Stoltenberg: "La pace solo se Putin mette fine a questa guerra insensata"
Il segretario della Nato: "Se Kiev ritira le sue forze e smette di combattere, l'Ucraina cesserà di esistere come nazione indipendente e sovrana in Europa". Giovedì la visita di Draghi, Scholz e Macron a Kiev. Fuga dal centro di Severodonetsk. Il governatore: distrutti tutti i ponti

Severodonetsk
AGI - In Ucraina "abbiamo a che fare con persone estranee a qualsiasi autorità". Alexei Paramonov, direttore del Primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, spiega in un'intervista a Rio Novosti, la mediazione del Vaticano nella guerra.
Mosca, ha sottolineato Paramonov, accoglie con favore gli sforzi provenienti dalla Santa Sede nella guerra in Ucraina e parla di un dialogo "aperto, riservato" e fiducioso su una serie di argomenti.
Quanto a Kiev, "abbiamo ripetutamente osservato con quale facilità e con quale cinismo la neoelite ucraina, alla ricerca di un profitto momentaneo e nel tentativo di rimanere al potere, viola promesse e obblighi, commette pericolose provocazioni, sacrifica la sicurezza dei cittadini sia dell'Ucraina e Russia".
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23:10
Casa Bianca: "Non interferiamo con il dibattito su adesione all'Ue"
Gli Stati Uniti non intendono interferire nel dibattito sulla richiesta di adesione accelerata dell'Ucraina all'Ue. Lo ha affermato in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
"Non spetta a noi decidere. Non facciamo parte dell'Ue, dell'Unione Europea", ha detto Jean-Pierre rispondendo a una domanda in proposito, "spetta ai membri decidere, non interferiremo con qualcosa con cui non abbiamo nulla a che fare". Jean-Pierre ha aggiunto che gli Stati Uniti sperano che la via d'uscita dalla crisi in Ucraina siano i negoziati ma che al momento non vedono la disponibilità della Federazione Russa. -
22:04
Separatori filorussi:4 morti in bombardamenti su Donetsk
I separatisti filo-russi nell'Ucraina orientale hanno affermato che quattro persone, tra cui un bambino, sono state uccise e 22 sono rimaste ferite nei bombardamenti delle forze di Kiev sulla citta' di Donetsk, la loro autoproclamata capitale.
Secondo la nota dei separatisti, la citta' di Donetsk e' stata sottoposta oggi a un "bombardamento massiccio" da parte delle forze di Kiev, "di potenza, intensita' e durata senza precedenti" dall'inizio dell'offensiva militare russa in Ucraina. -
21:06
I separatisti di Donetsk chiedono rinforzi a Mosca
Il leader dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha dichiarato che chiederà rinforzi alla Russia per contrastare l'attacco delle forze ucraine al capoluogo separatista. "Stanno venendo utilizzati metodi di guerriglia proibiti, e stanno bombardando sobborghi di pendolari", ha accusato Pushilin, "tutte le forze necessarie, comprese quelle alleate, comprese le forze della Federazione Russia, saranno coinvolte allo scopo di contrastare il nemico".
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19:21
Mosca: Kiev arretra dall'area industriale di Severodonetsk
Le forze del Cremlino starebbero avendo la meglio negli scontri nell'area industriale di Severodonetsk, dove si trova l'impianto chimico Azot, nei cui bunker hanno trovato rifugio alcune centinaia di civili. Lo riferiscono le milizie filorusse dell'autoproclamata repubblica popolare del Lugansk, secondo le quali le unita' ucraine stanno arretrando.
