AGI - L'abbandono della politica di neutralità da parte di Helsinki è "un errore" secondo il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha spiegato lo stesso Putin in una telefonata con il presidente finlandese Sauli Niinisto. I due leader, secondo quanto riferito dal servizio stampa del Cremlino, "hanno avuto un franco scambio di opinioni alla luce dell'intenzione di presentare una domanda di adesione alla NATO annunciata dalla leadership finlandese".
"Abbandonare la tradizionale politica di neutralità militare sarebbe un errore perché non ci sono minacce alla sicurezza della Finlandia", ha detto Putin. "Un tale cambiamento della politica estera del Paese potrebbe avere un impatto negativo sulle relazioni russo-finlandesi, che si sono sviluppate per molti anni nello spirito del buon vicinato e della cooperazione tra partner e sono state reciprocamente vantaggiose", ha detto ancora.
Il 13 maggio, in una situazione di stasi se non di stallo, è arrivata la nuova telefonata tra il Pentagono e la Difesa russa. Non accadeva dal 18 febbraio, sei giorni prima dell'invasione: si è riaperto un canale ad alto livello tra Washington e Mosca che appariva fossilizzato. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha chiamato l'omologo russo, Serghei Shoigu, chiedendo un cessate il fuoco immediato.
Non solo: il portavoce del Pentagono ha sottolineato l'importanza di tenere le linee di comunicazione aperte anche se il contatto non è giudicato risolutivo ne' puo' preludere a un immediato cambiamento delle posizioni russe.
Nella complessa partita diplomatica s'iscrive la questione dell'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia, che ha offerto oggi al presidente turco Erdogan l'occasione di rimarcare il proprio ruolo: ha motivato la sua contrarieta' all'ingresso nell'Alleanza dei Paesi scandinavi perche' sarebbero "una pensione per le organizzazioni terroristiche".
Uno stop che ha suscitato l'immediata reazione della Casa Bianca, con le telefonate del presidente Biden ai leader di Svezia e Finlandia e la successiva dichiarazione: "Hanno diritto di scegliere il proprio futuro". E riguardo all'opposizione di Ankara, il Dipartimento di Stato ha annunciato che se ne discuterà nella ministeriale della Nato nel fine settimana a Berlino.