Mille civili bloccati con i soldati ucraini nell'impianto chimico Azot di Severodonetsk
- La zona industriale di Severodonetsk
AGI - "È una guerra di artiglieria ora e in questi termini la stiamo perdendo": "Tutto dipende da quello che l'Occidente ci dà": così Vadym Skibitsky, numero due dell'intelligence ucraina al Guardian.
"L'Ucraina ha un pezzo di artiglieria ogni 10-15 pezzi di quella russa. I nostri partner occidentali ci hanno dato circa il 10% di quello che hanno", ha aggiunto, precisando che le forze di Kiev usano 5-6 mila colpi di artiglieria al giorno.
"Abbiamo quasi esaurito tutte le nostre munizioni - ha confessato Skibitsky - e ora stiamo usando proiettili standard Nato calibro 155. Anche l'Europa fornisce proiettili di calibro inferiore, ma man mano che li esaurisce, la quantità sta diminuendo".
"È diventato chiaro a tutti che la Nato non può più determinare il destino dell'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dal summit a Erevan dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto), che Mosca punta a rafforzare come bilanciamento all'Alleanza atlantica.
"Abbiamo proposto alla Nato un dialogo, un meccanismo di cooperazione, ma e' stato rifiutato", ha sottolineato Lavrov.