Mille civili bloccati con i soldati ucraini nell'impianto chimico Azot di Severodonetsk
L'annuncio dell'autoproclamata repubblica popolare del Lugansk: "I soldati non sono più in grado di lasciare la struttura". Lavrov: "Aperti al dialogo ma il tango si balla in due". E gela Londra sulla pena capitale ai due soldati volontari: decidono le leggi di Donetsk. L'Onu esprime "preoccupazione"

© ARIS MESSINIS / AFP
-
La zona industriale di Severodonetsk
AGI - "È una guerra di artiglieria ora e in questi termini la stiamo perdendo": "Tutto dipende da quello che l'Occidente ci dà": così Vadym Skibitsky, numero due dell'intelligence ucraina al Guardian.
"L'Ucraina ha un pezzo di artiglieria ogni 10-15 pezzi di quella russa. I nostri partner occidentali ci hanno dato circa il 10% di quello che hanno", ha aggiunto, precisando che le forze di Kiev usano 5-6 mila colpi di artiglieria al giorno.
"Abbiamo quasi esaurito tutte le nostre munizioni - ha confessato Skibitsky - e ora stiamo usando proiettili standard Nato calibro 155. Anche l'Europa fornisce proiettili di calibro inferiore, ma man mano che li esaurisce, la quantità sta diminuendo".
Lavrov, la Nato non può determinare il destino d'Europa
"È diventato chiaro a tutti che la Nato non può più determinare il destino dell'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dal summit a Erevan dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto), che Mosca punta a rafforzare come bilanciamento all'Alleanza atlantica.
"Abbiamo proposto alla Nato un dialogo, un meccanismo di cooperazione, ma e' stato rifiutato", ha sottolineato Lavrov.
-
03:04
Mosca, mille civili in impianto chimico Azot di Severodonetsk
Ci sono "circa mille civili" nascosti, insieme ai soldati ucraini, nei bunker dell'impianto chimico Azot di Severodonetsk. Lo ha dichiarato a Rossiya-24 un consigliere militare ceceno, Apti Alaudinov, secondo il quale le forze russe controllano ora il 20% dell'area industriale del centro amministrativo del Lugansk.
-
20:23
Governatore del Lugansk, distrutta base Wagner a Kadyivka
Il governatore della regione di Lugansk (una delle due regioni del Donbass), Serhi Haidai, ha annunciato che l'esercito ucraino ha distrutto una base del gruppo privato russo Wagner nella città occupata di Kadyivka; ha aggiunto che e' sopravvissuto un solo mercenario ma non ha specificato il numero dei morti.
-
20:14
Kiev, nuovi attacchi aerei su posizioni russe a Kherson
L'aviazione ucraina ha effettuato nuovi attacchi sulle posizioni russe a Kherson, la regione caduta in mano alle forze di Mosca nelle primi fasi dell'invasione. Lo riferisce lo stato maggiore ucraino.
-
19:21
Kiev, Mosca può continuare la guerra ancora per un anno
L'intelligence militare ucraina ritiene che la Russia possa continuare la guerra ancora per un altro anno ai ritmi attuali. "I vertici del Cremlino probabilmente cercheranno di congelare la guerra per un po' per convincere l'Occidente a revocare le sanzioni, ma poi continuera' l'aggressione", ha scritto via Telegram. "Le risorse economiche della Russia consentiranno a Mosca di continuare la guerra al ritmo attuale per un altro anno".
-
18:51
Scholz, anche Belgrado sostenga le sanzioni contro Mosca
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha invitato la Serbia a sostenere le sanzioni contro la Russia, stretto alleato del Paese balcanico, per l'invasione dell'Ucraina. In una conferenza stampa congiunta a Belgrado con il presidente serbo, Aleksandar Vucic, Scholz ha affermato che tutti i Paesi che si candidano a entrare nell'Unione Europea dovrebbero supportare le misure contro Mosca, riporta la Cnn.
"È una guerra terribile e senza senso che è stata avviata da una visione imperialista della Russia", ha detto Scholz, "per questo è così importante che l'Unione Europea e tutti noi siamo solidali con l'Ucraina e l'aiutino a difendersi contro questo attacco". "Le sanzioni non svaniranno semplicemente quando le armi taceranno", ha aggiunto il cancelliere tedesco, "la Russia deve giungere a un'intesa con l'Ucraina". -
18:43
Filorussi, soldati ucraini sono bloccati nell'impianto chimico Azot di Severodonetsk
I soldati ucraini trincerati nell'impianto chimico Azot di Severodonetsk "non sono più in grado di lasciare la struttura". Lo ha dichiarato Rodion Miroshnik, ambasciatore in Russia dell'autoproclamata repubblica popolare del Lugansk.
