Per gli Usa il grande gioco del Pacifico passa anche dalla Micronesia

Per gli Usa il grande gioco del Pacifico passa anche dalla Micronesia

Il memorandum d'intesa appena firmato nei giorni scorsi è un altro tassello degli sforzi di Washington di contenere l'avanzata cinese nell'Indo-Pacifico

Usa il Grande Gioco del Pacifico passa anche dalla Micronesia

© Nicolas Kamm/ AFP - Joe Biden

AGI - Il memorandum d'intesa che l'amministrazione Biden ha rivelato nei giorni scorsi di aver firmato con gli Stati Federati della Micronesia è un altro tassello degli sforzi Usa di contenere l'avanzata cinese nell'Indo-Pacifico. Si aggiunge, rileva Asia News, alle recenti intese di rafforzamento della cooperazione militare con Giappone e Filippine, concentrandosi sul fronte del Pacifico meridionale, dove Pechino è sempre più attiva.

L'accordo con la Micronesia copre aspetti per la futura assistenza economica di Washington alla Micronesia: lo scorso mese le autorità statunitensi avevano siglato patti dello stesso tipo con altri due Stati della regione, le Isole Marshall e Palau. Dai primi anni Ottanta del secolo scorso gli Usa hanno intese di libera associazione con le tre nazioni insulari. In base ai loro termini, Washington ha il diritto a occuparsi della loro difesa militare in cambio di assistenza economica. Tra quest'anno e il prossimo i tre accordi scadranno e il timore è che Pechino potrebbe approfittare del loro mancato rinnovo.

Il sud Pacifico è una regione dall'alto valore strategico nel confronto geopolitico tra Cina e Stati Uniti. A maggio, ricorda Asia News, i cinesi avevano siglato un patto di sicurezza con le Isole Salomone, i cui termini sono segreti. L'accordo assicurerebbe alle navi da guerra di Pechino il diritto di effettuare scali e operazioni di rifornimento nei porti dell'arcipelago, eventualità che il premier delle Salomone, Manasseh Sogavare, ha negato pero' più volte. A differenza delle Salomone, gli altri Stati della regione hanno respinto l'offerta cinese di un grande patto regionale su commercio e sicurezza.

Gli Stati Federati della Micronesia sono tra coloro che hanno manifestato una aperta opposizione all'iniziativa della Cina. Nell'area anche il neo governo delle Figi, guidato da Sitiveni Rabuka, ha iniziato a prendere le distanze da Pechino, allontanandosi dalla linea del suo predecessore: lo scorso mese Suva ha messo fine a un accordo per l'addestramento e gli scambi di attività con la polizia cinese.