AGI - Gli Emirati Arabi Uniti hanno arrestato tre individui responsabili dell'omicidio del rabbino Zvi Kogan, residente ad Abu Dhabi, annuncia il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti, affermando che l'operazione è stata eseguita "in tempo record", lo scrive il Times of Israel. La dichiarazione sottolinea la "capacità del Paese di trattare con fermezza chiunque tenti di minare la sicurezza e la stabilità della società". Kogan era un cittadino israeliano-moldavo, ma la dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti lo definisce "cittadino moldavo".
Dopo che la famiglia di Kogan ha presentato una denuncia sulla sua scomparsa, si legge nella dichiarazione, è stata avviata un'indagine, i cui risultati saranno annunciati al suo completamento. "Gli Emirati Arabi Uniti, con tutte le sue istituzioni, non risparmieranno alcuno sforzo per prevenire qualsiasi attacco ai suoi cittadini, residenti e visitatori", afferma la dichiarazione, aggiungendo che "tutte le agenzie di sicurezza lavorano 24 ore su 24 per proteggere la stabilità della società e garantire la sostenibilità dei più alti livelli di sicurezza e protezione che sono stati stabiliti sin dalla fondazione dello Stato".
Le autorità israeliane hanno annunciato oggi che il corpo di Kogan è stato trovato nella città emiratina di Al Ain, al confine con l'Oman, a circa 150 chilometri da Abu Dhabi. Ieri i media ebraici avevno riferito che le autorità sospettavano che diversi cittadini uzbeki reclutati dall'Iran avessero aggredito il rabbino e poi fossero fuggiti in Turchia. Il governo israeliano ha definito l'accaduto, un "atto atroce di terrorismo antisemita". Nel comunicato congiunto stilato dall'ufficio del primo ministro israeliano e il ministero degli Esteri si precisa l'impegno di Tel Aviv, che farà del suo meglio "per garantire che sia fatta giustizia".
Le ultime dal fronte
Intanto le operazioni belliche non si fermano, da entrambi i fronti. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato missili e droni verso un "obiettivo militare" a Tel Aviv e nel sud di Israele. Riferendosi ad una "operazione complessa", il movimento filo-iraniano ha affermato di aver lanciato una "missili e uno sciame di droni esplosivi" verso un obiettivo militare e in una dichiarazione separata, ha aggiunto di aver lanciato "droni esplosivi" verso una base navale ad Ashdod, nel sud del Paese. L'esercito libanese ha invece dichiarato che un attacco israeliano contro una postazione nel Libano meridionale ha ucciso un soldato e ne ha feriti altri 18. "Un soldato è stato martirizzato e altri 18 sono rimasti feriti, inclusi alcuni con ferite gravi, a seguito di un attacco israeliano contro un centro dell'esercito libanese ad Amriyeh", ha affermato l'esercito in una nota.