"Le truppe nemiche stanno abbandonando le loro posizioni e si stanno ritirando a Lysychansk sotto la pressione di unita' della milizia e delle forze speciali cecene", afferma l'ufficio stampa dei separatisti. "Uomini della milizia della Repubblica Popolare del Lugansk e del reggimento per le operazioni speciali Akhmat stanno gradualmente spingendo il nemico fuori dalla zona industriale di Severodonetsk", si legge nel comunicato, "devono lavorare con cura perche' nella fabbrica sono stoccati contenitori con sostanze chimiche e eventuali danni sarebbero fatali". -
19:00
Kiev: perso un quarto delle terre coltivabili
L'Ucraina ha perso un quarto delle sue terre coltivabili per l'occupazione russa di territori nel sud e nell'est del Paese. Lo ha annunciato il Ministero ucraino dell'Agricoltura, aggiungendo tuttavia che ciò non rappresenta "una minaccia per la sicurezza alimentare". "Malgrado la perdita del 25% delle terre coltivabili, la struttura delle colture seminate quest'anno è più che sufficiente per assicurare il consumo" della popolazione ucraina, ha affermato il vice ministro dell'Agricoltura, Taras Vysotskii, in una conferenza stampa.
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18:37
Il governatore del Lugansk: distrutti tutti i ponti per Severodonetsk
Tutti i ponti che portano alla città ucraina di Severodonetsk sono ormai distrutti. Lo ha dichiarato il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, spiegando che da ora è impossibile portare merci in citta' come anche evacuare i civili.
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17:16
Media russi: le forze di Kiev stanno bombardando Donetsk
Le truppe ucraine stanno bombardando Donetsk, dove si sentono esplosioni dal centro della citta'. Lo riferisce Ria Novosti, dopo che oggi le milizie separatiste filorusse avevano denunciato un altro attacco, a loro dire, sferrato delle Forze di Kiev, contro il mercato Maysky nel distretto Budyonnovsky sempre a Donetsk.
Secondo i separatisti, nell'attacco al mercato sono morte tre persone, tra cui un bambino e altre 18 sono rimaste ferite. -
17:01
Attacco missilistico russo nella regione di Chernihiv
Le forze russe hanno colpito con un attacco missilistico la città di Pryluky, nel Nord dell'Ucraina, secondo quanto riferisce Vyacheslav Chaus, governatore della regione di Chernihiv, su Telegram.
Pryluky è a 150 chilometri a Est di Kiev e ha una pista dell'aviazione militare. In seguito all'attacco sono stati evacuati quattro villaggi vicini. L'esercito russo aveva inizialmente invaso la regione di Chernihiv, ma ad aprile si e' ritirato. -
15:54
Il governo di Kiev vieta l'export di carbone e gas
Kiev ha vietato l'esportazione di carbone, olio combustibile e gas di produzione ucraina dal Paese, adducendo come motivo la guerra. Lo riporta Ukraina 24 su Telegram, postando il relativo documento approvato dal consiglio dei ministri.
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14:05
Nato: "La pace con lo stop di Putin; non con il ritiro diKiev"
"La pace è possibile. La domanda è che tipo di pace? Perchè se l'Ucraina ritirera' le sue forze e smettera' di combattere, l'Ucraina cessera' di esistere come nazione indipendente e sovrana in Europa. Se il presidente Putin smette di combattere, allora avremo la pace. Quindi il dilemma è, ovviamente, che la pace è sempre possibile. La resa puo' fornire pace. Ma come abbiamo visto, gli ucraini non accettano la pace a ogni prezzo. In realta' sono disposti a pagare un prezzo molto alto per la loro indipendenza". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento ai Dialoghi di Kultaranta in Finlandia. "Non spetta a me giudicare quale prezzo alto dovrebbero essere disposti a pagare gli ucraini. Voglio dire, paghiamo un prezzo perchè forniamo supporto, vediamo gli effetti economici delle sanzioni economiche. Ma non ci sono dubbi che ogni giorno gli ucraini pagano il prezzo più alto. E quindi spetta a loro giudicare, non a me, qual è il prezzo che sono disposti a pagare, per la pace e per l'indipendenza? Quindi, questo è, in un certo senso, il dilemma morale", ha aggiunto. "La pace è possibile, ma la domanda: quanto sei disposto a rinunciare a pagare per ottenere quella pace? Il modo migliore in assoluto per raggiungere la pace in Ucraina è che il presidente Putin metta fine a questa guerra insensata", ha ribadito Stoltenberg.
