Washington - Barack Obama pronuncuera' oggi davanti al Congresso il suo ultimo discorso sullo stato dell'Unione. Secondo quanto trapelato dai suoi consiglieri, il discorso, a cui sta lavorando dall'autunno, da una parte definirà il posto nel libro della storia per il primo presidente americano di colore, dall'altra lancerà un messaggio di ottimismo per il futuro. Obama esorterà gli americani ad affrontare le prossime sfide che rappresentano in qualche modo il lavoro che il presidente ha lasciato incompiuto dalla sfida sulla limitazione delle armi a quella sulla riduzione degli abusi di droga. Obama, che alla fine dell'anno terminera il suo secondo mandato presidenziale, ha dedicato buona parte del fine settimana e della giornata di ieri a puntellare il discorso di oggi. Non a caso ha evitato impegni pubblici e ha stilato una agenda flessibile, proprio per dedicare più tempo agli ultimi dettagli del suo intervento, ha fatto notare il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest.
In un video diffuso la scorsa settimana, Obama ha già anticipato che si rivolgerà agli americani, piu' che al Congresso. Il presidente vuole parlare alla Nazione delle "grandi questioni" rimaste in sospeso, che a suo parere garantiranno un "Paese migliore, piu' forte e prospero" per le future generazioni. Il presidente, assicura il suo entourage, non e' mai stato cosi' ottimista sulla capacita' degli americani di affrontare le prossime sfide, e sfruttare al massimo le opprtunita' future. Con la campagna elettorale per le presidenziali di novembre entrata ormai nel vivo, (primare al via il primo febbraio nello Stato chiave dell'Iowa) si prevede anche una chiave piu' politico rispetto agli abituali discorsi sullo stato dell'Unione.
Obama sottolineera' i successi ottenuti negli otto anni da presidente: la ripresa economica, il recupero dell'industria dell'auto, le misure contro i cambiamenti climatici, l'accordo sul nucleare iraniano, il riavvicinamento con Cuba. Obama ribadira' anche la sua determinazione per arrivare alla chiusura del carcere di Guantanamo, promessa non mantenuta della campagna elettorale di otto anni fa. Sulle priorita' legislative per l'anno in corso, sottolineera' la riforma della giustizia, su cui e' forte dell'appoggio del Congresso. Tra i 23 invitati ad assistere al discorso, ci saranno un profugo siriano e un immigrato messicano, mentre un altro posto sara' lasciato simbolicamente vuoto e riservato alle vittime delle violenze causate dalle armi da fuoco. (AGI)
(12 gennaio 2016)