo Acutis
Per questo, visti i miglioramenti, c'è chi scommette su altre "sorprese" in vista delle celebrazioni del Triduo pasquale ma al momento non vi sono conferme. E anche per la canonizzazione di Carlo Acutis, prevista il 27 aprile, si spera di rivedere in piazza il Papa. "La sua presenza non è indispensabile, dato che si tratta di un atto sacramentale", spiega monsignor Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. "Ma noi speriamo comunque in una qualche sua presenza, anche se il tutto sarà deciso negli giorni a ridosso della messa di canonizzazione". Semeraro sottolinea che ci possono essere varie formule: "un'uscita del Papa, il tempo sufficiente per pronunciare la formula", o solo la pronuncia di conferma della formula stessa. "L'importante è che sotto il profilo giuridico la Chiesa sia garantita che l'atto è del Papa".