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12:31
Kiev: per terminare guerra serve "parità di armi pesanti"
Per porre fine alla guerra in Ucraina serve parità di armi pesanti in campo. Lo ha dichiarato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rilanciando l'appello di Kiev all'Occidente per ulteriori forniture di armi.
L'Ucraina, ha scritto, ha bisogno di "una forte parità di armi pesanti" con la Russia per porre fine alla guerra. Podolyak ha aggiunto che una decisione su quante armi saranno inviate dall'Occidente è prevista mercoledi' quando è prevista una riunione del Consiglio Nord Atlantico a livello di ministri della Difesa.
Le truppe ucraine hanno subito pesanti perdite nella regione orientale del Donbas mentre combattono contro le forze russe che godono di un significativo vantaggio nell'artiglieria. -
11:02
Kiev accusa i russi di aver rubato più di 3 mila tonnellate di ferro
L'esercito ucraino ha accusato la Russia di aver rubato decine di vagoni carichi di minerali prelevati dall'impianto di lavorazione del ferro nella regione di Zaporizhzhia.
"Nel villaggio di Mala Bilozirka, nel distretto di Vasylivka, gli invasori russi hanno rubato 54 vagoni merci carichi di minerale sinterizzato dall'impianto (di lavorazione del) ferro, per un totale di 3.240 tonnellate", ha fatto sapere l'esercito su Facebook. Nella stessa zona, i russi hanno sequestrato un camion tipo Kamaz.
Ampie aree della regione di Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare d'Europa, sono ora controllate dai russi che hanno assunto anche la gestione degli stabilimenti locali. Non è la prima volta che Kiev accusa i russi di aver rubato, per esempio sostiene che Mosca sia riuscita a portare fuori dal Paese tonnellate di grano ucraino.
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10:54
Di Maio, Putin metta fine alla guerra e sblocchi l'export del grano
L'Italia sta lavorando "con il massimo impegno" per scongiurare le conseguenze della guerra in Ucraina sulla sicurezza alimentare nel mondo, in primis in Africa, ma "per scongiurare che la guerra del grano alimenti una catastrofe senza precedenti serve un'azione concreta della Russia".
"È essenziale che Putin metta fine alla guerra e sblocchi l'export del grano". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Addis Abeba dove stamane ha incontrato il premier, Abiy Ahmed e il presidente, Sahle-Work Zewde. "Se ciò non accadrà, gli effetti di questa doppia guerra (quella in Ucraina e la guerra del grano; ndr) saranno devastanti".
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10:23
Rimane sotto tiro la zona industriale di Severodonetsk
La zona industriale a Severodonetsk, dove si stanno rifugiando circa 500 civili, è sotto il fuoco dell'artiglieria pesante delle forze russe: lo ha detto il governatore regionale del governatore di Lugansk.
Serhiy Gaidai, governatore della regione di Severodonetsk, ha aggiunto su Facebook che le forze russe controllano circa il 70% della città e che i combattimenti sono feroci.
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09:04
Le truppe di Kiev si sono ritirate dal centro di Severodonetsk
Le truppe di Kiev si sono ritirate dal centro di Severodonetsk, la strategica città la cui conquista darebbe ai russi il controllo dell'intero Lugansk. Lo fa sapere lo Stato maggiore ucraino, nel suo ultimo aggiornamento, assicurando comunque che "la battaglia continua".
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09:00
Mosca, dialogo aperto e riservato con il Vaticano
Mosca accoglie con favore gli sforzi di mediazione del Vaticano nella guerra in Ucraina e mantiene con la Santa Sede un dialogo "aperto, riservato" e fiducioso su una serie di argomenti: lo ha detto all'agenzia russa Ria Novosti Alexei Paramonov, direttore del Primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo.
"La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la propria disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina. Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina", ha aggiunto il diplomatico.
Ricordando come la Santa Sede goda di grande autorità in tutto il mondo, il diplomatico russo sottolinea che "tutte le iniziative della Santa Sede e di Papa Francesco che possono portare alla pace in Europa sono percepite con grande rispetto e, naturalmente, possono essere accolte se si presentano i relativi prerequisiti".