"Tutte le vie di fuga sono state chiuse per loro", ha affermato Miroshnik sulle retei sociali, "alcuni di loro hanno provato a contattare le truppe alleate e porre alcune condizioni. È stato risposto loro che nessuna condizione verrà accettata. Semplicemente gettino le armi e si consegnino". L'ambasciatore ha poi confermato la presenza di civili nei bunker della fabbrica, senza specificarne il numero. "Alcuni di loro sono riusciti a contattare parenti per confermare loro che sono vivi e che stanno continuando a nascondersi nei rifugi", ha detto Miroshnik. -
17:57
Stoltenberg ha chiesto ai Paesi Nato del B9 di rafforzare la deterrenza su fianco Est
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è intervenuto via video al vertice dei Nove di Bucarest e ha sottolineato "l'importanza di rafforzare ulteriormente la deterrenza e la difesa, anche sul fianco orientale, con più forze pronte al combattimento" così da "non lasciare dubbi sul fatto che la Nato proteggerà ogni centimetro del territorio alleato". Lo si legge in una nota dell'Alleanza atlantica. Il formato B9, istituito su iniziativa del presidente polacco Duda e del presidente rumeno Iohannis all'indomani dell'annessione russa della Crimea nel 2014, include i Paesi del fianco Est della Nato: Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia.
Honoured to address Bucharest 9 summit hosted by Presidents @KlausIohannis & @AndrzejDuda. An important contribution to prepare transformative #NATOSummit. We must step up support for #Ukraine, strengthen our deterrence & defence, and boost ties with like-minded partners. pic.twitter.com/XJgZxX1GKv
— Jens Stoltenberg (@jensstoltenberg) June 10, 2022Stoltenberg, prosegue la nota, ha ringraziato il gruppo B9 per il forte sostegno all'unità transatlantica, il contributo significativo alla sicurezza euro-atlantica, nonché per il costante sostegno alla sovranità dell'Ucraina. Il segretario generale della Nato ha quindi sottolineato che "l'incontro di oggi è particolarmente opportuno in vista della seconda invasione dell'Ucraina da parte del presidente Putin, che porterà alla peggiore situazione di sicurezza in Europa dalla seconda guerra mondiale". "La Nato", ha ribadito Stoltenberg, "ha risposto rapidamente, anche raddoppiando il numero di gruppi tattici multinazionali dal Baltico al Mar Nero, con nuovi gruppi tattici in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia".
Stoltenberg ha anche sottolineato "l'importanza di investimenti continui nella difesa e nell'approvvigionamento di risorse dell'Alleanza in questo momento critico, elogiando i membri del B9 per il fatto che molti di loro soddisfano o superano l'obiettivo del 2% del Pil della spesa per la difesa". Il segretario generale ha infine menzionato "la necessità di approfondire i partenariati al Vertice di Madrid, anche con Ucraina, Georgia, Finlandia e Svezia, Unione Europea e partner dell'Asia-Pacifico". -
17:52
I separatisti del Lugansk hanno avviato spedizioni di grano in Russia
I separatisti filorussi dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk hanno iniziato a inviare cereali dall'Ucraina alla Russia: il primo carico è stato di 650 tonnellate di cereali trasferiti dalla citta' di Staroblisk, nel Nord della regione. A riferirlo, citato dalle agenzie russe, è stato il leader separatista di Lugansk, Leonid Pasechnik.
L'Ucraina ha denunciato il furto di grano ucraino da parte della Russia parlando di saccheggio illegale delle sue risorse. Il consigliere del capo dell'amministrazione filorussa di Staroblisk, Pavel Kharlamov, ha detto alla Tass che il grano è spedito in Russia in treno e ha annunciato che in due mesi verranno spedite circa 200.000 tonnellate di grano alla Russia che pagherà gli agricoltori. -
17:50
Ue, 2,5 milioni di rifugiati ucraini sono rientrati in patria
"Abbiamo assistito all'arrivo di 6,5 milioni di rifugiati dall'Ucraina nell'Ue. Di questi, 2,5 milioni che sono rientrati in Ucraina e ne sono rimasti circa 4 milioni. Non abbiamo mai visto così tanti rifugiati dalla seconda guerra mondiale, 3,2 milioni hanno chiesto la protezione temporanea". Lo ha dichiarato la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Affari interni a Lussemburgo. "In meno di due mesi abbiamo creato una piattaforma di registrazione e abbiamo attuato il piano in 10 punti", ha aggiunto.
