Meloni: "Al vertice Ue abbiamo vinto su economia e migranti" 

Meloni: "Al vertice Ue abbiamo vinto su economia e migranti" 

AGI -  La presidente del Consiglio respinge la tesi che l'Italia sia isolata diplomaticamente: "A Parigi c'erano due presidenti europei, ne mancavano 25".  Poi invoca "flessibilita' nell'utilizzo dei fondi europei esistenti" e avverte: "Chi crede a un'Europa di serie A e una di serie B ricordi il Titanic" 

Ue Meloni vittoria Italia su economia e migranti

AGI - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si presenta in conferenza stampa "estremamente soddisfatta" per "la grande vittoria" ottenuta dall'Italia al vertice Ue che è durato fino alle 3 del mattino. Sul dossier dei migranti, in particolare, "dove è stato certificato un cambio dell'approccio europeo"; ma anche sull'economia "dove sono state accettate le richieste dell'Italia di limitare la portata degli aiuti di Stato" e sull'Ucraina, "per cui Roma ha confermato il suo sostegno a 360 gradi".

Chi ritiene invece che l'Italia sia stata isolata diplomaticamente, secondo Meloni ha una "lettura provinciale" condizionata dalla visione del passato "in cui centralità significava comparire in una foto". Per evidenziarlo meglio, il capo del Governo definisce "un errore politico" la scelta del presidente francese, Emmanuel Macron, di invitare il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, a Parigi la sera prima del vertice Ue.

Nel suo secondo Consiglio europeo a Bruxelles, Meloni ha avuto anche il suo primo bilaterale con Zelensky. "è stato confermato che l'Unione resterà al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario e con tutti gli strumenti necessari. Da questo punto di vista l'Italia ha tenuto sempre una posizione estremamente chiara e coerente", spiega.

"Il nostro è un impegno a 360 gradi che riguarda il fronte finanziario, umanitario, civile, militare. Anche ieri al presidente Zelensky abbiamo ribadito questa nostra piena disponibilità", ha assicurato. A conferma delle intenzioni, l'impegno - confermato al presidente ucraino - di procedere spediti con la fornitura della difesa aerea Samp-T.

"Siamo da tempo impegnati nella joint venture con la Francia. Credo che si stia procedendo in maniera molto veloce, spero nei prossimi giorni saremo in grado definitivamente di dichiarare di essere pronti", ha sottolineato. Ritiene, però, che Macron abbia sbagliato ad anticipare la riunione con Zelensky rispetto al vertice.

"Se fossi stata invitata all'Eliseo avrei consigliato di non fare quella riunione perchè a noi sull'Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza. Non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell'Ucraina con la nostra opinione pubblica. Le persone sono spaventate, giustamente, sono preoccupate. Quello che noi facciamo per sostenere l'Ucraina, ritenendolo giusto, sul piano del consenso non può essere visto come il metodo migliore. Abbiamo privilegiato quello che era giusto rispetto a quello che era utile", spiega. "Non è questione dell'Italia, a me non interessa stare in una foto che non condivido. A Parigi c'erano due presidenti europei, ne mancavano 25", rimarca.

Meloni rivendica il suo ruolo a livello europeo, di cui i rapporti con Visegrad a beneficio dei Ventisette. "Ha permesso di dare il via libera alla tassazione globale", cita. E respinge categoricamente ogni classificazione: "Non c'è un'Europa di serie A e serie B. Chi pensa che è un club dove c'è chi conta di più e chi conta di meno; chi dice che è una prima e una terza classe vale la pena ricordarsi del Titanic. Perchè quando la nave affonda non importa quanto hai pagato il biglietto". Tornando alle conclusioni del Consiglio europeo, Meloni esulta per i risultati portati a casa sul fronte migrazioni.

"La giornata di ieri stabilisce un principio: si cambia approccio. Quello che abbiamo visto ieri è molto diverso da quello degli anni passati. Parte da una frase che non si era mai riusciti a mettere in un documento di questo tipo: la migrazione è un problema europeo e ha bisogno di una risposta europea. Questo cambia moltissime cose nell'approccio europeo alla questione migratoria". Nel concreto, "è stata data priorità agli arrivi primari, anche per rispondere alle preoccupazioni di alcuni Paesi sui secondari, e alla rotta del Mediterraneo centrale".

La redistribuzione "non è mai stata mia priorità perchè per l'Italia è marginale e finora è sempre stata volontaria e non ha funzionato", critica la premier. "Più attenzione invece alla dimensione esterna, con la cooperazione con i Paesi di origine e di transito" perchè "è disumano affidare le migrazioni ai trafficanti di essere umani". Un altro fronte dei negoziati tra i leader ha riguardato l'allentamento delle regole sugli aiuti di Stato.

