AGI - Condizioni simili alle restrizioni imposte dal Covid dovrebbero essere applicate ai criminali come alternativa alle carceri sovraffollate. La proposta arriva da un gruppo di avvocati inglesi.
In un documento ufficiale presentato alla revisione delle sentenze in corso, guidata dall'ex segretario conservatore alla Giustizia David Gauke, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha chiesto di prendere in considerazione un “uso più creativo della pena”.
Le idee avanzate dall'organismo, che rappresenta gli avvocati in Inghilterra e Galles, includono il potenziamento delle misure di detenzione domiciliare per i trasgressori non violenti e “prigioni part-time” che aiuterebbero i detenuti a reintegrarsi nella società.
“Un maggiore ricorso al coprifuoco di 20 ore come alternativa diretta alla detenzione avrebbe una serie di vantaggi”, si legge in un documento presentato alla revisione. “È possibile che restrizioni simili a quelle imposte durante le serrate legate a Covid possano essere introdotte come misure punitive”.
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha affermato che esistono già leggi che vietano ai trasgressori l'accesso ai pub, ai campi sportivi e agli eventi sociali, il che potrebbe “costituire una significativa privazione della libertà” senza che i trasgressori finiscano in carcere. Ha inoltre esortato il governo a ispirarsi alla Svezia, dove i detenuti possono essere rilasciati per periodi prestabiliti, da alcune ore a diversi giorni, per visitare i familiari, completare corsi di istruzione e cercare lavoro.
L'organismo ha affermato che una forma di carcere a tempo parziale potrebbe essere concepita per gli autori di reati a basso rischio che non hanno commesso crimini violenti, consentendo loro di lavorare, formarsi e mantenere i legami familiari mentre li si prepara al rilascio.
Michelle Heeley KC, che ha guidato il gruppo di lavoro che ha elaborato le proposte di condanna del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, ha affermato che il sistema attuale “non funziona”. “Il numero di persone in carcere è costantemente aumentato, ma il tasso di criminalità non si è ridotto e la recidiva è aumentata. Mandare le persone in carcere più a lungo non ha l'effetto deterrente che si pensava”, ha dichiarato all'Observer.