-
17:32
Kiev, effettuato nuovo scambio di prigionieri con la Russia
Russia e Ucraina hanno effettuato un nuovo scambi di prigionieri, nel cui ambito e' riuscito a tornare a casa Oleg Pylypenko, capo della comunita' territoriale di Shevchenkivska tenuto prigioniero per due mesi. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Nikolaev, Vitaly Kim, come riporta l'agenzia Unian, secondo la quale nello scambio di prigionieri 28 militari e 13 civili sono stati rimpatriati in Ucraina.
-
17:13
Berlino, 'scioccante' la condanna a morte dei militi stranieri
Il ministero degli Esteri tedesco, su Twitter, ha definito "scioccante" la condanna a morte inflitta dai separatisti del Donetsk a tre combattenti stranieri filoucraini: due britannici e un marocchino. La "scioccante" condanna "mostra ancora una volta la completa indifferenza della Russia al diritto umanitario internazionale", si legge nel tweet, il quale ricorda che i miliziani hanno diritto alla protezione garantita dalla Convenzione di Ginevra.
-
17:11
Di Maio, serve azione collegiale con l'Onu a capo
"Se non interveniamo il prima possibile sulla sicurezza alimentare, avremo decine di migliaia di migranti in più dall'Africa che verranno in direzione europea". A ribadirlo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del Salone della mobilità sostenibile in corso a Napoli. "La sicurezza alimentare non è un tema che riguarda fortunatamente i paesi europei - puntualizza - qui aumentano i prezzi ma le derrate alimentari si trovano. Il problema del grano in Africa che scaturisce dal blocco militare delle navi russe al largo dei porti ucraini, che non stanno facendo uscire 30/40 milioni di tonnellate di grano, può provocare nuovi colpi di stato in Africa, proliferazione di organizzazioni terroristiche e migrazioni. Dobbiamo intervenire".
Di Maio ricorda che l'Italia ha sostenuto il tentativo di dialogo in Turchia che non sembra aver portato immediatamente dei risultati". "Abbiamo bisogno di un'azione collegiale con a capo le Nazioni Unite - suggerisce il capo della Farnesina - e la comunità internazionale deve far vedere alla Russia che sta tutta dalla stessa parte, quella cioé del popolo ucraino ma anche di tutti i popoli che stanno soffrendo in questo momento l'insicurezza alimentare perché il grano non esce dai porti ucraini". Per Di Maio il tema riguarda principalmente la Russia, "perché se la Russia non da' segnali sul grano e non da' segnali sul cessate il fuoco, vuol dire che vuole solo la guerra e dimostra di non volere la pace, e questo a noi non sta bene e continueremo a portare avanti tutte le iniziative che serviranno per sostenere gli ucraini e arrivare alla pace".
-
17:07
Eliseo: la Francia è pronta a sminare il porto di Odessa
La Francia è pronta a partecipare ad una "operazione che consenta di accedere al porto di Odessa in piena sicurezza, ovvero che consenta alle navi di passare nel mare (attualmente, ndr) minato". Lo ha affermato un consigliere del presidente francese, Emmanuel Macron.
-
14:23
Johnson, faremo il possibile per il rilascio di Aslin e Pinner
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, è "sconvolto" dalle condanne a morte inflitte ad Aiden Aslin e Shaun Pinner, i due combattenti britannici considerati da Mosca e dai filorussi di Donetsk dei mercenari, e ha ordinato al governo di fare "tutto ciò che è in suo potere" per ottenere il loro rilascio. Lo ha fatto sapere un portavoce di Johnson, come riporta il Guardian.
"Il primo ministro è rimasto sconvolto dalla condanna di questi uomini. Ha seguito il caso da vicino e ha chiesto ai ministri di fare tutto il possibile per cercare di riportarli alle loro famiglie il prima possibile", ha detto il portavoce.
"Condanniamo la vergognosa sentenza capitale di questi uomini. Non c'è alcuna giustificazione per questa violazione della protezione a cui hanno diritto", ha aggiunto il portavoce.
-
13:22
Von der Leyen dal Papa, riportare la pace in Europa
"Sono davvero lieta di incontrare di nuov sua santità Papa Francesco a Roma. Siamo con coloro che soffrono per la distruzione in Ucraina. Questa guerra deve finire, riportando la pace in Europa". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Truly glad to meet again His Holiness @Pontifex in Rome today.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 10, 2022
We stand with those suffering from the destruction in Ukraine.