"L'allentamento sugli aiuti di Stato è particolarmente richiesto da nazioni che hanno un maggiore spazio fiscale ma rischia di avere anche delle conseguenze che bisogna monitorare in termini di tenuta del mercato unico e di parità di condizioni per le altre nazioni", evidenzia Meloni.

"L'Italia ha chiesto che l'allentamento degli aiuti di Stato fosse circoscritto, temporaneo e limitato e che vi fosse anche la capacità di dare a un problema europeo una risposta europea" e ha chiesto alla Commissione di "fare una proposta su un fondo europeo dedicato alla sovranità strategica" con la consapevolezza che "richiederà molto tempo".

Per questo Meloni insiste per "una flessibilità nell'utilizzo dei fondi europei esistenti". 

  • 14:06

    Meloni: "I miei buoni rapporti con Visegrad utili a Bruxelles"

    “I buoni rapporti che io ho con alcune nazioni sono stati utili qui. Perché quando abbiamo sbloccato l’accordo sulla global minimum tax”, la tassa minima per le multinazionali, “che tenevano bloccato Polonia e Ungheria, secondo lei chi è stato a bloccare quell’accordo?”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. 

  • 14:04

    Meloni: "Trovata una sintesi con Rutte, è una persona pragmatica"

    "L'unico modo di fermare o di gestire meglio i movimenti secondari" dei migranti "è passare dai primari" ovvero dagli arrivi verso un primo Paese Ue "e questa è l'unica cosa che mette d'accordo tutti". "Su questo ho avuto un'interlocuzione molto proficua con Mark Rutte, primo ministro olandese, che storicamente è su posizioni che non sono vicine all'Italia. Ma è una persona intelligente e pragmatica, ci si siede e si trovano delle sintesi. L'abbiamo fatto, però si deve fare su proposte ragionevoli". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. 

  • 14:02

    Meloni: "Un po' provinciali alcune letture dei rapporti con la Francia"

    "Riguardo a quello che è accaduto ieri io confesso che alcune letture italiane le trovo un po' provinciali. Nel senso che il tema non è gelo, problemi; il tema è che l'Italia è una nazione abbastanza centrale in Europa da dover dire quando su qualcosa non è d'accordo", ha spiegato la premier. "Rispetto alla lettura che ho visto in passato per cui per noi era sufficiente stare in una foto e pensavamo che questo avrebbe definito la nostra centralità, la nostra politica estera, la nostra capacità di incidere, io penso che le cose non vadano così", ha aggiunto. "Il tema non è se stai o non stai in una foto. La mia presa di posizione sull'invito di Meloni a Zelensky a Parigi è stata letta come una risposta al fatto che l'Italia non era stata invitata. Se io fossi stata invitata avrei consigliato di non fare quella riunione", ha quindi evidenziato. 

  • 13:58

    Meloni: "La riunione Macron-Zelensky è stata un errore politico"

    (AGI) - Bruxelles, 10 feb. - "Quello che è giusto e quello che era importante della giornata di ieri era la foto dei Ventisette Paesi europei con Volodymyr Zelensky. Perché è il messaggio più forte che puoi dare. Anticipare quella compattezza con una riunione che privilegiando, e questo lo posso capire, le opinioni pubbliche interne di alcuni rischiava di indebolire l'opinione pubblica complessiva rispetto a questa materia, secondo me era politicamente sbagliato". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "Quindi vi prego, usciamo dal tema 'c'eravate o non c'eravate' nella fotografia. A me non interessa essere nella fotografia di una cosa che non condivido, non l'ho condiviso, ritengono di doverlo dire. Ma non vuol dire che si crei del gelo", ha evidenziato. "Anche questo rapporto con il presidente francese, delle volte lavoriamo insieme, delle volte siamo meno d'accordo. Ma sono rapporti politici. Mi pare che vengano raccontati come se stessimo alle medie, come se fosse un problema personale", ha aggiunto. "Io credo che non andasse in nessun modo indebolita la forza dell'immagine di ieri, lo penso e l'ho detto. E questo ha prodotto un isolamento per l'Italia? Vi segnalo: a Parigi c'erano due presidenti europei e non ce n'erano altri 25. Non credo che il tema sia l'Italia si isola perché dice che non è d'accordo. Credo che, sono una persona franca e ho sempre detto le cose come le penso, questo non compromette i miei rapporti ma devo segnalare quando una cosa secondo me, come gli altri segnalano a noi quando non sono d'accordo e mi pare che in Italia siano tutti contenti, allora come siamo sempre ad ascoltare cosa dicono di noi all'estero, vi segnalo che secondo me è importante anche fare ascoltare la voce italiana all'estero perché non siamo da meno". (AGI)
     

