(AGI) - Baghdad, 13 lug. - L'Isis ha diffuso un video in cuimostra nuove scene del massacro di studenti del giugno 2014nella base militare irachena di Speicher, vicino a Tikrit, dovemorirono 1.700 persone, in gran parte giovani sciiti. Dal videodella durata di 23 minuti emergono nuovi dettagli sulla strage,una vera e propria esecuzione di massa. Le immagini mostranoinfatti centinaia di giovani posti in fila l'uno a fiancoall'altro, in ginocchio e incappucciati, per essere in seguitofreddati da colpi di pistola e mitragliatrice e gettati in unafossa comune. Ad aprile Tikrit, la citta' natale di Saddam Hussein nellaprovincia di Salah el Din, e' stata riconquistata dall'esercitoiracheno e delle milizie della Mobilitazione popolare sciita.Le autorita' di Baghdad hanno avviato indagini nella zona delmassacro, identificando finora 600 corpi dei circa 1.700giovani uccisi dai terroristi.La diffusione del video giungedopo la decisione del Consiglio giudiziario supremo iracheno dicomminare la pena di morte a 24 prigionieri jihadisti accusatidi aver partecipato alla strage. Durante la lettura delverdetto, mercoledi' scorso, i giudici hanno comunicato chequattro dei 28 accusati sono stati ritenuti non colpevoli nonessendo trovate provate adeguate del loro coinvolgimento nellastrage. Il massacro di Camp Speicher risale al 12 giugno del2014. Nella base militare Usa sono state uccise dallo Statoislamico (Is), prevalentemente a colpi di arma da fuoco, nonmeno di 160 reclute dell'Aeronautica militare irachena, sebbeneil loro numero sia ancora imprecisato. L'Isis ha rivendicato pubblicamente l'uccisione di 1.700sciiti, mentre il 17 settembre 2014 il governo iracheno in unadichiarazione ufficiale ha fissato in 1.095 il numero dellevittime. In base alle foto e ai video pubblicati dai membridell'Isis, i terroristi hanno sparato da distanza ravvicinata,quindi hanno sepolto i corpi in fosse comuni come ribaditoanche dai rapporti stilati dalle organizzazioni internazionali,con le Nazioni Unite che hanno definito l'eccidio un "criminedi guerra". .