AGI - Il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha fatto appello a un ritorno dei coloni ebrei nella Striscia di Gaza dopo la guerra e al contemporaneo incoraggiamento all'emigrazione degli abitanti palestinesi della regione. "Per avere la sicurezza - ha detto in un'intervista alla radio militare - dobbiamo controllare il territorio e per controllarlo militarmente a lungo termine abbiamo bisogno di una presenza civile".
Nel 2005 Israele ha evacuato l'esercito e 8 mila coloni dal territorio palestinese occupato dal 1967, nel quadro del progetto di ritiro unilaterale del primo ministro dell'epoca, Ariel Sharon. Smotrich, leader del partito Sionismo religioso che fa parte della coalizione del governo Netanyahu, ha anche aggiunto che Israele dovrebbe incoraggiare i circa 2,4 milioni di palestinesi di Gaza a lasciare il territorio per andare in altri Paesi.
"Se agiamo in maniera strategicamente corretta e incoraggiamo l'emigrazione, se gli arabi a Gaza sono 100 o 200 mila anziché due milioni, tutto il discorso del dopoguerra sarà completamente diverso", ha detto. Hamas ha reagito dicendo che si tratta di un appello a sfollare 2 milioni di palestinesi da Gaza. "È un crimine di guerra che si aggiunge all'aggressione criminale in corso che non ha eguali nella storia moderna", ha detto il movimento islamista al potere nella Striscia di Gaza.
L'esercito israeliano si prepara al nuovo anno
Le Forze aeree israeliane prevedono che la guerra iniziata lo scorso 7 ottobre andrà avanti per tutto il prossimo anno, e si sta preparando per questo. Lo ha detto il portavoce di IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, citato dai giornali israeliani.
"L'IDF ha bisogno di pianificare in anticipo, con la consapevolezza che saremo necessari per ulteriori missioni e per continuare a combattere durante tutto il prossimo anno - ha spiegato - Stiamo adattando i metodi di combattimento a ciascuna area di Gaza, così come le forze necessarie per portare a termine la missione nel miglior modo possibile. Ogni area ha caratteristiche diverse e diverse esigenze operative".
Their terror knows no bounds—Hamas planted explosives inside a Gaza kindergarten.
— Israel Defense Forces (@IDF) December 31, 2023
During operational activity on the outskirts of Shati, our troops located and neutralized explosive devices planted in a kindergarten, ready to be detonated upon passing troops. pic.twitter.com/GKmdC9W7D9
Gli obiettivi della guerra "richiedono lunghi combattimenti e noi siamo preparati di conseguenza", ha aggiunto Hagari, spiegando che l'esercito programma una gestione delle forze impiegate a Gaza che consenta ai riservisti di tornare a casa per aiutare a risollevare l'economia e lasci che i militari dell'esercito permanente si addestrino per diventare comandanti.
"Stiamo continuando l'addestramento di ufficiali dopo la loro esperienza in combattimento, perché possano unirsi alla linea di comandanti dell'esercito". Inoltre, ha spiegato, già nel corso di questa prossima settimana "alcuni dei riservisti torneranno alle loro famiglie e al lavoro. Questo comporterà un notevole sollievo per l'economia e consentirà ai riservisti di acquisire forza per le operazioni dell'anno prossimo, quando i combattimenti continueranno e avremo bisogno di loro", ha concluso.