AGI - Il presidente Usa, Joe Biden, ha avvertito i cittadini americani di lasciare l'Ucraina, mentre continua a crescere la tensione tra Russia e Occidente.
"I cittadini americani dovrebbero partire ora", ha detto in un'intervista al giornalista della Nbc, Lester Holt. "Non è come avere a che fare con un'organizzazione terroristica", ha spiegato, "abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi del mondo. È una situazione molto diversa e le cose potrebbero andare fuori controllo rapidamente".
Holt ha chiesto a Biden quale scenario potrebbe spingerlo a inviare soldati per recuperare i cittadini americani, ma Biden ha chiarito che una soluzione come quella sarebbe come scatenare una "guerra mondiale": "Non c'è - ha risposto - La guerra mondiale è quando americani e russi cominciano a spararsi".
Biden ha poi sostenuto che se il presidente russo Vladimir Putin "è abbastanza folle da provarci, è abbastanza intelligente da non farlo, e di non fare niente che possa avere conseguenze negative sui cittadini americani".
Il giornalista gli ha chiesto se avesse detto le stesse cose al presidente russo, e Biden ha risposto. "Si'". Ma alla domanda se avesse usato proprio questi termini, cioè se avesse avvertito Putin che toccare gli americani avrebbe rappresentato un punto di non ritorno, il presidente ha risposto: "Non gli ho detto così, ma ne abbiamo parlato e lui lo sa".
La nota del dipartimento di Stato Usa
Il dipartimento di Stato Usa ha inasprito la formulazione dell'avvertimento sull'Ucraina, invitando tutti i cittadini americani a "lasciare subito" il Paese "con mezzi privati o commerciali".
"I cittadini statunitensi non dovrebbero recarsi in Ucraina. Quelli in Ucraina dovrebbero partire adesso utilizzando mezzi di trasporto commerciali o privati", si legge nella nota. Il consiglio del dipartimento di Stato sull'Ucraina in precedenza diceva di "valutare la possibilita' di partire".
"In caso di permanenza in Ucraina, si presti maggiore cautela a causa di criminalità, disordini civili e potenziali operazioni di combattimento, in caso di un'azione militare russa", prosegue la nota sugli avvisi di viaggio.
Colloquio Usa-Nato
Colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, incentrato sul "continuo coordinamento della risposta transatlantica alle minacce russe contro l'Ucraina".
Come ha riferito il portavoce Ned Price, il capo della diplomazia Usa ha assicurato "l'impegno degli Stati Uniti a una stretta cooperazione e consultazione con alleati e partner", ribadendo l'intenzione di Washington di "imporre gravi costi a Mosca, se dovesse portare avanti un'ulteriore aggressione contro l'Ucraina".
Blinken e Stoltenberg, ha continuato Price, "hanno discusso gli sforzi diplomatici per esortare la Russia a ridurre l'escalation e a impegnarsi in un dialogo significativo e reciproco, nonche' gli adeguamenti della posizione delle forze Usa e degli alleati per rafforzare il fianco orientale dell'Alleanza atlantica"
Le parole di Scholz
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha ammonito la Russia a non sottovalutare l'"unità" e la "determinazione" degli europei sulla crisi ucraina. "In questa situazione critica per tutti noi, la Russia non dovrebbe sottovalutare la nostra unità e determinazione come partner all'interno dell'Ue e come alleati all'interno della Nato", ha dichiarato Scholz dopo l'incontro a Berlino coi leader dei Paesi baltici, le cui preoccupazioni ha detto di aver preso "molto sul serio".
Sanzioni britanniche
Il governo del Regno Unito ha ampliato la lista delle persone fisiche e giuridiche possibili destinatarie di sanzioni nel caso di un'aggressione russa ai danni dell'Ucraina.
Secondo il testo, pubblicato sul sito del governo di Londra, la definizione di "persona coinvolta nella stabilizzazione dell'Ucraina", e quindi passibile di sanzioni, viene estesa a chiunque "sia responsabile di, si impegni in, sostenga o promuova ogni politica o iniziativa che destabilizzi l'Ucraina o ne pregiudichi o minacci l'integrità territoriale, la sovranita' o l'indipendenza".
Può inoltre essere sottoposto a misure punitivie chiunque "fornisca servizi finanziari o renda disponibili fondi, risorse economiche, beni o tecnologie" dirette a questi scopi.