AGI - Il segretario di Stato Usa sostiene che l'allargamento della Nato ai due Paesi finora neutrali non è una minaccia né una provocazione per la Russia.
Intanto, Matteo Salvini ha organizzato una missione in Russia, nell'ambito dei contatti avviati al fine di far ripartire i negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina. "Mi chiedono se andrò a Mosca. Lo chiedo a voi. Ieri Draghi ha fatto una cosa giusta: ha chiamato Putin. È chiaro che la pace non la ottieni accendendo una candela in Duomo, ma va costruita, cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro" ha detto il segretario della Lega durante un comizio a Como. "C'è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tutta. La pace e la vita valgono tutto. Pace, vita e lavoro".
"Già mi sento alcuni ritornelli di sinistra. Se ad andare a Mosca o chiamare Mosca è qualcuno che va bene al politicamente corretto è una grande operazione di pace; se ci va Salvini chissà cosa succede. Però noi abbiamo le spalle larghe, dobbiamo tirare dritto, perché se ti fermi, se hai paura, non vai lontano. La pace vale tutto".
Zelensky, Russia vuole compiere un genocidio nel Donbas
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di compiere un genocidio nel Donbas. L'offensiva di Mosca in Donbas potrebbe finire lasciando la regione "disabitata", ha detto, accusando i russi di voler ridurre le sue citta' "a cenere". "Tutto cio' inclusa la deportazione del nostro popolo e l'uccisione di massa di vicili e' una evidente politica di genocidio perseguita dalla Russia", ha aggiunto Zelensky durante il suo discorso quotidiano televisivo.
Cnn, gli Usa si preparano a fornire armi più potenti
L'amministrazione Biden si sta preparando a inviare all'Ucraina armi più potenti. Lo riferisce la Cnn, citando fonti governative. In particolare, dopo richieste di alti funzionari ucraini e del presidente Volodymyr Zelensky, gli Usa manderanno sistemi missilistici avanzati a lungo raggio, parte di un più ampio pacchetto di assistenza militare e di sicurezza in Ucraina, che potrebbe essere annunciato già la prossima settimana. La richiesta ucraina è di avere il multiple launch rocket System, o Mlrs, che possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri; e l'high mobility artillery rocket system, o Himars, un sistema a ruote più leggere in grado di sparare molti degli stessi tipi di munizioni di Mlrs.
Onu, circa 4 mila civili morti da inizio conflitto in Ucraina
Sono almeno 3.998 i civili morti nella guerra in Ucraina, secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite. Il dato è relativo al periodo che va dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, al 25 maggio.
Secondo il bollettino Onu, i civili feriti sono almeno 4.693 feriti. In generale, però, le Nazioni Unite ammettono che i numeri effettivi delle vittime sono molto più elevati.
Morti e feriti sono in maggior parte causati da armi esplosive con un'ampia area d'impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e lanciarazzi.
Duma, la maggioranza del mondo sostiene la Russia
"Gli Usa hanno perso il sostegno della maggioranza nel mondo. Gli ultimi voti alle Nazioni Unite mostrano che i Paesi che non supportano Washington rappresentano la maggioranza della popolazione mondiale". Lo ha scritto su Telegram il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin.
Due esempi, prosegue il politico russo, "all'inizio di marzo, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha esaminato la questione della condanna dell'operazione militare speciale in Ucraina. Quaranta Paesi si sono rifiutati di opporsi alla Russia, tra cui Cina, India, Iran, Iraq, Vietnam, Sud Africa, Algeria, Pakistan e altri. La popolazione di questi Stati è di 4,47 miliardi di persone, il 57,3% della popolazione mondiale".
"Secondo", ricorda Volodin, "ad aprile è stata presa in considerazione la questione della sospensione dell'adesione del nostro Paese al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Non hanno votato contro la Russia 82 Paesi, tra cui Cina, India, Brasile, Egitto, Indonesia, Pakistan, Iran, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Messico, Sud Africa, Malesia, Vietnam, Arabia Saudita, Singapore, Kenya. Si tratta di 5,93 miliardi di persone, il 76,2% della popolazione mondiale".
"Come si vede", denuncia il presidente della Camera alta russa, "spesso dietro le decisioni prese all'Onu a maggioranza di voti, in realtà, c'è una minoranza. Per questo il presidente Usa, Joe Biden, cerca di riformare l'Onu per mantenere la posizione degli Stati Uniti. Vuole disperatamente preservare il modello unipolare, divenuto obsoleto". "Bisogna capire", conclude, "che la maggioranza della popolazione mondiale è dalla nostra parte.
