AGI - Una linea elettrica che forniva elettricità alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è risultata danneggiata da un bombardamento.
Lo ha riferito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) il personale ucraino che gestisce l'impianto. La linea danneggiata somministrava elettricità al reattore 6 della centrale e il suo taglio ha costretto l'uso temporaneo di generatori diesel di emergenza; l'Aiea è però tornata a sottolineare "la situazione precaria della sicurezza nella più grande centrale nucleare d'Europa", ora sotto il controllo del comando russo.
Il raffreddamento del nocciolo del reattore, ha assicurato l'Aiea, è stato mantenuto in ogni momento: in un'ora e mezza, mentre i generatori diesel erano in funzione, è stata collegata all'unità una fonte di alimentazione alternativa da altri quattro reattori.
Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha ribadito ancora una volta che "è urgente creare un ambiente più stabile per la centrale e il suo personale". Il diplomatico argentino spinge per la creazione di una zona di protezione intorno allo stabilimento, questione che ha affrontato ieri a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che la prossima settimana tratterà anche con le autorità russe a Mosca.
Venerdì quattro esperti dell'Aiea sono arrivati alla centrale, in sostituzione dei due ispettori che erano lì dal primo settembre. Con sei reattori, la centrale nucleare non produce elettricità dall'11 settembre, quando l'ultimo reattore in funzione è stato fermato.