AGI - Il presidente russo, Vladimir Putin, è pronto a un colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che lo ha esortato a sedersi presto al tavolo per trovare un accordo che ponga fine alle ostilità in Ucraina. Lo ha dichiarato ai cronisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"Putin è pronto, siamo in attesa di segnali, tutti sono pronti", ha spiegato Peskov che, interpellato su una possibile telefonata già nel fine settimana, ha risposto che "è difficile da prevedere, vi terremo aggiornati non appena accadrà qualcosa, se accadrà qualcosa".
Una delle condizioni fondamentali per una tregua in Ucraina è avere garanzie "ferree" che Kiev non entri nella Nato, ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, in una intervista a Rossiya 24. "Per noi questo è un elemento chiave di un possibile accordo sul conflitto in Ucraina, questo elemento è legato all'eliminazione delle cause alla radice del conflitto", ha detto Grushko, "insistiamo sia su garanzie legali internazionali ferree che escludano ogni forma di adesione dell'Ucraina alla Nato che sul fare di cio' una politica dell'alleanza stessa".
Un ingresso di Kiev nell'alleanza atlantica, ha proseguito il viceministro, "esclude la pace in Ucraina e, in un senso più ampio, la creazione di qualsiasi architettura di sicurezza". Grushko ha aggiunto che la decisione del vertice Nato di Bucarest, che ha formalizzato l'intenzione dell'alleanza di ammettere l'Ucraina e la Georgia, "è stata catastrofica per la sicurezza europea" e "a meno che questa posizione venga ritirata, ci sarà un'ambiguità assolutamente inaccettabile per noi ogniqualvolta si parli della necessita' di una soluzione fattibile, duratura e ferrea del conflitto all'interno e intorno all'Ucraina".