AGI - La presidente e azionista di maggioranza dei grandi magazzini parigini Galeries Lafayette, Ginette Moulin, è morta domenica all'età di 98 anni, come ha dichiarato oggi la sua società. Moulin era la nipote di Teophile Bader, che insieme ad Alphonse Kahn fondò il primo grande magazzino nel 1894. Secondo la classifica della rivista Challenges, la defunta e la sua famiglia rappresentavano il 34esimo patrimonio più ricco di Francia nel 2024, con una ricchezza professionale di 4,05 miliardi di euro.
Durante la sua vita, Moulin ha visto succedersi sei generazioni alla guida delle Galeries Lafayette, situate nel quartiere Opèra della capitale francese. "Era una benefattrice impegnata e una mecenate di artisti che credeva nel potere della cultura e della creatività", ha scritto oggi la sua azienda. Suo padre, Max Heilbronn, fu arrestato nel 1943 e portato nel campo di concentramento di Buchenwald, in Germania, dove fece amicizia con Etienne Moulin, che in seguito sposò Ginette. La coppia ebbe tre figli. Oltre allo storico sito delle Galeries Lafayette, il gruppo ha altri 56 negozi in Francia, di cui 38 gestiti da franchisee.
Il passaggio all'e-commerce, guidato dalla risposta della Francia per arginare la pandemia di Coronavirus, ha colpito il suo modello di business, basato su negozi fisici. Il gruppo prevede di chiuderne due nella città portuale sud-orientale di Marsiglia a causa delle perdite ricorrenti. Entro la fine del 2023, ha già venduto un altro negozio di punta, il Bazaar de l'Hotel de Ville (BHV), situato nel centro della capitale francese di fronte al Municipio di Parigi. L'anno scorso il gruppo ha dichiarato che si aspettava di recuperare i volumi di vendita ai livelli pre-Covid.