Tutti i tentativi di Washington e Bruxelles d'isolare la Russia sono falliti".
Intelligence britannica, continua l'accerchiamento di Severodonetsk
Le forze di terra russe continuano il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, catturando di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo dice l'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica.
La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l'Ucraina mantenga il controllo di più settori difesi, negando alla Russia il pieno controllo del Donbas.
"Il raggruppamento delle Forze del Sud della Russia", continua il rapporto degli 007 di Londra, "probabilmente rimarrà incaricato di occupare il territorio dell'Ucraina meridionale. Negli ultimi giorni, la Russia ha con molta probabilità spostato i carri armati T-62, vecchi di 50 anni, dai depositi profondi nell'area di responsabilità delle Forze del Sud".
"I T-62", conclude l'intelligence militare britannica, "saranno quasi sicuramente molto vulnerabili alle armi anticarro e la loro presenza sul campo di battaglia mette in evidenza la carenza di attrezzature moderne e pronte per il combattimento in Russia".
Kiev avverte, permane la minaccia di attacchi dalla Bielorussia
"Permane la minaccia di attacchi missilistici russi dal territorio bielorusso". Lo rilevano le Forze armate ucraine puntando di nuovo il dito contro quello che di fatto è l'unico Paese europeo a sostenere Mosca nella sua guerra all'Ucraina, consentendo alle truppe russe di entrare attraverso il suo confine.
"Sono in corso misure per rafforzare la protezione del confine bielorusso-ucraino", ha riferito lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine nel suo ultimo aggiornamento. "Permane la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Repubblica di Bielorussia".
Kiev denuncia che le truppe russe in direzione Sloboda Ucraina, nel Nord-Est, stanno addestrando personale per ricostituire unità di fanteria, carri armati e artiglieria.
Sindaco di Severodonetsk, uccise 1.500 persone
La città orientale ucraina di Severodonetsk, l'unica nella regione di Luganks ancora sotto il controllo di Kiev, è sotto i bombardamenti quasi incessanti delle forze russe, il 60% delle abitazioni è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati. Lo ha riferito il sindaco, Oleksandr Stryuk, citato dalla Bbc. Stryuk ha aggiunto che finora sono state uccise almeno 1.500 persone. Circa 12.000-13.000 persone sono ancora in città.
Zaporizhia e Kherson passano al codice telefonico russo
Le aree di Zaporizhia e Kherson stanno passando al prefisso telefonico della Russia '+7'. Lo riferisce Ria Novosti, citando Oleg Kryuchkov, consigliere del capo della Crimea per la politica dell'informazione.
"Le regioni di Zaporozhyia e Kherson stanno passando al prefisso telefonico russo +7. Secondo le mie informazioni, nuovi operatori di telecomunicazioni stanno già lavorando lì", ha detto Kryuchkov, aggiungendo che prefisso ucraino '+380' "diventerà presto una cosa del passato".
Filo-russi rivendicano "pieno controllo" di Lyman
I separatisti filo-russi in Ucraina orientale hanno rivendicato "il pieno controllo di Lyman". Come annunciato dal quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, le milizie filo-russe sostenute dall'esercito di Mosca "hanno liberato e stabilito il pieno controllo su 220 insediamenti sul territorio, inclusa Lyman". Lo riporta l'agenzia Ria Novosti.
Lyman è un importante snodo ferroviario che fa parte dell'agglomerato di Kramatorsk.
Pechino contro Blinken, "Ci diffama"
La Cina ha denunciato di sentirsi "diffamata" dal discorso del capo della diplomazia americana Antony Blinken, secondo il quale Pechino rappresenta "il rischio più grave all'ordine internazionale".
Lo scopo del discorso di Blinken, secondo un portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, è "arginare e bloccare lo sviluppo della Cina e mantenere l'egemonia e il potere americani
Lavrov, Putin ha ampio sostegno del popolo russo
"La politica estera del presidente Vladimir Putin si base su un ampio sostegno pubblico, c'è un consolidamento delle forze patriottiche". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, nel suo intervento durante un incontro con i leader regionali della Federazione.
Lavrov, l'Occidente ha dichiarato guerra al mondo russo
"L'Occidente non nasconde di aver dichiarato guerra al mondo russo". Lo ha denunciato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervenendo a un incontro con i rappresentanti delle regioni russe.
Zelensky, la Russia non vuole veri colloqui di pace
La Russia "non vuole veri colloqui di pace" e "non è interessata a mettere fine alla guerra in Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensy, nel corso di un intervento virtuale ad una conferenza in Indonesia.
