AGI - La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha aperto il semestre tedesco di presidenza dell'Unione europea con un appello a "rendere di nuovo forte l'Europa" davanti alla sfida posta dalle conseguenze dell'epidemia da coronavirus. La Merkel ha ammesso che le posizioni tra i partner dell'Unione europea (Ue) in merito al piano di ricostruzione proposto dalla Commissione europea "sono ancora lontane", ma ha auspicato che le differenze possano essere superate nelle prossime settimane. La cancelliera ha ribadito che l'Ue deve affrontare "momenti difficili".
In particolare, sul fronte Recovery i negoziati sono in corso in visita del vertice del 17 e 18 luglio, ma le posizioni dei paesi europei restano distanti su tutta una serie di questioni legate all'ammontare complessivo della proposta della Commissione, cosi' come sulle condizionalità e sui tempi e in mattinata il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha ribadito a nome dei 'frugali' che non accetterà un compromesso che preveda una sorta di mutualizzazione del debito europeo.
L'intenzione di Merkel è quella di mettere tutto il peso di Berlino sul tavolo per chiudere entro l'estate, "In una situazione straordinaria, abbiamo bisogno di soluzioni speciali in modo che l'Europa possa emergere rafforzata da questa straordinaria crisi", ha detto Merkel tornando a difendere la proposta dell'esecutivo Ue. Ma la stessa canelliera ha smorzato le aspettative di un accordo a breve e intervenendo oggi al Bundestag, ha sottolineato che "le posizioni degli Stati membri sono ancora molto distanti" e sono "necessari ancora molti colloqui".
Merkel si è mostrata cauta anche sul sul fronte Brexit, ha avvertito del rischio reale di 'no-deal' e ha ribadito la posizione europea: "Continuero' a sostenere una buona soluzione, ma dobbiamo prepararci all'eventualita' che si arrivi ad un non accordo", ha detto la Cancelliera al Bundestag. Una mancata intesa con Londra indebolirebbe ulteriormente un'economia europea gia' gravata dal coronavirus, e il governo britannico ha assicurato di voler "continuare a lavorare in modo costruttivo con l'Unione europea". Ma un portavoce di Boris Johnson, si e' detto pronto a " fronteggiare l'eventualita' alla fine dell'anno di un accordo di libero scambio o un relazione commerciale basata sulle stesse condizioni di quelle "in corso con l'Australia. Se alla fine dell'anno non si arrivasse all'intesa, al commercio Ue-Regno Unito si applicherebbero le regole del Wto, con relativi dazi doganali e controlli.
Un altro dossier delicato che la Germania dovrà gestire in quanto presidente di turno e' quello relativo ai rapporti con Pechino. Bruxelles ha di nuovo ribadito oggi la sua 'preoccupazione' per la legge cinese sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e ha accusato il regime di Pechino di limitare le liberta' dei cittadini della ex colonia. Berlino dovra' muoversi tra le critiche alla Cina sul piano dei diritti umani senza trascurare le relazioni commerciali per un paese ai primi posti al mondo per l'export verso il gigante asiatico. Nei prossimi mesi serve un accordo di investimento UE-Cina, e' l'obiettivo ribadito oggi dal ministro dell'Economia Peter Altmaier.