AGI - Le forze di difesa ucraine hanno colpito per la prima volta il territorio russo con i missili balistici ATACMS. Il bersaglio è stato colpito con successo. Lo ha riferito alla RBC-Ucraina una fonte informata delle Forze di Difesa di Kiev. Secondo la fonte è stata colpita una struttura militare vicino alla città di Karachev nella regione di Bryansk.
La notizia è stata confermata da altri media ucraini, citando fonti della difesa. Una fonte di Forbes Ucraina ha confermato l'attacco ATACMS al 67 arsenale della Direzione principale missilistica e artiglieria nella città di Karachev, nell'oblast di Bryansk in Russia. Tuttavia nessun rappresentante ufficiale delle autorità ucraine o dei vertici militari ha confermato questa informazione. Lo Stato maggiore ucraino ha invece confermato in mattinata che le forze di difesa hanno colpito un arsenale logistico di truppe russe nei pressi della città di Karachev, nell'Oblast di Bryansk, nella notte tra il 18 e il 19 novembre, senza specificare che tipo di arma fosse stata utilizzata.
Il Center for Countering Disinformation ha riferito che il deposito conteneva munizioni di artiglieria, tra cui munizioni fornite dalla Corea del Nord per i loro sistemi, bombe aeree, missili antiaerei e munizioni MLRS. Mosca sostiene di avere abbattuto cinque dei sei missili di fabbricazione Usa lanciati sul suo territorio e di averne danneggiato un altro. Nel millesimo giorno di offensiva, il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato il decreto che aggiorna la cosiddetta 'dottrina nucleare' di Mosca e consente alla Russia di usare armi nucleari contro uno stato non nucleare se supportato da potenze nucleari.
"L'obiettivo della deterrenza nucleare è quello di garantire che i potenziali avversari si rendano conto dell'inevitabilità della vendetta in caso di aggressione contro la Russia e i suoi alleati", ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "La Russia ha sempre considerato le armi nucleari come una misura di deterrenza, il loro uso come una necessità forzata ed estrema", ha aggiunto Peskov.
La risposta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non si è fatta attendere. "Insieme, l'Ucraina, l'Europa tutta e i nostri partner negli Stati Uniti e nel mondo, siamo riusciti non solo a prevenire che Putin prenda l'Ucraina ma anche nella difesa della libertà di tutte le Nazioni europee. Persino con la Corea del Nord di Kim Jong-un, Putin rimane più piccolo della forza unita dell'Europa. Vi chiedo di non dimenticare questo e di non dimenticare quanto l'Europa sia in grado di ottenere", ha detto nel suo intervento in videocollegamento al Parlamento europeo.