"Ho più volte cercato di organizzare un incontro con Putin per mettere fine alla guerra", ha aggiunto il presidente ucraino. "Gli ucraini non vogliono che io lo incontri, ma bisogna affrontare la realtà", ha spiegato.
Kiev, i russi ci bruciano vivi dateci armi più potenti
Il consigliere presidenziale ucraino, Mikhaylo Podolyak, ha ribadito la richiesta di Kiev agli alleati di inviare armi pesanti per difendersi dai russi che "stanno gia' usando le piu' potenti armi non nucleari".
This is Solntsepek flamethrower system. Some partners avoid giving the necessary weapons because of fear of the escalation. Escalation, really? RF already uses the heaviest non-nuclear weapons against , burning people alive. Maybe it's time to respond and give us MLRS? pic.twitter.com/6M1NFRw6xQ
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) May 27, 2022
"Questo è il sistema lanciafiamme russo Solntsepek", ha scritto Podolyak su Twitter, postandone il video, "alcuni partner evitano di fornire le armi necessarie per paura dell'escalation. Escalation? Dite davvero? La Russia usa gia' le armi non nucleari più pesanti contro l'Ucraina, bruciando vive le persone. Forse e' il momento di rispondere e darci i lanciarazzi a lungo raggio Mlrs?"
Orban e Le Pen, sanzioni alla Russia sbagliate e pericolose
Le sanzioni Ue alla Russia per l'aggressione all'Ucraina sono "sbagliate e pericolose": è la valutazione concorde del primo ministro ungherese Viktor Orban e della leader della destra estrema francese Marine Le Pen.
I due hanno invitato all'unità sulla materia "i partiti europei che rappresentano i valori tradizionali", secondo quanto ha riferito il portavoce di Orban all'agenzia di notizie magiara Mti. Il portavoce ha aggiunto che "è evidente che non si può confidare nei burocrati di Bruxelles né nei partiti di sinistra per difendere i cittadini e le famiglie europee".
Orban e Le Pen hanno affrontato nel loro incontro i temi relativi alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze, cosi' come i rischi dell'inflazione e "le politiche delle sanzioni sbagliate e pericolose di Bruxelles", riferisce Mti.
Budapest si è opposta in modo categorico all'inclusione dell'embargo del greggio russo nel sesto pacchetto di sanzioni della Ue contro la Russia in considerazione dell'impatto economico che avrebbe.
L'ufficio stampa di Orban non ha divulgato ulteriori dettagli sul viaggio del premier ungherese in Francia né ha reso noto con quali altri leader politici si incontrerà.
Kiev, missile su una caserma a Dnipro; 10 morti e 35 feriti
Almeno 10 persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite da un missile che ha colpito una caserma a Dnipro, nell'Est dell'Ucraina. Lo riferiscono fonti locali citata de Unkriform.
Johnson, la Russia fa progressi lenti ma tangibili
Le forze russe stanno facendo "progressi lenti ma tangibili" in Ucraina. Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson.
"Temo che Putin, a caro prezzo per se stesso e per l'esercito russo, continui a guadagnare terreno nel Donbass", ha detto Johnson a Bloomberg Uk. "Sta continuando a fare progressi graduali, lenti, ma temo tangibili e quindi e' assolutamente vitale continuare a sostenere militarmente gli ucraini", ha aggiunto.
Putin, le pressioni dei Paesi ostili sono di fatto una aggressione
Le pressioni esercitate sulla Russia da una serie di Paesi ostili sono "praticamente una aggressione". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dalla Tass.
Cei, far tacere le armi, appello a no alle armi nucleari
Rispetto al dramma della guerra che in Ucraina "continua a seminare morte e distruzione, i presuli hanno evidenziato l'importanza di far risuonare, con voce unanime e coraggiosa, il 'no' al conflitto e la volontà di costruire insieme la pace, facendo tacere le armi". È quanto si legge nel Comunicato finale della Cei al termine dell'Assemblea Generale.
A questo proposito, i vescovi "hanno condiviso l'appello 'Per una Repubblica libera dalle armi nucleari' firmato nella scorsa primavera da oltre 40 presidenti nazionali di associazioni cattoliche che più volte si sono espresse in merito alle armi nucleari e all'adesione del trattato Onu, che l'Italia non ha ancora ratificato".
Michel, coordinare meglio le iniziative multilaterali sul grano
"L'aggressione militare russa rischia di avere un effetto drammatico sulla sicurezza alimentare globale. I prezzi dei generi alimentari sono aumentati e stiamo affrontando seri rischi di carestia e destabilizzazione in molte parti del mondo". Lo ha evidenziato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera di invito agli Stati membri al vertice Ue della settimana prossima.
