AGI - Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a sfidare direttamente la Russia durante la sessione speciale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, denunciando l'"aggressione criminale" di Mosca e il "blocco" dovuto al potere di veto della Russia. "La maggior parte dei Paesi del mondo riconosce la verità su questa guerra", ha spiegato Zelensky, parlando di fronte all'ambasciatore russo all'Onu, Vassili Nebenzia.
"Si tratta di un'aggressione criminale e ingiustificata da parte della Russia contro la nostra nazione, che mira a impadronirsi del territorio e delle risorse dell'Ucraina", ha attaccato Zelensky, intervenuto con la sua solita tuta verde militare. Il presidente ucraino ha chiesto di rimuovere il veto della Russia dal Consiglio di Sicurezza, un veto legato al seggio di membro permanente occupato da Mosca.
"Il diritto di veto nelle mani dell'aggressore sta bloccando le Nazioni Unite", ha detto Zelensky, ritenendo "impossibile fermare questa guerra perchè tutti gli sforzi devono confrontarsi con il veto dell'aggressore o di coloro che lo sostengono". È stata la prima volta dall'inizio dell'invasione russa del suo Paese, il 24 febbraio 2022, che il presidente si è rivolto personalmente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
L'incontro si è svolto in un clima particolarmente teso. L'ambasciatore russo si è lamentato del fatto che al presidente ucraino sia stato concesso di parlare prima degli altri membri del Consiglio, denunciando che il tutto è stato "trasformato in un one-man show" e in un vero e proprio "spettacolo". Il primo ministro albanese Edi Rama, che presiede il Consiglio, ha risposto direttamente e senza giri di parole: "Fermate la guerra e il presidente Zelensky non parlerà piu'".
Il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha espresso preoccupazione per il conflitto russo-ucraino perchè viola la Carta delle Nazioni Unite e perchè sta "esacerbando le crisi geopolitiche e le divisioni" in tutto il mondo. Il capo della diplomazia statunitense, Antony Blinken, di ritorno da un recente viaggio a Kiev, ha accusato la Russia di commettere "crimini di guerra e crimini contro l'umanità in Ucraina su base quasi quotidiana".
Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha difeso il "legittimo strumento" del veto a disposizione di Mosca. "L'uso del veto è uno strumento assolutamente legittimo previsto dalla Carta delle Nazioni Unite con l'obiettivo di evitare decisioni che portino alla disgregazione dell'Onu", ha sottolineato.
Lavrov è entrato nella sala del Consiglio mentre Blinken parlava e non ha assistito al discorso di Zelensky. Il leader di Kiev ha poi testimoniato con foto e video su X (ex Twitter) i molteplici incontri bilaterali della giornata, tra cui quello con il presidente brasiliano Lula. Quest'ultimo ha descritto il confronto come "una buona conversazione su come costruire la pace e mantenere sempre aperto il dialogo tra i nostri Paesi".
Nel suo discorso all'Assemblea, Lula aveva affermato che "nessuna soluzione" alla guerra "sarà duratura se non si basa sul dialogo". Il Brasile pero' si è rifiutato di fornire armi a Kiev o di imporre sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin. Dopo la tappa di New York, Zelensky si recherà a Washington per incontrare il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che guida la coalizione a sostegno di Kiev.
Parlando alle Nazioni Unite, Biden ha criticato la Russia per aver "creduto che il mondo si annoiasse e lasciasse brutalizzare l'Ucraina senza conseguenze". Dopo un anno e mezzo di guerra, con un impatto a cascata sul mondo, in particolare sulla sicurezza alimentare, alcuni Paesi hanno chiesto più apertamente la necessità che si trovi una soluzione diplomatica.
"Tutti vogliamo che le uccisioni cessino, oggi e non domani", ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ma pace "significa rispetto per l'integrità territoriale e l'indipendenza politica dell'Ucraina".