Negli Usa è dovuto intervenire Donald Trump sul caso della portaerei Theodore Roosevelt, il cui comandante è stato rimosso dall'incarico dopo la denuncia del rischio coronavirus a bordo. Il presidente americano ha aperto a una revisione del provvedimento nei confronti del capitano Brett Crozier, difeso dal suo equipaggio e da gran parte del Congresso e dell'opinione pubblica.
"Posso indagare partendo dal punto di vista che qualcosa deve essere risolto visto che sento cose positive di entrambi", ha detto Trump alludendo a Crozier e al ministro della Marina, Thomas Modly. "Sono bravo a risolvere questioni di questo tipo quindi valuterò i dettagli e poi velocemente potrò trovare una soluzione". Trump ha però ribadito che il capitano "ha mostrato debolezza" scrivendo una lettera di denuncia del caso. "Non abbiamo nulla di debole ora, non più", ha assicurato il presidente, "abbiamo le forze armate più forti di sempre e quella nave è incredibile".
Proprio la lettera di Crozier pubblicata dai media americani era stata alla base di un duro attacco del ministro della Marina. In un discorso trasmesso domenica dagli altoparlanti all'equipaggio della Roosevelt ormeggiata a Guam, Modly aveva affermato che il comandante era "troppo ingenuo o troppo stupido" per comandare una nave se pensava che quel messaggio non sarebbe trapelato alla stampa, "oppure lo ha fatto apposta". Parole su cui ora ha dovuto fare retromarcia: "Mi scuso per qualsiasi confusione questa scelta di parole possa aver causato, voglio anche scusarmi direttamente con il comandante Crozier, la sua famiglia e l'intero equipaggio della Roosevelt per qualsiasi dolore possano aver causato le mie parole".
Nella lettera il 50enne capitano californiano affermava che i marinai rischiavano di morire se non fosse stato evacuata la maggior parte dell'equipaggio. Sono 173 i marinai trovati positivi al Covid-19, compreso lo stesso comandante Crozier, con il 61% dei 4800 membri dell'equipaggio testati. Dalla nave sono già stati sbarcati quasi 2mila marinai.
Il candidato 'in pectore' alla Casa Bianca, Joe Biden, ha definito "quasi criminale" la decisione di "sparare al messaggero" visto che aveva solo "protetto i suoi marinai". I democratici hanno chiesto un'inchiesta dell'Ispettore generale del Pentagono. Per ora sul caso è stata aperta un'indagine interna dal vicecomandante delle Operazioni navali, ammiraglio Robert Burke.