"Durante il nostro incontro - ha annunciato Michel - discuteremo dei modi concreti per aiutare l'Ucraina ad esportare i suoi prodotti agricoli utilizzando le infrastrutture dell'Ue". "Vedremo anche come coordinare meglio le iniziative multilaterali al riguardo" e "data l'acuta vulnerabilità dei Paesi africani all'insicurezza alimentare, il presidente dell'Unione africana, Macky Sall, si unirà a noi tramite collegamento video per discutere l'argomento"
Mosca, i negoziati proseguono con un "basso profilo"
I negoziati tra Russia e Ucraina non si sono interrotti ma si svolgono da tempo "con un basso profilo", sebbene il formato rimanga lo stesso. Lo ha dichiarato ai giornalisti un membro del gruppo negoziale, il capo della commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato, Leonid Slutsky.
"Ci sono alcuni problemi con i negoziati, sono stati, diciamo, di basso profilo per un po' di tempo", ha detto Slutsky, osservando che all'inizio le proposte della Federazione russa avevano incontrato il sostegno della parte ucraina ma poi Kiev "era tornata alla situazione precedente". Slutsky ha quindi espresso il timore che il negoziato non possa essere concluso "nel formato corrente".
Rapporto internazionale, 'la Russia vuole un genocidio'
Le azioni della Russia in Ucraina forniscono prove sufficienti per concludere che Mosca stia incitando al genocidio e commettendo atrocità con l'obiettivo di distruggere il popolo ucraino. Lo riferisce il primo rapporto indipendente sulle accuse di genocidio a carico della Russia, anticipato in esclusiva dalla Cnn.
Il rapporto legale, firmato da oltre 30 studiosi di diritto ed esperti di genocidi, accusa lo stato russo di aver violato diversi articoli della Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio. Gli esperti avvertono che esiste un rischio grave e imminente di genocidio in Ucraina, sostenendo le accuse con un lungo elenco di prove che includono esempi di uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica anti-ucraina disumanizzante usata da alti funzionari russi.
Il rapporto è stato redatto dal New Lines Institute for Strategy and Policy, un think tank con sede negli Stati Uniti, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights che ha sede in Canada, e sarà pubblicato venerdì. Gli autori ne invieranno copie a parlamenti, governi e organizzazioni internazionali in tutto il mondo.
Putin, il governo ucraino ha sabotato i negozi
Il presidente russo, Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, "ha sottolineato che Kiev ha sabotato il processo negoziale tra i rappresentanti di Russia e Ucraina". Lo riferisce una nota del Cremlino.
Zelensky sente Draghi: 'sblocchiamo porti insieme'
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riferito su Twitter di aver avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio, Mario Draghi. "Lo ho informato della situazione sulla linea del fronte, ci aspettiamo ulteriore sostegno militare dai nostri partner", ha scritto Zelensky, "ho sollevato la questione delle forniture di carburante. Sono state discusse maniere di prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti insieme".
Had a phone conversation with Prime Minister #MarioDraghi. Informed about the situation on the frontline. We expect further defense support from our partners. Raised the issue of fuel supply. Ways to prevent the food crisis were discussed. We have to unblock ports together.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 27, 2022
Draghi a Zelensky: l'Italia sostiene Kiev
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Il colloquio - rende noto palazzo Chigi - si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese.
Il Presidente Draghi ha assicurato il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea.
I due Presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni.
Putin: Kiev deve sminare i porti al più presto
Il presidente russo, Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, "ha richiamato l'attenzione sul fatto che la parte ucraina dovrebbe sminare al più presto i porti per il libero passaggio delle navi bloccate". Lo riferisce una nota del Cremlino. "Su richiesta del cancelliere federale dell'Austria, il presidente della Russia ha fornito una valutazione della situazione nel contesto dell'operazione militare speciale in corso per proteggere il Donbass e ha informato del lavoro per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar d'Azov e del Mar Nero", si legge nella nota.
Zelensky: 22 milioni di tonnellate di grano nei porti bloccati dai russi
Sono 22 milioni le tonnellate di grano custodite nei silos e in attesa di uscire dai porti ucraini che sono bloccati dalla Russia, ovvero la metà dell'export di grano ucraino: lo ha ricordato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Zelensky teme la "catastrofe" per la sicurezza alimentare globale dal momento che la Russia continua a bloccare le principali rotte di esportazione attraverso il Mar Nero e il Mar d'Azov. "La carestia non viene da sola", ha aggiunto, "è sempre accompagnata da un caos politico che esacerba la situazione, rovina la vita delle persone, crea condizioni d'insicurezza per la gente comune. A luglio, quando molti Paesi esauriranno le scorte del raccolto dell'anno scorso, diventerà evidente che la catastrofe sta davvero arrivando". Zelenski parlava a un gruppo di esperti indonesiani di politica estera in un forum online.