This war must end, bringing peace back to Europe. pic.twitter.com/GimPCa4gUl -
12:10
Lavrov, la Nato non può determinare il destino dell'Europa
"È diventato chiaro a tutti che la Nato non può più determinare il destino dell'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dal summit a Erevan dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto), che Mosca punta a rafforzare come bilanciamento all'Alleanza atlantica. "Abbiamo proposto alla Nato un dialogo, un meccanismo di cooperazione, ma è stato rifiutato", ha sottolineato Lavrov.
-
11:27
Filorussi, stiamo avanzando in direzione di Sloviansk
Unità dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), nell'Est dell'Ucraina, si stanno avvicinando a Sloviansk. Lo ha annunciato il quartier generale della Difesa territoriale della Dpr, sul proprio canale Telegram, rilanciato dall'agenzia Ria Novosti.
"Stiamo avanzando in direzione Sloviansk", si legge nel messaggio, in cui le milizie dei separatisti filo-russi rivendicano di aver "liberato" - con l'aiuto delle truppe di Mosca - 235 insediamenti nella Dpr.
-
11:13
Farnesina, inviati aiuti umanitari per la popolazione ucraina
È partito il 6 giugno dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) un trasporto umanitario in favore della popolazione ucraina: il carico di circa 6 tonnellate di kit medici (chirurgici, post traumatici e per il trattamento di malattie non trasmissibili) e beni umanitari (tra cui tende, coperte, stufe per tende, kit igienico - sanitari e taniche per la raccolta dell'acqua), arrivato oggi a Siret in Romania, sono stati messi a disposizione dalla Cooperazione Italiana.
I beni in questione verranno utilizzati nel quadro della risposta umanitaria dell'Osc italiana "Cuamm Medici con l'Africa" a Chernivtsi, in Ucraina, finanziata da diverse realtà tra cui lo "Ukraine Humanitarian Fund" (Uhf), fondo multi-donatori gestito dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) a cui ha contribuito la stessa Cooperazione Italiana lo scorso marzo con 6 milioni di euro.
-
11:12
Metsola, portiamo a giudizio i criminali di guerra senza pietà
"C'è sempre spazio per la diplomazia, c'è sempre spazio per il dialogo, c'è sempre spazio per discutere per finire una guerra non necessaria e non provocata. Ma bisogna anche assicurare che chi commette un crimine, perché parliamo molto di stato di diritto, dev'essere giudicato. Quindi dobbiamo essere pronti che quando ricostruiamo l'Ucraina, portiamo a giudizio i criminali di guerra senza pietà". Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al summit sulla democrazia di Copenhagen
-
11:10
Orban, l'embargo al gas russo sarebbe un disastro per l'Europa
Un embargo Ue sul gas russo sarebbe un disastro per l'intera Europa: lo ha sottolineato il primo ministro ungherese Viktor Orban in un intervento alla radio radio pubblica Kossuth. "L'embargo sul gas (russo) sarebbe irragionevole e rovinerebbe l'intera Europa", ha detto Orban, secondo il quale si dovrebbe puntare su altre soluzioni, a partire dai negoziati di pace, anziché continuare a imporre sanzioni. "Non si tratta solo di capire se l'Ungheria è in grado di farlo o meno - ha aggiunto - è una questione che riguarda tutta l'Europa".
"L'Unione europea sta finanziando la situazione di guerra", ha dichiarato Orban, secondo il quale bisognerebbe al contrario "finanziare la pace". Il premier è poi tornato ad attaccare il suo nemico storico, il finanziere e filantropo ungherese-americano George Soros, "il simbolo di coloro che vogliono prolungare la guerra, un istigatore".
-
09:58
Kiev, soldati russi si rifiutano di combattere
Intere unità di fanteria dell'esercito russo si stanno rifiutando di combattere in seguito alle numerose perdite registrate.È quanto sostiene, nel suo bollettino mattutino, lo stato maggiore delle forze armate ucraine citate dalla stampa di Kiev. In particolare, scrivono i militari del Paese in guerra, "l'unità russa nella regione di Kharkov", la cui capitale è la seconda città dell'Ucraina, "si rifiuta di combattere".
"Nelle prime ore del 10 giugno, tutti i membri dell'unità di fanteria motorizzata russa del Primo Corpo d'Armata si sono rifiutati di combattere dopo aver subito pesanti perdite nella regione di Kharkov", secondo l'esercito di Kiev.
