Più di 70 parlamentari Usa e brasiliani condannano l'allenza tra Trump e Bolsonaro
A darne notizia è il Guardian di Londra: "Come legislatori in Brasile e negli Stati Uniti, siamo uniti contro gli sforzi di attori autoritari e antidemocratici di estrema destra per ribaltare i risultati elettorali legittimi e rovesciare le nostre democrazie"

© BRENDAN SMIALOWSKI / AFP - Jair Bolsonaro, Donald Trump
AGI - “Più di 70 parlamentari progressisti statunitensi e brasiliani hanno condannato la collaborazione tra la famiglia Bolsonaro e i trumpisti negli Stati Uniti volta a ribaltare le elezioni in entrambi i paesi e hanno chiesto che le persone coinvolte siano chiamate a renderne conto”. A darne notizia è il Guardian di Londra, che riporta anche una parte della dichiarazione d’intenti dei parlamentari: “Come legislatori in Brasile e negli Stati Uniti, siamo uniti contro gli sforzi di attori autoritari e antidemocratici di estrema destra per ribaltare i risultati elettorali legittimi e rovesciare le nostre democrazie", afferma la dichiarazione congiunta, guidata dal deputato democratico Ilhan Omar”.
La dichiarazione, ovviamente, faceva riferimento all’attacco di domenica scorsa alle istituzioni di Brasilia, insurrezione molto simile a quella del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill, Washington, da parte dei sostenitori di Donald Trump. Il parallelismo vien da sé: “"Non è un segreto che gli agitatori di estrema destra in Brasile e negli Stati Uniti stiano coordinando gli sforzi", hanno affermato i legislatori, tra cui 36 democratici statunitensi e 35 progressisti brasiliani. Per i quali, “le democrazie fanno affidamento sul trasferimento pacifico del potere”, tant’è che "proprio come gli estremisti di estrema destra stanno coordinando i loro sforzi per minare la democrazia, dobbiamo essere uniti nei nostri sforzi per proteggerla".
Nel frattempo in Brasile è in corso un'inchiesta per determinare la portata e la sofisticatezza della pianificazione dietro i disordini di domenica per cercare di capire e se fossero o meno “parte di un tentativo di colpo di stato coordinato”, come sottolinea sempre il Guardian, per il quale tuttavia una cosa è certa: “Il fallito golpe in Brasile è il frutto veleno della simbiosi Trump-Bolsonaro”, visto che per altro quest’ultimo è volato in Florida e a incontrare Trump e i suoi ex aiutanti, Jason Miller e Steve Bannon, il quale “ha personalmente incoraggiato Bolsonaro a contestare i risultati delle elezioni in Brasile”.
Steve Bannon, per altro, è stato condannato per non aver rispettato un mandato di comparizione davanti alle udienze convocate dal Congresso americano e “aver fornito documenti rilevanti sul suo ruolo nell’insurrezione del 6 gennaio di due anni fa”, ricorda il quotidiano londinese.