La Chiesa Ortodossa ha annunciato la rottura con Mosca
La Chiesa ortodossa ucraina, finora legata a Mosca, ha annunciato la rottura dei suoi legami con la Russia per via dell'invasione del Paese; e ha dichiarato la "piena indipendenza" dalle autorità religiose russe.
"Non siamo d'accordo con la posizione del patriarca di Mosca Kirill sulla guerra", si legge nella nota che ha annunciato la storica decisione. La rottura arriva a conclusione di un concilio dedicato all'"aggressione" della Russia all'Ucraina, in cui è stata dichiarata "la piena indipendenza e autonomia della Chiesa ortodossa ucraina".
Il Pentagono non esclude di fornire razzi a lunga gittata
L'amministrazione Biden non esclude di consegnare all'Ucraina razzi a lunga gittata per contrastare l'avanzata russa nel Donbass. Lo ha fatto capire il portavoce del Pentagono, John Kirby, di fatto confermando quando anticipato dalla Cnn.
Senza voler specificare se Washington davvero consegnerà questo tipo di armi a Kiev, Kirby ha sottolineato che gli Usa lavorano "ogni giorno" per portare armi e sistemi di difesa in Ucraina. "Siamo in costante comunicazione con loro riguardo alle loro necessità", ha riferito il portavoce della Difesa statunitense; e ha aggiunto che gli Usa sono consapevoli che gli ucraini hanno richiesto "privatamente e pubblicamente" sistemi di lanciarazzo multipli, senza voler confermare se verranno davvero forniti.
La richiesta ucraina è di avere il multiple launch rocket System, o Mlrs, che possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri; e l'high mobility artillery rocket system, o Himars, un sistema a ruote più leggere in grado di sparare molti degli stessi tipi di munizioni dell'Mlrs. Kirby ha ricordato che finora gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev 10 pacchetti di aiuti e che l'undicesimo è pronto.
Quattro deputati regionali russi contestano guerra in aula
Un gruppo di deputati comunisti del Parlamento regionale di Primorye, in Russia, ha contestato l'intervento russo in Ucraina. Lo riporta Kommersant. "Siamo consci che se il notro Paese non ferma l'operazione militare ci saranno ancora più orfani nel nostro Paese", è l'appello a Vladimir Putin letto in aula da Leonid Vasyukevich a nome di quattro parlamentari del suo partito, "durante l'operazione militare, muoiono e diventano disabili giovani che potrebbero dare molto al nostro Paese".
Secondo il quotidiano, il comunicato letto da Vasyukevich ha causato "un'ondata di indignazione" tra i colleghi, alcuni dei quali hanno chiesto la sua espulsione dall'aula. Il capogruppo comunista nel Parlamento di Primorye, Anatoly Dolgochev, ha promesso "dure misure" contro un'iniziativa "non concordata" che "ha disonorato il Partito Comunista".
Blinken; l'allargamento della Nato non minaccia né provoca la Russia
L'allargamento della Nato alla Finlandia e alla Svezia "non è una provocazione o una minaccia per la Russia". Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l'omologo finlandese, Pekka Haavisto. "La Nato è sempre stata un'alleanza difensiva e non ha mai cercato lo scontro, la ragione per cui nuovi Paesi stanno chiedendo di entrare nella Nato è che la Russia ha attaccato più volte i suoi vicini senza essere provocata", ha aggiunto Blinken, "la Russia voleva diventare più forte e si è indebolita, voleva dividere la Nato ma l'ha compattata".
Helsinki, pronti a ogni opzione per nuove sanzioni
Le sanzioni occidentali "hanno colpito la Russia con durezza" e Helsinki è pronta a "ogni opzione per nuove sanzioni, inclusa l'energia". Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, in una conferenza stampa a Washington con il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Blinken: confido che Svezia e Finlandia entrino presto nella Nato
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l'omologo finlandese, Pekka Haavisto, ha dichiarato di "continuare a essere fiducioso che Svezia e Finlandia entreranno presto nella Nato". "La nostra politica delle porte aperte è un cardine dell'alleanza", ha aggiunto Blinken, che ha promesso una "forte presenza" della Nato nel Mar Baltico.