-
09:16
Londra, Aislin e Pinner non sono mercenari, la sentenza è una farsa
La famiglia di Aiden Aslin, il combattente britannico per le forze ucraine catturato e condannato a morte insieme al collega Shaun Pinner da un tribunale filo-russo della repubblica di Donetsk, ha lanciato un appello alle autorità di Londra e Kiev perche' "facciano tutto quello è in loro potere affinché ritornino a casa sani e salvi, presto".
"Lui e Shaun in quanto membri delle forze armate ucraine dovrebbero essere trattati con rispetto come qualsiasi altro prigioniero di guerra. Non sono, e non sono mai stati, mercenari", hanno sottolineato i parenti del giovane, esprimendo la speranza che "la sentenza venga annullata".
Il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha già condannato la "sentenza farsa senza alcuna legittimita'" e solleverà il tema con il collega ucraino Dmytro Kuleba quando lo sentità in giornata.
-
07:43
Londra, a Mariupol c'è il rischio di una grave epidemia di colera
"C'è probabilmente una grave carenza di medicinali a Kherson, mentre Mariupol è a rischio di una grave epidemia di colera. Da maggio sono stati segnalati casi isolati. L'Ucraina ha subito una grave epidemia di colera nel 1995 e da allora ha sperimentato piccoli focolai, soprattutto intorno alla costa del Mar d'Azov, che include Mariupol". È l'allarme lanciato dall'intelligence britannica, secondo la quale "i servizi medici a Mariupol sono probabilmente già vicini al collasso: una grave epidemia di colera aggraverà ulteriormente la situazione".
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 10 June 2022
— Ministry of Defence (@DefenceHQ) June 10, 2022
Find out more about the UK government's response: https://t.co/eMOeSJOmbI
#StandWithUkraine pic.twitter.com/IncUIxawpK"La Russia sta lottando per fornire servizi pubblici di base alla popolazione nei territori occupati. L'accesso all'acqua potabile è stato inconsistente, mentre continuano le gravi interruzioni dei servizi telefonici e Internet", si legge ancora.
-
07:28
Kiev, guerra di artiglieria, dipendiamo da quello che l'Occidente ci dà
"È una guerra di artiglieria ora e in questi termini la stiamo perdendo": "Tutto dipende da quello che l'Occidente ci dà": cosi' Vadym Skibitsky, numero due dell'intelligence ucraina al Guardian. "L'Ucraina ha un pezzo di artiglieria ogni 10-15 pezzi di quella russa. I nostri partner occidentali ci hanno dato circa il 10% di quello che hanno", ha aggiunto, precisando che le forze di Kiev usano 5-6 mila colpi di artiglieria al giorno.
"Abbiamo quasi esaurito tutte le nostre munizioni - ha confessato Skibitsky - e ora stiamo usando proiettili standard Nato calibro 155. Anche l'Europa fornisce proiettili di calibro inferiore, ma man mano che li esaurisce, la quantità sta diminuendo"
-
06:55
Kiev, le nostre forze "tengono duro" a Severodonetsk
Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze ucraine stanno "tenendo duro" nella citta' orientale di Severodonetsk, dove sono in corso intense battaglie con le truppe russe che potrebbero determinare il destino della regione del Donbas. Secondo il presidente ucraino, "diverse citta' del Donbas, che gli occupanti ora considerano obiettivi chiave, stanno resistendo". Zelensky ha anche parlato di progressi positivi nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv dove le forze ucraine sono in procinto di "liberare la nostra terra"
-
06:52
Zelensky a Macron, coordiniamo l'ingresso dell'Ucraina nella Ue
Il presidente ucrainao Volodymyr Zelensky e quello francese Emmanuel Macron hanno discusso del sostegno umanitario e militare all'Ucraina durante una telefonata. Lo ha annunciato Zelensky in un tweet in cui ha aggiunto che "particolare attenzione è stata dedicata al percorso di avvicinamento dell'Ucraina verso l'Unione Europea, stiamo coordinando i passi".
Had another phone conversation with President @EmmanuelMacron. Informed about the situation on the front. Discussed further defense support for and work on security guarantees. Special attention was paid to Ukraine's path to the #EU, we are coordinating steps.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 9, 2022Zelensky ha aggiunto di aver evocato con Macron gli aiuti militari compresi quelli di "armi pesanti". Parigi ha confermato la telefonata tra i due leader e ha aggiunto che Macron avrebbe chiesto all'omologo ucraino gli ultimi sviluppi sul campo chiedendgli dei suoi bisogni in termini di equipaggiamenti militari e aiuti umanitari.