La piccola Bana Alabed non si arrende e chiede aiuto direttamente al presidente degli Stati Uniti. Questa volta non lo fa con Twitter, il socila network con cui per mesi ha raccontato gli orrori della guerra ad Aleppo, ma con una lettera aperta a Donald Trump nella quale chiede di aiutare tutti i bambini siriani. Oggi Bana vive con la famiglia in Turchia, ma non si dimentica dei suoi coetanei rimasti in Siria. Secondo la Bbc, la bambina nella lettera, scritta, così come i suoi tweet, con l'aiuto della madre insegnante di inglese, "ricorda che la scuola che frequentava ad Aleppo è stata distrutta dalle bombe e alcuni dei suoi piccoli compagni sono morti". "Ora in Turchia io posso uscire e divertirmi, posso andare a scuola. Questo perché la pace è importante per tutti, te compreso. Milioni di bambini siriani ora non sono nelle mie condizioni e soffrono in diverse parti del Paese. Devi fare - chiede a Trump - qualcosa per quei bambini, perché sono uguali ai vostri e meritano la pace".
Peace. Peace. Peace. Peace. Everywhere peace. Peace. Peace everywhere pic.twitter.com/A2ExhPetRh
— Bana Alabed (@AlabedBana) 16 gennaio 2017
Chi è Bana Alabed
Bana al-Abed, ha sette anni e la sua storia ha commosso il mondo, oltre 230mila persone la seguono su Twitter e per lei si è mossa anche J.K.Rowling che le ha regalato gli e-book di Harry Potter. Da dicembre la piccola bambina siriana vive in Turchia ma fin quando è rimasta in Siria ogni giorno ha raccontato quello che stava succedendo ad Aleppo. Il paragone con Anna Frank.
La guerra in Siria l'ha fatta crescere in fretta. E ancora più in fretta è cresciuta la sua popolarità, tanto che sulla rete si moltiplicano i suoi sostenitori. Di lei sappiamo che fine a dicembre viveva con la mamma Fatimeh (un ex'insegnate di inglese che materialmente gestisce il suo account) nella parte orientale di Aleppo, che era controllata dai ribelli. Ha due fratellini, entrambi nati durante il conflitto e che, dunque, non hanno mai conosciuto la pace. E quando si trovava in Siria non poteva più andare a scuola a causa dei continui bombardamenti. "Nessuno va a scuola qui se non pochissimi bambini". Si sa anche che Bana ha perso la sua migliore amichetta, la cui casa è stata distrutta in un bombardamento. "Questa è la casa della mia amica che è stata bombardata. Lei è stata uccisa. Mi manca tantissimo", si legge in un tweet del 26 settembre 2016.
Guarda le immagini di Bana con la sua famiglia in Turchia
La piccola con i suoi tweet suscita forti emozioni. Perché scrive con il linguaggio semplice e diretto, tipico dei bambini. E perché è la testimonianza vivente dell'orrore che sta accadendo in Siria. Forse per questo sono nati alcuni fake che la imitano. Per non parlare dei troll che dubitano della sua esistenza e cercano di infangarla. Come un certo Banana Alabed che, con evidente sfottò, ringrazia il governo siriano perché "assicura internet 24 ore su 24 in una zona di guerra". La madre è stata addirittura costretta a rivolgersi a Twitter perché distinguesse il loro account ufficiale da due fake che "ci stanno creando seri problemi".
When you smile, you promote peace.
— Bana Alabed (@AlabedBana) 18 gennaio 2017
When you love, you promote humans. pic.twitter.com/O5XlAk2YWr
Ecco alcuni dei suoi tweet da Aleppo
Il profilo scuro di una casa. La chioma di un albero. E, nel cielo buio della notte, una sfera di luce accecante. "Amici miei non è la luna. E' una bomba che sta cadendo proprio ora. Pregate per noi stanotte. Ho paura".
My friends this is not the moon, this is bomb falling now. Please pray for us tonight. I am afraid. - Bana #Aleppo pic.twitter.com/1jpy87rSrn
— Bana Alabed (@AlabedBana) 23 novembre 2016
"Nessuno sa che la mia vita è difficile quando sorrido". Bana risponde così, postando una foto in cui, dietro il sorriso sincero da bambina, si intravede un dentino caduto. Nello scatto indossa una felpa verde con Hello Kitty che canta sotto la pioggia. E, come sempre, sfoggia le amatissime trecce.
No one knows my life is difficult when I smile. - Bana #Aleppo pic.twitter.com/1ZsaMkqHTD
— Bana Alabed (@AlabedBana) 19 novembre 2016
Hello my friend @jk_rowling, I started reading your books now, my heart is for you. Thank you. - Bana #Aleppo #StandWithAleppo pic.twitter.com/MHtOIFzwuI
— Bana Alabed (@AlabedBana) 24 novembre 2016