  • 13:45

    Meloni: "Avrei preferito che Zelensky fosse a Sanremo"

    "Non è mai facile far entrare la politica in una manifestazione come Sanremo. È sempre un tema molto delicato. Io ovviamente avrei preferito che" il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "ci fosse" e "l'unica cosa che mi è veramente dispiaciuta è che su un tema del genere ci sia stata una polemica". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles rispondendo a una domanda sulla presenza di Zelensky a Sanremo. "I nostri rapporti non sono alienati", ha aggiunto la premier in relazione a Zelensky. "La questione" di Sanremo "mi pare molto secondaria sul piano della politica internazionale". "Questi temi ci appassionano più delle cose più serie ma non credo che fuori dai confini nazionali il ruolo di Sanremo abbia lo stesso impatto che ha nel nostro dibattito interno", ha concluso. (AGI)

  • 13:43

    Meloni: "Con i mercenari della Wagner in Sahel c'è anche un tema di sicurezza sui migranti"

    “Ritengo che lasciare nelle mani dei trafficanti di esseri umani la gestione di chi debba e di chi non debba arrivare sui nostri confini non abbia nulla a che fare con la solidarietà, non abbia nulla a che fare con il diritto internazionale, non abbia nulla a che fare con la legalità. E oltre tutto è un problema di sicurezza in un momento nel quale siamo nel bel mezzo di un conflitto e facciamo finta di non vedere che in tutta la zona del Sahel che oggi è purtroppo vittima forti pressioni destabilizzatrici, che è zona di transito quando non di partenza di alcuni di questi migranti, sono presenti, ad esempio, i mercenari della Wagner. Se si mette insieme questo con il fatto che il trasferimento di queste persone è organizzato da organizzazioni criminali penso che anche la materia della sicurezza in questo entri”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. (AGI)

  • 13:35

    Meloni: "Confronto con la Ue sui balneari per difendere il mondo produttivo"

    In materia di regole sugli stabilimenti balneari "io credo che ci siano delle interlocuzioni che si possono ancora avviare a partire tema storico della mappatura delle nostre spiagge per capire quale sia appunto l'effettiva scarsità del bene, per ragionare nel senso di difendere anche un mondo produttivo che secondo noi è strategico. Vedremo nelle prossime ore, anche con la discussione che c'è in Parlamento, quali saranno le tempistiche. Sicuramente questo è uno dei dossier sui quali siamo impegnati anche in una interlocuzione con la Commissione europea nel tentativo di trovare delle soluzioni". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. (AGI)

  • 13:28

    Meloni: "Noi chiederemo un Patto concentrato sulla crescita"

    “L’unico modo per rendere sostenibile il debito italiano è produrre crescita: è l’unico modo serio. Quindi, noi chiederemo un Patto di stabilità e crescita che sia particolarmente concentrato sul tema della crescita”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. “C’è un’interlocuzione che è iniziata” rispetto alla riforma della governance economica.

    “La base di partenza è una base di partenza discreta. Ne stiamo discutendo, ne abbiamo discusso, io ho parlato più volte anche con il commissario Gentiloni che è il commissario competente, ma il nodo della questione è lì: capire l’importanza che in questo momento hanno gli investimenti, anche delle risorse che l’Ue ha messo in campo, e quanto sia importante poter spendere quelle risorse per produrre una crescita economica, senza la quale non puoi avere neanche stabilità”, ha spiegato Meloni. 

     “E’ evidente che le discussioni che stiamo facendo rischiano di non essere così efficaci se non consideriamo gli investimenti che le nazioni saranno chiamate a fare, e che è giusto e bene che facciano nei prossimi anni, nella discussione sul Patto di stabilità e crescita. Patto di stabilità e crescita che negli scorsi anni è stato più un Patto di stabilità che un Patto di crescita. Quello che vogliamo fare noi adesso è avere più un Patto di crescita che un Patto di stabilità”, ha ribadito la presidente.

    “Questo significa che nel calcolo del rapporto sulla stabilità dei nostri conti e delle nostre risorse devi tenere in considerazione il differente impatto che gli investimenti hanno in termini moltiplicatore rispetto a quello che ha la spesa corrente. E dunque tutta la discussione, che è stata lunghissima ieri e sulla quale più ho dovuto difendere la mia posizione, sul tenere in considerazione i cofinanziamenti della flessibilità dei fondi europei nel dibattito sulla governance, è figlia di questo ragionamento”, ha concluso.

