Il numero di casi di coronavirus in Israele ha raggiunto quota 178, mentre il governo è riunito per decidere quanto severe saranno le misure da adottare per contrastare la diffusione del Covid-19.
Con quasi 40 mila persone in quarantena, lo Stato ebraico sta ragionando su quali esercizi commerciali chiudere e quale livello di confinamento ordinare. E' atteso il blocco di ristoranti e bar, limitazioni ai trasporti pubblici, consigliato il lavoro da casa. Fonti vicine dal governo di Benjamin Netanyahu sostengono che sul tavolo c'è un rallentamento generale della vita pubblica, non una chiusura totale, e che i servizi essenziali, come supermercati e farmacie, resteranno aperti.
Intanto in Cisgiordania, dove sono 38 finora i casi di Covid-19 registrati, l'Autorita' palestinese ha sospeso le preghiere nelle moschee e nelle chiese, mentre le autorita' religiose hanno deciso di mantenere aperta la moschea di Al-Aqsa di Gerusalemme, il terzo luogo sacro dell'Islam, assicurando che il complesso viene "sterilizzato continuamente".