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08:44
Intelligence britannica, decisivo l'attraversamento del fiume Severskij Donets
Nei prossimi mesi, le operazioni di attraversamento del fiume Severskij Donets, a Severodonetsk, probabilmente saranno tra i fattori determinanti più importanti per il corso della guerra. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto.
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 13 June 2022
— Ministry of Defence (@DefenceHQ) June 13, 2022
Find out more about the UK government's response: https://t.co/tMxM9CXCRe
#StandWithUkraine pic.twitter.com/oV79kZBRi6Il settore centrale chiave, lungo 90 km, della prima linea russa nel Donbass si trova a ovest del fiume Siverskjj Donets e per raggiungere il successo nell'attuale fase operativa della sua offensiva nel Donbass, la Russia "dovrà completare ambiziose azioni di fiancheggiamento o condurre attraversamenti d'assalto del fiume. Le forze ucraine sono spesso riuscite a demolire i ponti prima di ritirarsi", mentre i russi "hanno faticato a mettere in atto il complesso coordinamento necessario per condurre con successo l'attraversamento dei fiumi quando sotto il tiro del fuoco".
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08:32
Kiev, i russi tengono accerchiati gli ucraini a Severonedonetsk
L'esercito russo, con il supporto dell'artiglieria, è riuscito ad assaltare la strategica città di Severodonetsk e tiene accerchiate le restanti truppe ucraine nell'area. È la valutazione dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, il cui ultimo rapporto è concentrato sull'offensiva alla città, la cui conquista potrebbe dare ai russi il controllo dell'intera regione di Lugansk.
"Il nemico ha avuto relativamente successo", perché non ha espulso completamente le truppe ucraine e, quindi, "la battaglia continua", si legge sulla pagina Facebook dei vertici militari ucraini. Pertanto, "le forze di occupazione sono concentrate su operazioni offensive per circondare le truppe ucraine nelle aree di Severodonetsk e (nella città gemella) Lysychansk, e per bloccare le rotte logistiche da Bakhmut", un'altra citta' della zona.
"Gli invasori hanno spostato più di 80 unità di armi e equipaggiamento militare, inclusi veicoli corazzati pesanti e sistemi di artiglieria, nelle citta' di Kreminna e Starobilsk", sempre vicino a Severodonetsk.
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07:46
Kiev, massiccio attacco russo contro Severodonetsk
"La Russia vuole isolare completamente Severodonetsk" e l'Ucraina teme un massiccio attacco "per prendere la città" entro 48 ore. Lo afferma il governatore ucraino della regione di Lugansk, Serguii Gaidai. "La situazione a Severodonetsk è estremamente difficile".
"Il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk", dove "usa l'artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a uno", ha spiegato su Facebook Valeri Zalouzhny, il comandante capo dell'esercito ucraino.
"Continuiamo a mantenere le nostre posizioni", ha comunque assicurato, affermando che "ogni metro di terra ucraina è coperto di sangue - ma non solo il nostro, ma anche quello dell'occupante". Mosca afferma di avere "distrutto ieri un grande magazzino" di armi fornite dagli occidentali
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06:54
Usa, Mosca conquisterà tutto il Lugansk "in settimane"
È probabile che la Russia si impadronirà di tutto l'Oblast di Lugansk nelle prossime settimane: lo ha detto una fonte anonima dell'amministrazione Biden al Washington Post.
Le città ucraine di Severodonetsk e Lysychansk, a Lugansk, sono sempre più sotto pressione e potrebbero cadere nelle mani delle forze russe entro una settimana, ha aggiunto la fonte.
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06:48
Tornata la connessione fra centrale Zaporizhzhya e Aiea
È stata ristabilita la connessione fra la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya, controllata dai russi, e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Lo hanno annunciato Kiev e l'Aiea.
La connessione, che consente la trasmissione dei dati, si era persa il 30 maggio, "quando i russi hanno tagliato la rete dell'operatore di telefonia mobile Vodafone con il quale l'Aiea ha un contratto per la trasmissione dei dati", ha spiegato Energoatom, azienda statale ucraina per l'energia nucleare.