  • 13:24

    Meloni: "La redistribuzione dei migranti non è mai stata una mia priorità"

    "La redistribuzione non è mai stata la mia priorità. E’ uno specchietto per le allodole per noi. Perché ogni forma di redistribuzione è su coloro che hanno qualsiasi tipo di protezione internazionale, si tratta del massimo 25% di quelli che sbarcano in Italia. Quindi concentrarsi su redistribuzione rispetto a dimensione esterna ha efficacia limitata". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "Ma finora non solo sono stati volontari ma non hanno mai funzionato. L'accordo sulla redistribuzione siglato l'estate scorsa di 8 mila migranti sbarcati in Italia, a distanza di otto mesi ne sono stati meno di 200. Su 100 mila persone entrate credo che l’impatto sia minimo", ha aggiunto. 

  • 13:16

    Meloni: "Chi è contro gli aiuti rischia essere pro-guerra"

    "C’è una sola possibilità che alla fine ci possa essere un tavolo negoziale e questa è data da equilibrio delle forze in campo. Se non difendessimo l'Ucraina avremmo un’invasione, non la pace. E l’invasione porterebbe la guerra più vicina a noi non più lontana". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "Chi aiuta l’Ucraina lavora per la pace. Chi dice il contrario lavora per impossibilità per una nazione sovrana e rischia di lavorare per l'esatto contrario della pace", ha aggiunto. 

  • 13:06

    Meloni: " Visegrad? L' incontro è pre-vertice dei Conservatori"

    A chi dice che "la Meloni sceglie Visegrad rispondo che io, come fanno tutti i partiti europei, sono presidente dei Conservatori europei e prima delle riunioni del Consiglio europeo tendenzialmente ci si vede con i primi ministri del proprio partito, che nel caso specifico sono Petr Fiala della Repubblica Ceca e Mateusz Morawiecki della Polonia". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. Ma l'incontro coi due premier conservatori, a detta di Meloni, è stato interpretato "con questi metodi presunti bambineschi 'non mi volete nella foto? Allora vado a parlare con i polacchi'", ha spiegato rispondendo a una domanda sui suoi rapporti con il presidente francese Emmanuel Macron. "Io neanche a dieci anni ragionavo così", ha concluso. (AGI)

  • 12:59

    Meloni: "Le conclusioni del vertice attestano che l'Italia non è isolata"

    “Io vado un po’ più al sodo, a me interessa il sodo delle cose. A me interessa non la fotografia, e poi io di facce ne faccio varie. A me interessa questo documento" delle conclusioni del Consiglio europeo. "E questo dice tutt’altro rispetto a un presunto isolamento italiano. Questo documento dice che c’è un'Italia che sa dialogare con tutti”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. “Rispetto a chi pensava in passato che la politica estera italiana dovesse essere semplicemente farsi dare la pacca sulla spalla e dire ‘quanto sei bravo’ e poi non considerare i tuoi interessi, io penso che gli interessi dell’Italia siano più rilevanti e quindi credo di doverli difendere. Come considero normale che Macron difenda gli interessi francesi, Scholz difenda gli interessi tedeschi, Sanchez difenda quelli spagnoli perché questa è poi la discussione che noi abbiamo. L’approccio italiano secondo me era sbagliato quando si riteneva ‘facciamo la foto insieme, poi decidete voi’”, ha sottolineato. (AGI) 

  • 12:56

    Meloni: "Ho rassicurato Zelensky sui Samp-T"

    "Il presidente Zelensky ci teneva a ringraziare ancora l'Italia per il grande impegno che sta portando avanti a 360 gradi. È molto sensibile al tema del Samp-T sul quale abbiamo potuto dare delle rassicurazioni. Mi ha nuovamente invitato a Kiev e tiene particolarmente che ci sia una nostra presenza, adesso stiamo lavorando per capire come organizzarla". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles.

  • 12:54

    Meloni: "Chi pensa a un'Europa di prima e terza classe ricordi il Titanic"

    "Non c’è un’Europa di serie A e serie B. Chi pensa che è un club dove c’è chi conta di più chi conta di meno; chi dice che è una prima e una terza classe vale la pena ricordarsi del Titanic. Perché quando la nave affonda non importa quanto hai pagato il biglietto". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles.

