(AGI) - Londra, 22 ott. - La campagna aerea della coalazione aguida Usa contro Isis non ha in alcun modo fermato Isis (cosi'come non lo faranno quelli russi iniziati a fine settembre).Anzi hanno aumentato gli attacchi ed il numero delle vittimedegli jihadisti sunniti: negli ultimi tre mesi ci sono statioltre 1.086 attacchi che hanno causato globalmente 2.978 morti. E' quanto emerge da un'analisti della rivista/'bibbia' delsettore difesa, 'IHS Jane's', secondo la quale quotidianamentegli attacchi degli uomini del sedicente califfo Abu Bakr alBaghdad hanno registrato un balzo del 42%, passando dagli 8,3tra aprile e giungo agli 11,8 al giorno tra luglio e settembre,mentre il numero delle vittime e' cresciuto quotidianamente del65,3% rispetto ai tre mesi precedenti, e di ben l'81% rispettoad un anno prima. In sintesi "mentre i raid aerei (a guida Usa iniziati l'8agosto in Iraq ed il 23 settembre del 2014 in Siria, ndr) hannomesso sotto pressione Isis sembra che non siano statisufficienti ad indebolire l'organizzazione, o a sconfiggerla",ha dichiarato Matthew Henman, capo del centro anti-terrorismodi Ihs Jane's. Allo stesso tempo il coinvolgimento della Russia noncambiera' le cose per Isis visto che Mosca e' piu' interessataa difendere il regime di Bashar Assad che a sconfiggere loStato Islamico. A tale conferma Henman ha ricordato come "nelle scorsesettimane Isis ha guadagnato terreno nel governatorato diAleppo grazie al fatto che ad essere colpiti sono i gruppi(loro) rivali, e questa e' una tendenza destinata acontinuare". (AGI) .