Il numero dei contagiati da nuovo coronavirus nel mondo è ormai quasi a quota 78 mila, la stragrande maggioranza (76.291) in Cina. Mentre i morti sono 2.361 (2.250 in Cina, quasi tutti nell'Hubei). Ma cresce l'allarme per la diffusione del virus al di fuori del gigante asiatico: non solo in Italia, ma in Iran (che ha registrato un nuovo picco di contagi) e in alcuni Paesi mediorientali che registrano i primi casi (Libano, Israele).
Intanto è praticamente raddoppiato il numero di casi in Corea del Sud, l'altro grande focolaio dopo la Cina, dove una setta religiosa si è messa in auto-isolamento perché considerata l'origine dell'epidemia.
L'Oms ha ribadito che è preoccupata dai casi di contagio che non hanno un chiaro "legame epidemiologico" con la Cina: il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha rinnovato la sua preoccupazione per i casi di contagio da Covid-19 che non hanno avuto un contatto con una persona già ammalata o fatto un viaggio in Cina. Tedros si è detto particolarmente allarmato del numero di casi in Italia, Iran e Corea del Sud.
OMS PREOCCUPATA "DAI CASI SENZA ORIGINE CERTA"
"La finestra di opportunità per fermare l'epidemia "si sta restringendo"
A WUHAN ALTRI 19 OSPEDALI IMPROVVISATI
Offriranno 30.000 posti letto a partire da martedì
CALANO I CONTAGI E I DECESSI IN CINA, LA BANCA CENTRALE PREVEDE UN LIMITATO IMPATTO ECONOMICO
In Cina 397 casi confermati (erano 889 il giorno prima). 107 nuovi decessi (90 a Wuhan)
EMERGENZA IN COREA DEL SUD, UNA SETTA RELIGIOSA IN AUTO-ISOLAMENTO. SEUL VALUTA LA CHIUSURA DI PIAZZE E CHIESE
In Corea del Sud sono stati registrati 433 casi (229 in più) e due decessi. La setta (Shincheonji Church of Jesus, abbreviazione per 'Nuovo paradiso, Nuova terra') "New Heaven and New Earth", nel suo sito web spiega che 120 studenti in Cina sono iscritti ai suoi corsi.
L'IRAN CONFERMA IL QUINTO DECESSO E 28 CONTAGI
La fonte di contagio, alcuni operai cinesi nella città santa di Qom. Teheran assicura "massima trasparenza", creato centro per informazioni alla popolazione
LA PROVINCIA DELLO HUBEI VENERDÌ HA RIVISTO i CRITERI DIAGNOSTICI
È la terza volta in otto giorni, la seconda volta in 24 ore, la sesta volta a livello nazionale dal 15 gennaio: continui cambiamenti che creano confusione e incertezza nel monitorare andamento epidemia.