  • 12:50

    Meloni: "A Macron avrei detto di non fare la riunione con Zelensky"

    "Se fossi stata invitata all'Eliseo per l'incontro con Zelensky avrei consigliato di non fare quella riunione perché a noi sull’Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "Non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell’Ucraina con la nostra opinione pubblica. Le persone sono spaventate, giustamente, sono preoccupate. Quello che noi facciamo per sostenere l’Ucriana, ritenendolo giusto, sul piano del consenso non può essere visto come il metodo giusto. Abbiamo privilegiato quello che era giusto rispetto a quello che era utile", ha spiegato. "Non è questione dell'Italia, a me non interessa stare in una foto che non condivido. A Parigi c'erano due presidenti europei, ne mancavano 25", ha aggiunto

  • 12:47

    Meloni: "Sui migranti cambia l'approccio, ora è un problema europeo"

    "Sulle migrazioni siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti al vertice. La giornata di ieri stabilisce un principio: si cambia approccio. Quello che abbiamo visto ieri è molto diverso da quello degli anni passati. Parte da una frase che non si era mai riusciti a mettere in un documento di questo tipo: la migrazione è problema europeo e ha bisogno di una risposta europea. Questo cambia moltissime cose nell’approccio europeo alla questione migratoria". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles.

  • 12:42

    Migranti: Meloni, confermata la priorità del Mediterraneo centrale

    “Rispetto al passato, nel quale abbiamo visto attenzione per governare flussi migratori che arrivavano da est, la famosa rotta balcanica, non abbiamo mai visto una attenzione adeguata dal nostro punto di vista da parte delle istituzioni europee verso la rotta mediterranea. E non abbiamo mai visto nei documenti del Consiglio e della Commissione quello che già eravamo riusciti a ottenere e che viene rilanciato dalle conclusioni di questo Consiglio europeo e cioè la priorità della rotta del Mediterraneo centrale”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. “Ci siamo concentrati sulla necessità di seguire e di occuparsi della protezione delle frontiere esterne, quando negli anni scorsi tutto il dibattito era concentrato sulla dimensione interna, dei cosiddetti movimenti secondari. Abbiamo chiesto e ottenuto che le conclusioni del Consiglio europeo si concentrassero sulla dimensione esterna e quindi sulla protezione dei confini esterni dell’Ue tenendo conto della differenza che esiste tra quei confini e particolarmente della specificità dei confini marittimi", ha aggiunto.

  • 12:39

    Migranti: Meloni, la priorità sono i movimenti primari

    Per l'Italia "la priorità sono i movimenti primari e la necessità di considerare la specificità del confine marittimo e del Mediterraneo centrale". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "Si deve lavorare a una maggiore cooperazione, che significa con risorse, con i Paesi di origine e di transito. Il lavoro che sta facendo l’Italia con l’Africa lo vogliamo ingaggiare a livello europeo", ha aggiunto.

  • 12:36

    Meloni, l'Italia ha chiesto che l'allentamento degli aiuti di Stato fosse circoscritto e temporaneo

    "L'allentamento sugli aiuti di Stato è particolarmente richiesto da nazioni che hanno un maggiore spazio fiscale" ma "rischia di avere anche delle conseguenze che bisogna monitorare in termini di tenuta del mercato unico e di parità di condizioni per le altre nazioni". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "L'Italia ha chiesto che l'allentamento degli aiuti di Stato fosse circoscritto, temporaneo e limitato e che vi fosse anche la capacità di dare a un problema europeo una risposta europea", ha aggiunto.

  • 12:28

    Meloni, chiesto fondo sovranità e flessibilità 

    "Abbiamo chiesto che la Commissione faccia una proposta su un fondo europeo dedicato alla sovranità strategica. Questo elemento entra nelle conclusioni del Consiglio. Siamo però consapevoli come un fondo del genere richieda tempo e noi non abbiamo tempo. Per questo abbiamo chiesto flessibilità nell'utilizzo dei fondi europei esistenti per un pieno utilizzo". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. 

  • 12:23

    Ucraina: Meloni, impegno Italia chiaro e coerente

    "La posizione dell'Italia sul sostegno all'Ucraina e' estremamente chiara e coerente. Un impegno a 360 gradi che riguarda l'aspetto finanziario, umanitario, civile e militare". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. "E di questo ho parlato ieri con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky", ha aggiunto. 

  • 11:30

    Meloni: estremamente soddisfatta dei risultati del vertice

    "Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall'Italia in questo consiglio europeo. Sono estremamente soddisfatta degli importantissimi passi in avanti compiuti in alcune materie particolarmente complicate". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles.