(AGI) - Londra, 4 nov. - L'Alleanza atlantica dovrebbeintervenire in Libia per evitare che il paese nordafricano sitrasformi in una nuova Siria. E' quanto emerge dalle parole delpresidente egiziano Abdel Fatah al Sisi in un'intervistaconcessa al quotidiano britannico "Daily Telegraph" prima dellasua visita a Londra, dove incontrera' il premier David Cameron."La Libia e' un pericolo per tutti noi. Se non si forma ungoverno ci sara' un vuoto di potere dove gli estremisti possonoprosperare", ha detto al Sisi. Il capo dello Stato egiziano haesortato tutti i membri della Nato che hanno contribuito arovesciare Muhammar Gheddafi a "sostenere qualsiasi sforzo peraiutare il popolo libico e l'economia libica". Il presidente haspiegato che e' necessario "fermare il flusso di denaro e diarmi agli estremisti, oltre che di combattenti stranieri". Ilpresidente egiziano inizia oggi una visita nel Regno Unito neltentativo di ricucire i rapporti con Londra dopo la deposizionedell'ex presidente Mohamed Morsi, leader dei Fratellimusulmani. Il capo dello stato egiziano cerchera' dinormalizzare i rapporti con i vertici britannici caratterizzatida un'evidente freddezza per la messa al bando dellaFratellanza musulmana e la condanna a morte comminata a Morsiin primo grado. Il programma della visita non e' stato resonoto per motivi di sicurezza, ma secondo il ministro degliAffari Esteri britannico, Tobias Ellwood, "le discussioni conil presidente al Sisi riguarderanno una vasta gamma diquestioni di comune interesse, tra cui il commercio e lasicurezza". II Regno Unito e' uno dei principali investitori esteridell'Egitto e diversi osservatori prevedono la firma di accordicommerciali, incluso il settore dell'industria della difesa. Loscorso 3 ottobre, 44 parlamentari britannici hanno firmato unamozione per chiedere al governo di revocare l'invito ad alSisi, accusato di aver orchestrato un colpo di Stato controMorsi e di "violazioni dei diritti umani" contro glioppositori. Nel corso delle ultime settimane Londra e Il Cairohanno intensificato i loro colloqui in ambito militare inerentialla situazione in Medio Oriente e alla guerra al terrorismo.Una delegazione militare del Regno Unito, guidata dal capo distato maggiore per le operazioni presso l'esercito britannico,e' giunta lo scorso mese al Cairo per una visita di due giorni.Lo scorso 18 settembre il ministro della Difesa britannicoMichael Fallon aveva confermato il sostegno del suo paeseall'Egitto. A giugno, poco dopo la condanna a morte comminata aMorsi, il portavoce del premier britannico aveva annunciatol'intenzione da parte di Londra di tenere colloqui con ilpresidente al Sisi non solo sui rapporti bilaterali tra i duepaesi, ma anche sulle questioni regionali. Nei primi tre mesidel 2015 gli aiuti militari britannici all'Egitto sonoaumentati fino a quota 76,3 milioni di euro. In gennaiol'ammontare degli aiuti e' stato pari a 12,98 milioni didollari, cifra salita a 64 milioni nel mese di marzo.(AGI).