(AGI) - Gerusalemme, 1 set. - Docce per rinfrescare ivisitatori accaldati all'entrata di Auschwitz. L'idea -giustificata dall'impennata della temperatura che, in Polonia,ha sfiorato i 38 gradi - ha letteralmente scandalizzato gliisraeliani giunti nel campo di concentramento, che hannoinevitabilmente accostato gli impianti da cui fuoriescononuvole di vapore acqueo alle camere a gas. "Appena sceso dal pullman, mi sono imbattuto in questedocce e sono rimasto sconvolto", ha riferito un visitatore,Meyer Bolka, al Canale 2 israeliano. "E' stato un pugno nellostomaco", ha spiegato, "sono andato alla reception per chiederespiegazioni e l'impiegata mi ha risposto che era un giornomolto caldo. Le ho detto: con tutto il rispetto, mi ricordanole camere a gas. E lei si e' scusata". "La tutela della salute dei visitatori e' una nostrapriorita' durante il periodo di caldo estremo", si e'affrettata a spiegare la direzione con un messaggio su Twitter.In un comunicato pubblicato sul sito web di The Times ofIsrael, inoltre, il museo ha affermato che "e' davvero arduoper noi commentare alcuni riferimenti storici suggeriti dallecritiche poiche' gli spruzzi di acqua vaporizzata non sonoassimilabili alle docce e le docce finte installate daitedeschi dentro alcune camere a gas in realta' non erano usateper diffondere il gas che usciva da bocchette nel soffitto enei muri". (AGI).